Autore: marku Data: To: movimento CC: cerchio Oggetto: [Cerchio] gli dei non sono con loro!
come ben vedete al di là del miserevole sarcasmo dell'idiota giornalaio
anche in altre parti del mondo c'è chi dice no allo sviluppo fine a
stesso che distrugge ora e per sempre il sistema naturale per il
profitto di lor signori
Appelliamoci quindi anche noi agli dei della eguaglianza, della
giustizia sociale e della fratellanza, può darsi che loro possano
aiutarci a sconfiggere il male assoluto del mercato e della guerra.
Ma gli investitori americani sperano di fa cambiare loro idea Gli dei
bloccano il primo resort in Himalaya
La costruzione di lussuoso albergo e della prima stazione sciistica
della regione bloccata per ora dall'opposizione delle divinità locali.
NEW DELHI (INDIA) - Doveva essere il primo resort di grandi
dimensioni costruito sull'Himalaya indiano. All'interno di quella che
dovrebbe diventare una vera e propria stazione sciistica. Ma la cordata
di investitori, a maggioranza statunitensi, e che vede a capo Alfred
Ford della celeberrima famiglia da sempre nel mondo dell'auto, si è per
ora dovuta arenare sugli scogli della protesta della popolazione del
luogo. E così un progetto che prevede investimenti per 270 milioni di
euro rischia di non andare in porto. Un disegno di come dovrebbe
apparire il resort himalayano una volta costruito LA VICENDA - Eppure
tutto sembrava andare per il meglio: la località scelta, Minali, oltre
a essere nota in Occidente per essere uno dei luoghi simbolo della
cultura hippie è ancora assolutamente incontaminata. Il progetto
prevede un lussoso albergo a 5 stelle a cui affiancare una stazione
sciistica con tanto di funivie in grado di portare gli sciatori dai
2500 metri del resort fino ad oltre 4000 metri. Un'altezza in molti
casi irraggiungibile per gli sciatori che frequentano le più celebri
località alpine o del nord America. A contrastare il progetto è stata
la comunita locale. Singolare l'argomento usato: il progetto sarebbe
contrastato dalla divinità locali. Un Jacati Puch (in pratica un
consesso) delle 175 divinità locali avrebbe infatti detto no alla
costruzione dell'impianto. Gli investitori però non si sono ancora
fatti scoraggiare del tutto, considerando che il capo villaggio
Maheshwar Singh appartiene al partito nazionalista Hindu, da sempre
ostile agli investimenti stranieri in India. E sperano che ponendo le
«giuste domande» alle divinità possano ottenere il loro assenso. Magari
facendo anche un'offerta vantaggiosa alla popolazione del luogo. 21
febbraio 2006