secolo xix
La base navale muore insieme all'Arsenale serve subito una sterzata»
Impegno di Pagano, Ricciardi e Guccinelli
Una decisa sterzata per risolvere il problema del futuro della base navale e dell'Arsenale. La annunciano il sindaco, Giorgio Pagano, il presidente della Provincia, Giuseppe Ricciardi, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli.
E la strada maestra da percorrere è quella di trasformare lo stabilimento militare in un centro di manutenzioni e ammodernamento delle navi della Marina Europea e della Nato unitamente a quelle prospettive che guardano anche a un più ampio utilizzo delle enormi potenzialità che l'area dell'Arsenale può permettere.
«Da troppo tempo sta procedendo una sorta di lenta, ma inesorabile smobilitazione della base navale e dell'Arsenale - rilevano Pagano, Ricciardi e Guccinelli - Ciò avviene nonostante le costanti rassicurazioni del governo e i suoi ripetuti impegni a garantire i necessari investimenti affinché ciò non accada. Anche i più volte annunciati 30 miliardi di euro non sono stati in realtà inseriti in Finanziaria. Per questi motivi, il rilancio della vertenza Difesa costituirà la priorità politica non appena sarà costituito il nuovo governo».
Con i vertici della Marina, Regione ed enti locali hanno già ripreso il confronto sul tema delle aree,«Pensiamo che il rilancio della base spezzina, la sua riqualificazione e riprogettazione siano del tutto compatibili con un più razionale utilizzo di beni e aree che possono vedere impieghi civili e industriali diversi - ribadiscono - Riteniamo poi che, in quest'ottica di collaborazione, possa rinnovarsi e ulteriormente rinsaldarsi l'alleanza tra la città e la Marina Militare. Un positivo confronto può essere avviato su diversi siti: dalle aree della polveriera al cosiddetto campo in ferro di Marola, dalla banchina Revel al campo Montagna, dall'ospedale militare a Maricoleva. Per quanto riguarda Mariperman, consideriamo interessante l'ipotesi d'una sua ricollocazione all'interno dell'Arsenale».
21/02/2006
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