VERGOGNA LE BICICLETTE CHE DANNO FANNO!
Alla cortese attenzione dell'Assessorato alla mobilità, dell'Assessorato
all'Ambiente, del Coordinamento Roma Ciclabile,
e per conoscenza alle redazioni dei principali quotidiani locali e
nazionali.
Oggetto: Strade con i binari vietate ai veicoli a biciclette e scooter.
Nei giorni scorsi il quotidiano gratutito Leggo in un articolo a firma di
Franco Pasqualetti, "Strade con i binari vietate agli scooter" pubblicato
lunedì 20 Febbraio 2006, ha dato notizia di un provvedimento del Comune di
Roma che vieterebbe il transito ai veicoli a due ruote (moto, scooter e
biciclette) nelle strade in cui siano presenti i binari del tram.
In effetti all'incrocio tra viale Trastevere e Via Induno (uno dei punti
citati dall'articolo) è presente un cartello che introduce questo divieto,
ma data la natura dubbia dello stesso (molto diverso dai comuni segnali
stradali, in quanto di plastica e fissato alla meno peggio con del fil di
ferro) sarebbe opportuno un chiarimento in merito al provvedimento.
Grazie.
In allegato la foto che testimonia la presenza del cartello e per
completezza ecco il testo dell'articolo pubblicato da Leggo:
Strade con binari vietate agli scooter. La decisione del Comune, quasi
sempre condannato a pagare per gli incidenti.
Troppe cadute. Le strade a rischio chiudono alle due ruote. Non importa se
si possiede uno scooter, una bici o una maximoto: in nome della sicurezza
centauri e ciclisti restano tagliati fuori. E' infatti già partito il
progetto che vedrà i divieti di transito nelle tratte troppo pericolose per
cicli e motocicli. Binari "morti", rotaie mal segnalate o non protette da
cordoli o corsie preferenziali, strade dissestate o ricoperte da
sampietrini: sono questi gli elementi che hanno spinto il Comune alla via
più drastica.
Ecco allora che in via Induno, nel cuore di Trastevere - proprio dove si
intersecano i binari della tramvia, il mix di pavè-buche-rotaie ha portato
l'amministrazione a istallare i cartelli di divieto di accesso a cicli e
motocicli. Lì, infatti, erano state registrate rovinose cadute rovinose
cadute (con una media altissima di 27 incidenti a settimana nel primo
semestre del 2005). Molti di questi "voli" si sono trasformati in cause
civili. Già, perché i centauri hanno scelto le vie legali nei confronti del
Campidoglio per esser risarciti. E in moltissimi casi il Comune è stato
costretto a pagare salatissimi conti per il cattivo stato della
pavimentazione. Ed è anche per questo che ora su via Induno possono
transitare (oltre ai mezzi pubblici) solo i veicoli a 4 ruote.
Ma la strada trasteverina non rimarrà un caso isolato. Nei prossimi giorni,
in centro, spunteranno come funghi i divieti di accesso per moto e motorini.
Pronte all'off limits via D. Fontana, via dei Reti, l'asse tranviario
attorno alla stazione Termini (via Giolitti, via Gioberti, via Farini), via
di Porta Portese e via Merulana (nella tratto che va dalla Colombo a via
Labicana). Occhio al cartello quindi: chi non rispetterà le regole, oltre a
rischiare uno scivolone potrebbe vedersi arrivare a casa un verbale da 70
euro.
Articolo di Franco Pasqualetti, tratto da "Leggo" di lunedì 20 Febbraio
2006.
Condividiamo Totalmente la denuncia di Ciclisti che Ci perviene e
sottolineamo che questa politica di tutela è infantile e rivela l'incapacità
di questa Amministrazione a gestire le situazioni.
Roma, 24 febbraio 2006
Maurizio Santoni
Portavoce del
Coordinamento Roma Ciclabile