Cari amici,
gli scienziati hanno unanimamente riconosciuto che una delle cause primarie
di patologie gravi in
costante aumento, come il cancro, le allergie, la sterilità maschile e le
malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, ecc.) è
l¹immissione nell¹ambiente
di un numero sempre crescente di sostanze chimiche. I cittadini europei
hanno dunque accolto con entusiasmo
il progetto di un regolamento europeo denominato REACH per la valutazione e
regolamentazione delle sostanze
chimiche immesse nell¹ambiente. Di questo progetto è relatore un membro
italiano del Parlamento Europeo,
l¹On. Guido Sacconi, che ha dovuto far fronte a immense pressioni delle
industrie chimiche,
fermamente intenzionate a contrastare REACH.
Ma il progetto REACH, seguendo le indicazioni dell¹OCSE, intende valutare la
tossicità delle sostanze da autorizzare con metodi che si basano in grande
parte sulla sperimentazione animale. In tal modo il nuovo regolamento:
* vanificherebbe l¹intento stesso dell¹intero progetto, basandolo su dati
non validi per
l¹uomo
* consentirebbe alle industrie di nascondere la vera tossicità delle
sostanze che ad esse conviene commercializzare
* consentirebbe ancora alle industrie, quando si verificano danni, di
evitare la responsabilità civile servendosi
della ³incertezza della prova²
* condannerebbe (inutilmente, come sempre) svariate decine di milioni di
animali alla vivisezione.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA ha svolto da anni, insieme al Comitato
francese ³Antidote², un¹azione costante per introdurre in REACH l¹obbligo di
una valutazione di tossicità
fatta con metodi scientifici (non basati sul modello animale), con svariati
seminari (a Parigi nel 2003, a Londra
nel 2004, a Bruxelles nel 2005, a Roma nel 2005 e 2006) ed alcuni parziali
risultati sono stati
raggiunti nella stesura della bozza approvata a Strasburgo in 1a lettura.
E¹ tuttavia oltremodo importante proseguire per ottenere di più nel testo
finale.
Abbiamo uno strumento eccezionale nella nuova posizione di condanna della
validità scientifica
della sperimentazione animale espressa dalla rivista ³Nature² - la rivista
scientifica più prestigiosa al mondo -
che fa riferimento proprio ai test di tossicità necessari per
l¹applicazione di REACH.
Un grande contributo può essere dato da voi tutti alla nostra causa firmando
e facendo firmare, quanto prima possibile e a quante più persone possibile
la seguente lettera che invieremo all¹On. Sacconi.
Anche se il risultato finale che ci prefiggiamo non dovesse essere ottenuto
che in piccola parte, la nostra iniziativa avrà contribuito a diffondere il
nuovo pensiero scientifico e la scelta espressa dei cittadini europei.
Questi hanno il diritto di essere ascoltati in materie che riguardano sia la
loro
salute che i principi etici della società in cui vivono.
Contiamo sul vostro aiuto
Fabrizia Pratesi
Fabrizia Pratesi
Coordinatrice del Comitato Scientifico EQUIVITA
Via P. A. Micheli, 62
00197 Roma
Tel. +39.06.3220720
Fax +39.06.3225370
Cell. +39.335.8444949
emailto: equivita@???
www.equivita.org
Vi preghiamo di leggere la lettera e, se volete firmare, di inviarci un
messaggio di posta elettronica, all'indirizzo
equivita@???, con oggetto SACCONI indicando il vostro NOME, COGNOME,
INDIRIZZO e INDIRIZZO E-MAIL.
Una volta raccolte le firme provvederemo a inoltrare la lettera all'On.
Sacconi.
LETTERA ALL'ON. SACCONI
Gentile On. Sacconi,
abbiamo molto apprezzato il Suo grande impegno nel portare avanti il
progetto REACH, proposto dalla Commissione Europea. Tale impegno è infatti
rivolto ad un settore che fino ad oggi era stato scandalosamente
trascurato: la tutela, con una reale prevenzione, della salute pubblica e
dell¹ambiente, entrambi messi a grave rischio dalle sostanze chimiche che
sempre più inquinano il nostro ambiente di vita.
Tuttavia, il nostro apprezzamento è forzatamente legato alla effettiva
capacità che ha REACH di soddisfare il compito di tutela che si è prefisso.
E¹ abbastanza evidente infatti che l¹aspetto più delicato di questa
meritevole iniziativa è il livello di affidabilità della valutazione di
tossicità delle sostanze, livello che deve essere tale da produrre dati
attendibili e precisi.
I metodi di sperimentazione proposti nella prima bozza di REACH si valgono
in grande parte del ³modello animale². Questo non riflette il pensiero
scientifico aggiornato del XXI° secolo. I test sugli animali non possono
essere considerati metodi affidabili per valutare in maniera significativa
il rischio tossico, a causa delle infinite differenze che intercorrono tra
le specie. Tale opinione è stata espressa in svariate riviste scientifiche
di rilievo, tra le quali, in un editoriale importante di Alison Abbott, dal
n° di ³Nature² del 10/11/05, che, parlando proprio dei test di tossicità
che si rendono necessari per l¹attuazione del progetto REACH, definisce la
sperimentazione animale ³cattiva scienza², in quanto non predittiva per
l¹uomo, ed auspica la sua sostituzione con ³metodi che abbiano reale valore
predittivo²
L¹uso degli animali porterebbe dunque alla vanificazione del progetto REACH.
Gli sviluppi recenti della biologia hanno condotto a metodi scientifici che
possono fornire una valutazione di tossicità di gran lunga più affidabile di
quella fornita dai test su animali; ad esempio, la tossicogenomica,
sviluppata negli anni ¹90 e metodo attualmente in maggiore espansione, anche
negli USA. La tossicogenomica richiede anche tempi e costi di gran lunga
inferiori a quelli della sperimentazione animale (e non bisogna scordare che
tempi e costi dei test
delle molte migliaia di sostanze chimiche già in uso sono la causa
principale del freno opposto dalle industrie chimiche all¹ applicazione di
REACH).
E¹ importante rilevare che nella bozza finale di REACH, approvata in prima
lettura al Parlamento Europeo il 17/11/05, la tossicogenomica è riconosciuta
come metodo alternativo.
Va anche rilevato che la direttiva 86/609/CEE dichiara che nessun
esperimento con animali deve essere effettuato se può essere utilizzato per
lo stesso scopo un metodo senza animali. Poiché la tossicogenomica è
attualmente riconosciuta dal Parlamento Europeo come metodo alternativo,
l¹uso degli animali nel progetto REACH costituisce un¹infrazione alla
direttiva 86/609/CEE.
Riteniamo dunque obbligatorio escludere dal testo di REACH la
sperimentazione su animali per la valutazione di tossicità per l¹uomo, sia
per consentire al futuro regolamento di fornire dati per noi attendibili,
sia per aderire alla direttiva europea 86/609/CEE.
Speriamo che Lei, gentile Onorevole Sacconi, consideri con la dovuta
attenzione questi punti che le abbiamo illustrato.
Con l¹espressione della nostra più grande stima e con molti cordiali saluti
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