[NuovoLab] FW: fermiamo il massacro a Nablus!

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Szerző: Elisabetta Filippi
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Tárgy: [NuovoLab] FW: fermiamo il massacro a Nablus!
Ricevo ed inoltro.

Elisabetta

Quello che non ci hanno raccontato i giornali:


ore 01.30 del 24.02.2006 in diretta da Nablus


Lunedì 20 febbraio le forze militari israeliane alle tre e trenta del
mattino entrano al campo profughi di Balata e nella città di Nablus. Vicino
a Balata cominciano gli scontri tra soldati israeliani e combattenti
palestinesi. Iniziano le esplosioni dentro il campo, poi i militari si
ritirano apparentemente senza motivo verso Hawara, dove hanno la loro base
militare.

Dopo due ore tornano con bulldozer, tank e una ventina di jeep. Iniziano la
loro operazione nel campo mettendo dei blocchi di cemento nelle entrate del
campo. Poi cominciano a cercare nelle case, facendo buchi nei muri con
l’esplosivo, per passare da una casa all’altra. Uccidono tre persone, ne
feriscono trenta ( uno dei quali morirà più tardi).

Il giorno dopo, 21 febbraio, allargano l’operazione militare anche nella
città vecchia di Nablus.

Intanto a Balata occupano circa 20 case e la scuola femminile, dove
distruggono l’aula computer e dipingono sui muri gesti offensivi.

Poi lasciano la città per la notte, ma il giorno successivo, il 22, tornano
alle sette e trenta del mattino, nel momento in cui le strade sono piene di
persone, specialmente di ragazzi che vanno a scuola. Iniziano gli scontri
(pietre contro pallottole) causando l’uccisione di 8 persone di Nablus e
ferendone circa 25. Cinque di questi sono volontari del pronto soccorso (
uno di loro morirà più tardi), un altro è l’autista dell’ambulanza che non
ha potuto ricevere aiuti per ore.

Lo stesso scenario si presenta anche durante tutto il giorno 23, con
invasione della città da parte delle truppe di occupazione israeliane. Si
ripetono le sparatorie indiscriminate nei confronti della popolazione
civile. Il numero dei feriti continua a salire.

I media israeliani dicono che hanno ucciso tre terroristi.

In realtà sono stati assassinati 12 civili, ne sono stati feriti quasi 60.
Numeri che, ad ora, saranno certamente cresciuti.

                                                    Associazione di Amicizia 
Italo-Palestinese Onlus di Firenze