Re: [NuovoLab] Gerusalemme

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Author: Edoardo Magnone
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To: elisabettafilippi1
CC: forumgenova
Subject: Re: [NuovoLab] Gerusalemme
cara Elisabetta,
grazie, innanzitutto, per le notizie che fai sempre circolare sulla palestina e
colgo l`occasione per allegarti, anche se lo saprai di certo, anche questo
appello.
Edoardo


____________________________
No ai ghetti di Israele in Palestina
Uno Stato palestinese adesso
Appello per la convocazione di una manifestazione nazionale
al fianco della Palestina a Roma il 18 febbraio

In soli diciannove giorni di dicembre,
diciassette palestinesi sono stati uccisi dalle
forze armate israeliane. Negli ultimi mesi del
2005 il governo israeliano - lo stesso che ha
deciso il “ritiro” da Gaza - ha autorizzato la
costruzione di 1100 appartamenti negli
insediamenti coloniali israeliani in
Cisgiordania: a Maale Adumim, a Beitar Illit, a Efrat, a Noqdim, ad Ariel.
Il Rapporto “insabbiato” dei diplomatici europei
su Gerusalemme, afferma testualmente che “le
politiche israeliane “dimostrano chiaramente
l’intenzione di Israele di trasformare
l’annessione di Gerusalemme in un fatto
concreto”. Sempre secondo il Rapporto dell’Unione
Europea, l’espansione dell’insediamento coloniale
di Maale Adumim nella cosiddetta area “E1” a est
di Gerusalemme “minaccia di completare
l’accerchiamento della città con insediamenti
israeliani dividendo la Cisgiordania in due aree
geografiche separate”. Il Muro dell’apartheid
continua ad essere costruito all’interno dei
territori palestinesi occupati nonostante le
proteste dei palestinesi e degli attivisti
antiapartheid israeliani, le condanne della Corte
Internazionale dell’Aja e delle Nazioni Unite.
Gli ipocriti e i guerrafondai continuano a
definire tutto questo “uno spiraglio nei
negoziati” e ad esaltare l’ex premier israeliano
Sharon come “uomo di pace”. I fatti ci dicono esattamente il contrario.
I fatti ci dicono che Israele sta procedendo
all’annessione di Gerusalemme e di parte della
Cisgiordania palestinese. Sempre i fatti ci
dicono che la striscia di Gaza è ancora occupata
e blindata in tutti i suoi confini (inclusi
quelli con l’Egitto, controllati dalla
gendarmeria internazionale), che il suo mare è
impraticabile per i pescatori palestinesi (solo a
dicembre ne sono stati uccisi tre), che Gaza è
bombardata quotidianamente dall’aviazione e dall’artiglieria israeliane.
La realtà della Palestina nel suo complesso ci
dice che il progetto di Sharon e delle autorità
israeliane è quello di dividere e rinchiudere i
palestinesi in ghetti-bantustan separati tra loro
e liquidare così definitivamente ogni ipotesi di
uno Stato Palestinese La realtà della Palestina
nel suo complesso ci dice che il progetto di
Sharon e delle autorità israeliane è quello di
dividere e rinchiudere i palestinesi in
ghetti-bantustan separati tra loro e liquidare
così definitivamente ogni ipotesi di uno Stato
Palestinese indipendente, sovrano e sicuro nei
territori occupati del 1967 e con Gerusalemme Est come capitale.
Al contrario, occorre sostenere con forza che lo
Stato palestinese indipendente deve nascere
adesso, su confini certi, riconosciuti e
rispettati sia da Israele che a livello
internazionale. Uno Stato Palestinese adesso
creerebbe le condizioni minime per poter
affrontare i problemi irrisolti che ostacolano
una pace fondata sulla giustizia in Medio
Oriente. Questi problemi sono noti all’agenda
politica internazionale da decenni e contenuti
nelle risoluzioni dell’ONU sulla Palestina: il
ritiro degli insediamenti coloniali israeliani
dai territori palestinesi occupati nel 1967, lo
status internazionale di Gerusalemme, il
riconoscimento del diritto al ritorno per i
profughi palestinesi, la liberazione dei
prigionieri politici palestinesi, la sicurezza
reciproca tra palestinesi e israeliani.
Infine, ma non per importanza, occorre
riaffermare con forza che il posto della sinistra
italiana è apertamente al fianco dei palestinesi
e a sostegno delle forze antifasciste e
antimilitariste israeliane. La sinistra italiana
non può schierarsi con Sharon e il suo progetto
colonialista di annessione e disgregazione della
Palestina. Solo una concezione colonialista della
democrazia può abdicare al fatto che Israele è a
tutt’oggi uno Stato “democratico” solo verso una
parte dei propri cittadini, ma ha un rapporto di
esclusione, discriminazione, repressione sociale
e razziale nei confronti di tutti gli altri,
inclusi gli arabi con cittadinanza israeliana.
Le chiavi di una pace giusta in Medio Oriente
sono ancora una volta in Palestina. Il tentativo
statunitense ed israeliano di trasformare il
Medio Oriente (dalla Palestina all’Iraq, dal
Libano alla Siria) in un immenso “territorio
occupato” dalle vecchie e nuove potenze coloniali, deve e può essere fermato.
La resistenza palestinese, irachena, libanese lo
stanno già facendo. Cosa intendono fare
concretamente la sinistra italiana, le forze
democratiche e progressiste europee? Riteniamo
che le prime cose da fare siano la revoca
dell’accordo di cooperazione militare tra Italia
e Israele e il ritiro immediato del contingente italiano dall’Iraq.
Per questo è tempo di scendere nuovamente in
piazza al fianco del popolo palestinese, per una
pace in Medio Oriente fondata sulla giustizia e
per ricollocare la sinistra italiana al posto
giusto nello schieramento internazionale.
Per questo è giusto essere al fianco degli
studenti e degli attivisti di Torino, Firenze e
Pisa criminalizzati per aver contestato
legittimamente e pacificamente rappresentanti
dello Stato di Israele, così come è giusto
opporsi alla pratica delle “liste nere”
dell’Unione Europea, che considerano “terroriste”
le organizzazioni della resistenza palestinese.

Per questo è stata convocata una manifestazione nazionale
per la Palestina sabato 18 febbraio a Roma

Per adesioni: palestina18febbraio@???

ADESIONI MANIFESTAZIONE NAZIONALE 18 FEBBRAIO
aggiornate al 13 Febbraio 2006


ADESIONI DI ASSOCIAZIONI, COMITATI E FORZE POLITICHE

Comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”
Coordinamento di solidarietà con l’Intifada
Comitato “Con la Palestina nel cuore”
Forum Palestina
Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese in Italia
Confederazione COBAS
Area PRC “Essere Comunisti”
Coordinamento Toscano di Solidarietà con la Resistenza Palestinese
Centro Popolare Autogestito-CPA Firenze Sud
Comitato di solidarietà con la Palestina di Pisa
Comitato Lucchese di Solidarietà con l’Intifada
Comitato a Sostegno della Resistenza del Popolo Palestinese della Versilia
Associazione Wael Zwaiter -per la protezione del Popolo palestinese di Massa
Gruppo di sostegno per uno Stato palestinese di Massa e Carrara
Cecina Social Forum
Centro di Cultura Popolare del Tufello (Roma)
CSOA Corto Circuito (Roma)
Federazione delle Rappresentanze di Base (RdB)
Associazione di solidarietà con Cuba "la Villetta" (Roma)
Federazione PdCI di Roma
FGCI di Roma
Assemblea Nazionale Anticapitalista
AMR Progetto Comunista (Sinistra PRC)
Soccorso Sociale Palestinese (Roma)
Associazione di amicizia italo-palestinese (Firenze)
Coordinamento pace e Solidarietà (Parma)
Comitato di solidarietà con la Palestina (Puglia)
Associazione L'altra Lombardia SU LA TESTA
Network per i diritti globali di Barletta
Coordinamento cittadino del Partito dei Comunisti Italiani (Bologna)
Circolo PRC “Rachel Corrie” (Roma)
Casa Diritti Negati
Le compagne ed i compagni del circolo aziendale
ferrovieri del Partito della Rifondazione
Comunista "Spartaco Lavagnini" di Firenze
Associazione Nazionale Punto Critico
Partito dei Comunisti Italiani
Associazione Sardegna-Palestina
Amministrazione Comunale di Gravina di Puglia
Confederazione Unitaria di Base
Rete dei Comunisti
Gruppo Umbria Rossa
Nuovi Partigiani della Pace (Torino)
Red Link
Roma Nord-Est Social Forum
Associazione Culturale Giovani Palestinesi "Wael Zwaiter" (Roma)
Associazione comunista il Pianetafuturo di Pisa
Confederazione Cobas pisa
Spazio Antagonista Newroz
Bernadette (Ass.Loe per la Cooperazione e la Solidarietà di Matera)
Circolo Universitario del PRC - Bologna
Comitato Nazionale per il ritiro dei militari italiani dall'Iraq
Centro Popolare Occupato Experia (Catania)
C.P.O. Gramigna di Padova
Associazione Puntocritico
Associazione Culturale Mojo Station
Campo Antimperialista
Salaam Ragazzi dell’Olivo ­ Comitato di Trieste
Unione Vegetariana Animalista
Movimento studentesco controcorrente di Teramo
Comitato di solidarieta` con il Popolo Palestinese di Torino
Verdi di Ravenna
CIRCOLO ARCI DI BONATE SOTO (BG)
Sindacadu de sa Natzione (Sardegna)
COLLETTIVO ALTREVOCI Matera
Cooperativa ExAequo - Bologna
PMLI
Iniziativa Comunista
Comunità palestinese - Puglia
Circolo Che Guevara del PRC di Roma
Centro Sociale Vittoria (Milano)
International Solidarity Movement (Italia)
Associazione "Gazzella" Onlus
"SARDIGNA RUJA" (Associazione di emigrati sardi)
Zambon Editore, Verona

LE ADESIONI A TITOLO INDIVIDUALE
Mauro Bulgarelli (deputato dei Verdi)
Luciano Pettinari (deputato dei DS)
Alberto Burgio (Direzione Nazionale del PRC)
Adriana Spera - consigliera al Comune di Roma PRC
e Presidente Commissione Scuola-lavoro-cultura
Fausto Sorini (Comitato politico nazionale PRC)
Fosco Giannini , direttore de l’Ernesto (a nome della rivista)
Luisa Morgantini (Parlamentare Europea del PRC)
Mauro Bertini (Sindaco di Marano)
Nicola Bosco assessore del comune di Gravina in puglia
Miriam Pellegrini Ferri Presidente G.A MA. DI.
Presidente dell'ICDSM e Presidente del C.I.S.I.S.
Andrea Oleandri (PRC Comitato Politico Federazione Castelli)
Mauro Bertini, Sindaco del Comune di Marano (Na)
Enrica Paccoi, associazione Yakaar Italia-Senegal
Maurizio Timitilli (CollegioRegionale di Garanzia del PRC del Lazio)
Nazzarena Desideri (PRC federazione di Rieti)
Mario Tommasi (Comitato Politico Regionale PRC Lazio)
Paolo Melucci (Milano)
Alessandro Bellucci (Segretario del circolo az.
ferr. del P.R.C. "Spartaco Lavagnini" di Firenze)
Alicino Antonio
Maurizio Timitilli (Collegio Regionale di Garanzia del PRC del Lazio)
Nazzarena Desideri (PRC federazione di Rieti)
Mario Tommasi (Comitato Politico Regionale PRC Lazio)
Paolo Melucci (Milano)
Andrea Oleandri (PRC Comitato Politico Federazione Castelli)
Mauro Gemma (Direttivo CGIL provinciale di Torino)
Anna Nacci (Tarantula Rubra)
Stefano Maggiolo (Comitato Politico Regionale PRC Liguria)
Brunello Fogagnoli (Comitato Politico Regionale PRC Veneto)
CRISTINA FUGA - coordinatrice provinciale Cub Scuola Roma
Franco Maurizi, Andrea Pizzuti, Caterina Patti -
membri del coordinamento provinciale Cub Scuola Roma
CLAUDIO ORTALE - Staff Gruppo Capitolino PRC e Presidente associazione BKP Roma
Nikos Klitsikas, scrittore
Francesco Macario - Comitato politico Regionale
Lombardo, della segreteria Provinciale di Bergamo
e segretario del circolo del PRC della Val Cavallina
Agide Melloni e Marilena Andalò - Imola
FABIO COCHIS (Resp. Immigrazione Federazione PRC - Bergamo)
Giancarlo Lannutti (giornalista di "Liberazione")


Scrive Elisabetta Filippi <elisabettafilippi1@???>:

> Per conoscenza.
>
> Saluti
> Elisabetta
>
> LA DISTRUZIONE DELLA MEMORIA
> IL "MUSEO DELLA TOLLERANZA" IN COSTRUZIONE A GERUSALEMME, DISTRUGGE L'ANTICO
> CIMITERO MUSSULMANO!
> E' del 9 febbraio, l'articolo di Donald Macintyre sul Guardian in cui si
> rende pubblica l'intenzione del governo israeliano di costruire il "Museo
> della tolleranza" del centro Simon Wiesenthal proprio sopra l'antico
> cimitero mussulmano di Gerusalemme. Evidentemente sarà un museo, ma non
> certo della tolleranza, visto che arbitrariamente si stanno giÃ
> dissotterrando gli scheletri. Cosa succederebbe nel mondo se queste tombe
> fossero tombe ebraiche? Il portavoce dello Knesset, Reuven Rivlin,
> parlmanetare della destra israeliana, ha scritto al Primo Ministro ad
> interim Ehud Olmert, dichiarando che " noi che siamo stati oltraggiati dalla
> dissacrazione dei siti santi ebrei non possiamo permettere che questo
> succeda."
> La costruzione del museo sarà la continuazione sistematica della
> distruzione della memoria di un popolo, quello palestinese.
> Tre grandi famiglie palestinesi di Gerusalemme, Al Dijani, Nusseibeh e Bader
> Elzain, hanno già avviato la causa legale per fermare lo scempio, ma la
> rimozione dei cadaveri e dei corpi è già iniziata e continuerà nel
> silenzio di tutti o quasi. Tutto ciò malgrado le intimazioni del tribunale,
> che nei prossimi giorni dovrebbe ancora pronunciarsi. Il cimitero si trova
> nel quartiere di Mamila, di Gerusalemme ovest.
> Il programma della costruzione del museo, costo 150 milioni di dollari è
> stato lanciato nel 2004 alla presenza di Ehud Olmert e tra gli altri anche
> il governatore della California, Arnold Schwarzenegger.
>
>
> Inviate lettere di protesta agli indirizzi che troverete di seguito.
>
> Che almeno non passi nel silenzio.
>
> Luisa Morgantini
>
>
> Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
> e viene letto da tutti gli iscritti.
> L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle persone
> che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
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