[Badgirlz-list] Homobeat: @ Cassero, Bologna - 24-25-26/02/0…

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Autor: Errata
Data:  
Para: badgirlz-list
Assunto: [Badgirlz-list] Homobeat: @ Cassero, Bologna - 24-25-26/02/006




HOMOBEAT @ Club, tendenze, droghe, corpi
il contributo omosessuale alla scena dance Cosa
c'entra l'omosessualità con la musica elettronica e
con il clubbing? Molto, anzi moltissimo. In primo
luogo perché la musica spesso ha a che fare con la
ribellione e con la volontà di affermazione da parte
delle minoranze. Alla fine dei 60 l'incontro della
"doppia esclusione" delle comunità afroamericana e
gay, in concomitanza con l'esplosione delle rispettive
istanze di rivendicazione sociale e sessuale, ha
trasformato le "politiche del ballo" in "politiche del
corpo" innovative (non dimentichiamo che fino al 71 a
New York era vietato per i locali avere solo uomini
sulla pista da ballo), che si sono via via allargate e
hanno influenzato la società nel suo complesso.

In secondo luogo perché le modalità tipicamente
omosessuali di vivere l'aggregazione in un club sono
estremamente specifiche: il glamour caratteristico di
una grossa fetta della comunità GLBT, ma anche la
ricerca e il consumo di sesso all'interno dei club
stessi fanno del gayclubbing un unicum. Infine la
creatività, l'innovazione, la provocazione attraverso
il travestimento, l'uso e l'abuso del concetto di
dress code sono e rimangono appannaggio di un modo
"altro" di vivere la notte, spesso fagocitato e
successivamente riproposto dai media e dalla moda. Non
solo quindi cultura gay e cultura dance sono state da
sempre legate a doppio filo, non fosse che per il
semplice fatto che i locali che hanno promosso la
Disco e i dj che l'hanno inventata a cavallo dei 70
erano tutti gay - dal Sanctuary al Tamburlaine ai
Continental Baths di New York al Sandpiper di Fire
Island, da Mancuso a Grasso a Moulton a Gibbons; come
egualmente generi successivi quali l'House e l'High
Energy sono nati da locali e produttori gay come il
Paradise Garage, il Warehouse e l'Heaven dei vari
Levan, Knuckles e Levine; per non addentrarsi nei
gustosi aneddoti che ne hanno costellato la storia:
sapevate che fu il dj del Limelight, David Rodriguez -
meglio noto come "Contessa" - a coniare l'immortale
frase "Caro, sono più uomo di quanto sarai mai e più
donna di quante potrai mai averne", poi riportata in
innumerevoli film e show successivi? E che Larry Levan
e Frankie Knuckles, appena quindicenni, facevano parte
della "House of Wong", il gruppo di travestite di
colore che si sfidavano a colpi di pose da supermodel
sulle piste da ballo contro le rivali della
concorrente "House of Dupree", dando origine alla
pratica del Vogueing riesumata poi da Madonna? Ma più
sostanzialmente, nel corso degli ultimi trent'anni,
attorno alla cultura dance si sono costituiti diversi
sentimenti di comunità e di identità di gruppo,
combinazioni di valori alternativi (anche e
soprattutto in materia di sessualità) e codici
culturali (abbigliamento e codici di comportamento,
tipo di musica e modalità del suo consumo, scelta di
determinate droghe ricreative eccetera), come fu
tipico di altre controculture prima e dopo di esse,
dagli hippy al glam al punk.

La sottocultura leather originò ad esempio nel 74 in
un altro club di New York, il Flamingo, mentre, dal
punto di vista delle sostanze ricreative, si è andati
dagli (apparentemente sorprendenti) legami di David
Mancuso e del suo Loft con l'uso "spirituale"
dell'acido nella sottocultura psichedelica degli anni
60 (e la preparazione di "electric punch" corretti
all'acido fu il primo incarico - oltre a quello di
decoratori - dei non ancora dj ma già attivissimi
Levan e Knuckles al Gallery di New York del 72),
all'esplosione dell'ecstasy nell'Inghilterra dell'88,
che portò i sociologi ad analizzare la figura del
cosiddetto "hooligan emozionale", l'addolcimento verso
una (a)sessualità androgina dei più machi ragazzotti
di periferia nei rave in quella che fu chiamata la
"seconda estate dell'amore" dell'acid house (poi
spazzata dalla tempesta di "neve" successiva).

I tre giorni Homobeat saranno dunque l'occasione per
approfondimenti e ascolti riferiti a queste come alle
più recenti evoluzioni della scena dance. Ogni
giornata sarà divisa in cinque momenti che
alterneranno parole e musica.

-WORKSHOP: il workshop pomeridiano consiste in un
tete-à-tete con persone coinvolte nell'ideazione e
nella realizzazione di alcune delle realtà clubbing
gay più interessanti in Italia come all'estero. Se è
vero che spesso l'ideatore di una serata di successo
rimane nell'ombra, la possibilità di un confronto
diviene un momento estremamente fecondo per chi si
cimenta o ha intenzione di cimentarsi nel labirintico
mondo della notte.

-WORDS: spazio alle parole! Scrittori, critici,
showman, trendsetter, deejay sono stati invitati a
dare il loro contributo alla riflessione su tematiche
ogni giorno diverse. Dalla nascita della disco music
al consumo di droghe, ogni giorno una coppia inedita
si troverà faccia a faccia per discutere da punti di
vista spesso divergenti le tematiche legate al
gayclubbing.

-SOUNDS & DRINKS: l'aperitivo di Homobeat darà la
possibilità, tra un drink e una tartina, di vedere
all'opera nei panni del dj personaggi che nella loro
vita selezionano musica solo nel proprio soggiorno. I
prescelti sono personaggi tanto distanti tra loro che
c'è da aspettarsi di tutto: in consolle Fabio Canino,
il noto conduttore di Cronache Marziane, e gli
scrittori Marco Mancassola e Tim Lawrence.

-VISIONS: spazio dedicato alla proiezione di
lungometraggi che documentano momenti salienti della
scena clubbing di ieri e di oggi. Come lo scabroso
"Party Monster" cha racconta dei folli anni 90 di New
York e del suo club di culto, il Limelite, o come il
film documentario sulla disco più folle degli anni 70,
lo "Studio 54". Ed infine una serata sarà dedicata
alle produzioni Cassero: The Italian Miss Alternative,
la presenza del Cassero all'ultima street rave parade
con un ospite d'eccezione come Ellen Allien, e
l'ordinaria ma straordinaria programmazione che fa del
Cassero una delle realtà più interessanti nel panorama
europeo del clubbing dedito alla musica elettronica.
Parteciperanno ideatori e protagonisti di queste
avventure.

-CLUB: la parte notturna di HOMOBEAT è doverosamente
lasciata alla vera protagonista di questo evento: la
musica. Due ospiti internazionali e un deejay resident
surriscalderanno ogni notte il dancefloor ricordandoci
che ancora oggi l'avanguardia dance deve molto
all'estro artistico omosessuale. Khan e Snax,
altrimenti conosciuti come Captain Comatose, Justus
Koehncke, ex Whirpool Production ed erede
contemporaneo di una scena che ha rappresentato, dai
D.A.F. all'E.B.M. belga, l'erotismo leather sulle
piste da ballo, Fany e Chloè della serata Kill The DJ
del club lesbico Le Pulp di Parigi, Giorgio Valletta
del team di Xplosiva, Frankie Knuckles, un mito prima
ancora di essere un dj e un produttore (basti dire: dj
resident dal primo giorno d'apertura nel marzo 77 del
Warehouse di Chicago, il locale da cui nasce la
definizione di House che ancor oggi balliamo!). Infine
i nostri resident Wawashi, il mattatore delle serate
popUP, Frog_ette, la djette a 130 bpm, e Sakè, il
discepolo della electrohouse. Un programma mozzafiato.

24 VENERDI' HOMOBEAT Club, tendenze, sesso, droga
Il contributo omosessuale alla scena dance
h 16:00 (1st floor)

WORKSHOP:
phagOFF Roma WARBEAR (organizzatore) & NIKKY (vj)
ingresso libero
h 18:00 (1st floor)

WORDS:
TIM LAWRENCE e JEREMY GILBERT raccontano l'evoluzione
delle politiche queer nella
scena dance Americana e in Inghilterra
conduce Walter Rovere
ingresso libero
h 19:30 (1st floor)

SOUNDS & DRINKS:
TIM LAWRENCE in consolle
ingresso libero
h 21:00 (groundfloor)

VISIONS:
film "PARTY MONSTER"
regia di Fenton Bailey e Randy Barbato
con Macaulay Culkin, Chloè Sevigny, Marilyn Manson.
Olanda/USA 2003 durata 99 min.
lingua: italiano
ingresso libero
h 23:00 (groundfloor)

CLUB:
JUSTUS KOEHNCKE
KHAN & SNAX
WAWASHI DEEJAY

ingresso 8 euro intero / 6 euro ridotto
Atto primo. Apertura in grande stile per l'evento che
per tre giorni occuperà il Cassero, HOMOBEAT.

-WORKSHOP: incontro con Warbear e Nikky, gli
organizzatori di una delle più straordinarie realtà
queer italiane, il PHAG OFF di Roma, un appuntamento
dalle forti tinte militanti, promotore di un modo
ancora anarchico e no global di vivere
l'omosessualità, e che ha fatto anche della scelta
musicale un momento politico di contestazione contro
la soffocante prepotenza della musica commerciale.

-WORDS: Tim Lawrence insegna Teorie e produzione della
cultura musicale all'Università di East London. E'
saggista e autore di "Love Saves the Day - a History
of American Dance Music Culture, 1970-79" (Duke
University Press), di prossima uscita in edizione
italiana. Jeremy Gilbert è Senior Lecturer in Cultural
Studies all'Università di East London. Tra i fondatori
del London Social Forum, tra i suoi campi di studio si
occupa di poststrutturalismo e dell'impatto delle
politiche anticapitaliste sulle teorie culturali.
Sulla scena dance ha pubblicato, in collaborazione con
il dj Ewan Pearson, il libro "Discographies: Dance,
Music, Culture and the Politics of Sound" (Routledge).

-SOUNDS & DRINKS: la selezione di Tim Lawrence.

-VISIONS: in prima serata la proiezione del film
"Party Monster" introdurrà il percorso visivo di
questa tre giorni dedicata ai molteplici aspetti del
clubbing. Questo film narra la vera storia di Michael
Alig, star della scena underground delle discoteche
della Grande Mela. All'inizio degli anni '90 Michael
si trasferisce a New York dove incontra James St.
James, un ragazzo che lo introduce nell'ambiente dei
locali alternativi e insieme formano il club dei
'Ragazzi Perduti di Peter Pan'. Ben presto Michael si
mette in evidenza come uno dei più grandi
organizzatori di eventi mondani. Diventa il prediletto
del potente proprietario di locali Peter Gatien e
fonda una rivista, ma il suo carisma fa sì che intorno
a lui ruotino anche una serie di personaggi loschi
come lo spacciatore Angel Menendez. Ma all'apice del
successo, Michael commette l'errore di uccidere Angel
e, convinto di essere intoccabile, invece di celare la
verità racconta alla stampa il suo gesto. Tutti
pensano a un'altra delle sue trovate pubblicitarie, ma
è proprio James, suo malgrado, a confessare la verità
sul suo amico...

-CLUB: >From Disco to Disco non è stato solo un
tormentone di qualche anno fa, ma rappresenta in modo
indiscutibile uno di quei pezzi dance destinati a
rimanere nella storia della musica elettronica. Se è
vero che i Whirpool Production si sono in seguito
sciolti, ciò non significa che siano scomparsi. Dave
D. Clark, lo sguaiato cantante, è un ottimo e
affermato produttore e remixer, e collabora con
personaggi del calibro di Chicks on Speed. Justus
Koehncke ha invece continuato la sua carriera musicale
sotto l'ala protettrice della Kompakt Records, una
delle più importanti etichette di techno minimale
aperta a ogni sorta di contaminazione, e, come dice la
sua biografia "la sua discografia è più lunga della
notte"! Sua è la hit "Timecode", un gioiello di
electrohouse melodica, suonata da tutti i migliori dj
internazionali. Il suo set è un misto di
house,disco,pop e acid. Una sua intervista appare sul
numero di dicembre della fanzine gay più cool del
momento, Butt magazine. Khan, el turco loco, e Snax,
il nuovo Prince, si incontrano a N.Y. e subito nasce
un feeling artistico destinato a durare. I due,
continuando a lavorare ai propri progetti solisti,
danno vita al progetto Captain Comatose che viene
pubblicato per la Playhouse, etichetta di punta della
scena minimal house tedesca. Il successo è immediato.
Due anni di tour seguono l'uscita del primo album che
contiene hit come "100$" che finisce anche nella
compilation di culto "Kitsunè Midnight". E' da poco
uscito il secondo album, "Up In Flames" che ha bissato
il successo dell'album d'esordio. Irresistibili,
poseur camp e ironici, Khan e Snax si cimenteranno in
un back to back tra funky e minimal house. Wawashi
Deejay è l'inventore e l'organizzatore, insieme a Bebe
La Maitresse, della one night popUP, che ogni secondo
venerdì del mese propone, nel suggestivo scenario del
Cassero, concerti di musica elettronica tutta da
ballare. Tra gli ospiti ricordiamo Mu, Riton, Chicks
On Speed, Luomo, Technotronic, Putsch 79, solo per
citarne alcuni. Da sempre attento alle nuove sonorità
electro dance, la sua selezione è quanto mai
eclettica, e spazia dall'italodisco all' EBM, dal funk
alla electro-techno.

25 SABATO HOMOBEATClub, tendenze, sesso, droga
Il contributo omosessuale alla scena dance
h 16:00 (1st floor)

WORKSHOP:
Kill the dj (PULP - Paris) incontro con Chloè e Fany
ingresso libero
h 18:00 (1st floor)

WORDS:
scrittori a confronto
MARCO MANCASSOLA e IVAN COTRONEO parole sulla danza
ingresso libero
h 19:30 (1st floor)

SOUNDS & DRINKS:
MARCO MANCASSOLA in consolle
ingresso libero
h 21:00 (groundfloor) VISIONS:

film "STUDIO 54"
di Mark Christoper (USA 1999)
con Ryan Philippe, Mike Myers, Salma Hayek, Neve
Campbell
ingresso libero
h 23:00 (groundfloor)

CLUB:
FANY
CHLOE'
FROG_ETTE

visual by STRONG lights by BeataDragger
ingresso 8 euro intero / 6 euro ridotto
Atto secondo.

-WORKSHOP: incontro con Fanny, la mente che si cela
dietro una delle serate più cool d'Europa, la soireè
Kill The DJ presso il Pulp di Parigi, e Chloè, djette
di punta della scuderia del Pulp. Kill The DJ è la
prima serata lesbica ad attirare l'attenzione di tutta
Europa grazie alla sua scelta musicale, e battezza dj
del calibro di Ivan Smagghe o Jennifer Cardini. Il
successo è immediato tanto che la Tigersushi,
l'etichetta parigina attenta alle sonorità dance più
innovative, inizia a pubblicarne le compilation
affidate allo stesso Smagghe e a Optimo.

-WORDS: i protagonisti del secondo incontro di
Homobeat sono due scrittori emergenti del panorama
letterario italiano.

Marco Mancassola si è imposto a pubblico e critica
grazie a "il mondo senza di me", un libro con due
protagonisti, di cui uno gay, impegnati nella
difficile lotta contro la solitudine che sembra
inghiottire tutti noi nel momento di passaggio
dall'adolescenza alla maturità. A questo best seller è
seguito "the last love parade", una sorta di romanzo
autobiografico che percorre le tappe fondamentali
della storia della musica dance, dalla disco ai rave
illegali dell'Inghiterra Thatcheriana.

Ivan Cotroneo è nato a Napoli nel 1968. Diplomato in
sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di
Cinematografia, ha vinto il premio Solinas, il premio
Moravia, il premio Saint-Vincent Cinema in Diretta, il
premio letterario internazionale Merano Europa. Per il
cinema ha scritto le sceneggiature dei film di Pappi
Corsicato, Renato De Maria, Anna Negri, Marco Speroni
e Daniele Luchetti. Per la televisione ha scritto
diverse fiction, ed è autore degli spettacoli comici
L'Ottavo Nano, Mmmmhhh, BRA-Braccia Rubate
all'Agricoltura e del talk show Parla con me. Ha
scritto il radiodramma L'Oroscopo dei Pesci,
interpretato da Valentina Cervi, Serena Dandini, Iaia
Forte. Ha adattato per il teatro Le Regole
dell'Attrazione di Bret Easton Ellis e Closer di
Patrick Marber. E' il traduttore per l'Italia delle
opere letterarie di Michael Cunningham e di Hanif
Kureishi. Tiene un laboratorio di sceneggiatura
cinematografica e televisiva presso il DAMS, Terza
Università di Roma. Nel 2003 ha pubblicato per la
Bompiani il suo primo romanzo Il re del mondo. Dallo
scorso novembre è nelle librerie il suo nuovo romanzo,
Cronaca di un disamore, una storia di passione e di
abbandono, sempre pubblicata da Bompiani. Al momento è
inspiegabilmente single. Ma si pensa che non durerà.

-SOUNDS&DRINKS: la selezione di Marco Mancassola

-VISIONS: proiezione di "STUDIO 54", il film
documentario sul "più grande club del mondo,
semplicemente perché diceva di esserlo: fu in realtà
la prima discoteca a capire l'importanza dei PR e del
creare un hype attorno a un locale" (Gay Times).
Divenne così famoso per quanto era difficile esservi
ammessi (sulla basa di ricchezza, successo, bellezza
fisica e look), e per le aree VIP (la più esclusiva
era il sotterraneo) frequentate da personaggi come
Andy Warhol, Liza Minelli, Truman Capote, Diana Ross,
Ivana Trump ecc., e in generale dal cosiddetto turismo
"gay chic", ovvero esponenti delle classi alte che
venivano ad ammirare le attrattive - e magari
consumare un po' di sesso e sostanze - della nightlife
newyorkese. Il film ripercorre l'ultimo anno di vita
del club, attraverso gli occhi (e soprattutto il
corpo) di Ryan Philippe, mescolando finzione ed
episodi reali (da Bianca Jagger nuda a cavallo alla
vecchietta cocainomane), fino all'arresto dei
proprietari e alla loro condanna a tre anni per
evasione fiscale. Straordinario Mike Myers (Austin
Powers) in un ruolo piuttosto sgradevole, e
affascinanti i titoli di coda, con una galleria
fotografica del vero Studio 54.

-CLUB: se il nome Fany non vi dice un granché, quello
di Kill The DJ invece vi ricorda subito della coolness
che circonda uno dei club più famosi d'Europa, il
Pulp. Ebbene, Fany è colei che ha concepito il party
più in di Parigi. In consolle i suoi partner sono Ivan
Smagghe, Optimo, Jennifer Cardini e la'ltra ospite di
questa seconda notte Homobeat tutta in rosa, Chloè.

Chloè é sicuramente la più conosciuta dj francese, e
oltre al Pulp, é resident insieme a Michael Mayer a
Colonia, insieme alla Gomma Crew a Monaco, mentre con
Ellen Allien suona al WMF di Berlino. Fan dei Velvet
Underground a 15 anni, a 17 scopre l'house music e i
rave, e nel 1995 inizia a suonare alla consolle del
leggendario Pulp. La sua compilation "I Hate Dancing"
contiene la sua grande hit "Take Care", una delle
tracce più ballate nei dancefloor di tutta Europa, un
esempio perfetto di house sofisticata caratterizzata
da un incalzante e ipnotico giro di basso. E a far
compagnia in consolle alle due francesi, non poteva
che esserci la djette del Cassero conosciuta per le
sue selezioni house acide e reboanti, Frog_ette. Una
serata declinata al femminile perché "sometimes girls
make noise"!
26 DOMENICA HOMOBEAT Club, tendenze, sesso, droga
Il contributo omosessuale alla scena dance
h 16:00 (1st floor)

WORKSHOP:
incontro con MAURIZIO MONTI a.k.a. la Liz.
ingresso libero
h 18:00 (1st floor)

WORDS:
FABIO CANINO e HELENA VELENA raccontano il gayclubbing
di ieri e di oggi.
Conduce Bruno Pompa
ingresso libero
h 19:30 (1st floor)

SOUNDS & DRINKS:
FABIO CANINO in consolle
ingresso libero
h 21:00 (groundfloor)

VISIONS:
- THE ITALIAN MISS ALTERNATIVE 2005 spettacolo
proibito. Presentazione del DVD,
incontro con autori, organizzatori e le modelle della
Maison du Casserau
- CASSERO @ STREET RAVE PARADE BOLOGNA 2005.
Presentazione
DVD, intervengono gli autori e i protagonisti
- CASSERO CLUBBING: quattro anni sotto sale.
Presentazione DVD, intervengono gli
autori ingresso libero
h 23:00 (groundfloor)

CLUB:
GIORGIO VALLETTA - FRANKIE KNUCKLES
ingresso 8 euro intero / 6 euro ridotto

-WORKSHOP: l'ultimo appuntamento dei workshop di
Homobeat è con il celeberrimo organizzatore e
intrattenitore delle notti più trendy d'Italia,
Maurizio Monti, per gli amici e non solo,
semplicemente la Liz. La sua lunga carriera di PR,
curatore di eventi e performer, unita all'estro e a
una forte personalità, hanno fatto di Maurizio una
delle figure più importanti del clubbing made in
Italy. Starcake, Echoes, Matis sono serate o locali
entrati ormai nell'immaginario collettivo grazie
all'hype che Maurizio è stato in grado di creare
intorno ad essi avvalendosi di una formula vincente
che unisce guest di lusso, l'idea di esclusività,
apparati scenici suggestivi e la sua sfrontata
presenza camp.

-WORDS: Fabio Canino, il presentatore di Cronache
Marziane, e Helena Velena, transgender e anarchica,
sono l'improbabile coppia chiamata a raccontare il
gayclubbing di ieri e di oggi, di cosa e di come è
cambiato, se e in cosa è migliorato o peggiorato. Due
esperienze diametralmente opposte, ma per questo
interessantissime, a confronto.

-SOUNDS&DRINKS: la selezione di Fabio Canino.

-VISIONS: presentazione del DVD di THE ITALIAN MISS
ALTERNATIVE 2005, l'edizione più discussa dell'evento
benefit del Cassero, andata in scena tra mille
polemiche e scandali. Interverranno gli autori e i
protagonisti a svelarci i piccanti retroscena. A
seguire la presentazione del DVD che testimonia la
presenza del Cassero durante la STREET RAVE PARADE del
2005, con la partecipazione di un ospite d'eccezione
come la dj, produttrice e label manager della Bpitch
Control, Elle Allien; e per finire una testimonianza
sulle serate che settimanalmente o mensilmente si
occupano, all'interno della programmazione ordinaria
del Cassero, di musica elettronica in tutte le sue
forme: High Qwality House coi suoi dj internazionali
di punta, popUP e la musica dance rigorosamente dal
vivo, ma anche eventi annuali come il Party Dozzinale
o la festa di capodanno. Un omaggio al lavoro di
continua ricerca di un gay club che vede
nell'aggregazione che la musica è in grado di creare,
un punto di forza irrinunciabile.

-CLUB: tracciare un breve biografia di un personaggio
come Frankie Knuckles è onestamente impossibile. Con
30 anni di carriera alle spalle, Knuckles è senza
dubbio uno di quei pochi dj la cui fama è planetaria,
e non è un'iperbole definirlo una leggenda vivente. E
non potrebbe essere altrimenti per chi viene
considerato il padre dell'house. Infatti, mentre il
suo amico Larry Levan inventava al Paradise Garage
quel nuovo sound che prenderà poi il nome dal locale
in cui nacque, la garege music appunto, lui, al
Warehouse di Chicago, dava vita ad una vera
rivoluzione musicale creando l'house music.
Rivoluzione non solo del sound, ma anche di un nuovo
modo di creare la musica, in casa, appunto. Knuckles,
oltre ai già citati e ormai mitici Paradise Garage e
Warehouse, ha suonato nei più celebri club del mondo
come il Roxy o il Ministry of Sound. Alcune sue tracce
sono pietre miliari della storia della musica dance,
come "the whistle song", "rainfalls", "workout" per
non parlare delle sue collaborazioni con Adeva o
Jocelyn Brown. Infinita la lista dei remix da lui
curati. Ad aprire le scatenate danze di questo party
di chiusura di Homobeat, è stato invitato Giorgio
Valletta, ideatore, insieme a Sergio Ricciardone dei
Drama Society, del progetto "situazione Xplosiva",
un'associazione culturale che dal 1997 opera in
Piemonte nell'ambito della musica elettronica
contemporanea, della cultura giovanile e delle arti d'avanguardia.

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