Senza avere la pretesa di "detenere " nemmeno un pezzettino di verità vorrei  porre un problema sulla questione essiccamento fanghi da depurazione cartaria .
Se si depurano le acque reflue si produce del fango , è inevitabile altrimenti si inquina,
se si produce carta con macero e si fa' selezione e recupero del pulper, non si è costretti a "incenerire" o portare in discarica i rifiuti prodotti prima di incominciare a fare la carta , sacrosanta quindi la lotta per rivedere i  sistemi di produzione e la gestione del problema.
SACROSANTA E' LA CAMPAGNA RIFIUTI ZERO E LA  LOTTA PER RIVEDERE ALLA RADICE  LA FILOSOFIA DEGLI IMBALLAGGI: LA VERA QUESTIONE CHE SOTTINTENDE TUTTO IL SISTEMA DI CONSUMO ED IL MODELLO DI SOCIETA' IN CUI VIVIAMO.
detto questo  vorrei capire come si intende affrontare il problema dello smaltimento dei fanghi di depurazione di cartiera.
per chi non lo sapesse se si usa cellulosa pura (abbattendo intere foreste ..o nella migliore ipotesi..coltivandole...?) nel 1° ,2°,e 3° mondo , penso ad attività che riguardano gli  usa ed il  canada come i paesi scandinavi,brasile,indonesia,russia,etc etc  SI CONSUMA ACQUA (TRA 5 E 10 LITRI PER KG CARTA) ENERGIA ELETTRICA E SE SI DEPURANO LE ACQUE  UTILIZZATE PER LA PRODUZIONE SI PRODUCE DEL FANGO "CHIMICO FISICO" CHE VA' SMALTITO,IN DISCARICA O NEI FORNI (MOLTO FINISCE NELLE INDUSTRIE CERAMICHE) O SI UTILIZZA PER PRODURRE CALORE ED ENERGIA ELETTRICA.
SE SI PRODUCE CARTA DA MACERO , PIU' RICICLATO " E' IL MACERO PIU' PULPER SI PRODUCE ALL'INIZIO DELLA LAVORAZIONE  E INEVITABILMENTE ASSIEME AL CONSUMO DI ACQUA (PER ORA PAGATA MENO CHE NIENTE,,) SE SI DEPURA  e non si inquina falda e fiumi,SI PRODUCE DEL FANGO CHIMICO FISICO E BIOLOGICO, IN ASSENZA DI TECNOLOGIE SPINTE PER L'ABBATTIMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE E A CAUSA DEL GRANDE QUANTITATIVO DI PRODOTTI CHIMICI UTILIZZATI PER FARE LA CARTA (PEGGIO E' IL MACERO E PIU' SONO NECESSARI PER FARE STARE INSIEME LE POCHE FIBRE ED IL RESTO)ED   I FANGHI  NON SONO CERTO UTILIZZABILI IN AGRICOLTURA.
PONGO UN PROBLEMA CONCRETO:  CHE SI FA? COME AFFRONTIAMO IL PROBLEMA SPECIFICO DEI FANGHI DA DEPURAZIONE (SARANNO SEMPRE PRODOTTI,INDIPENDENTEMENTE DALLA RISOLUZIONE DELLA QUESTIONE PULPER CHE E' A MONTE DELLA PRODUZIONE PER IMBALLAGGI)
ESSICATORI
DISCARICHE
COS'ALTRO?
DIFFIDO DA SOLUZIONI OBBLIGATE..  RICATTI AMBIENTALI O OCCUPAZIONALI, MA NON  MI ENTUSIASMANO LOTTE PRIVE DI PIATTAFORME CON CONTENUTI E SOLUZIONI CONCRETE ED ALTERNATIVE A QUELLE IMPOSTE.
POSSIAMO LAVORARE ASSIEME ALLA RICERCA DI QUESTE RISPOSTE?
un saluto a tutti 
tommaso panigada 
-----Messaggio originale-----
Da: forumlucca-bounces@???
[
mailto:forumlucca-bounces@inventati.org]Per conto di
massimiliano.piacentini@???
Inviato: lunedì 13 febbraio 2006 22.43
A: forumlucca@???
Oggetto: [Forumlucca] No agli inceneritori
Partito della Rifondazione Comunista
Coordinamento dei circoli della 
Mediavalle e Garfagnana
prclucca@??? - 0583/316162 - 339/1547985
COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Rifondazione ribadisce la propria 
contrarietà all'ipotesi
di realizzare un impianto di combustione di 
fanghi di cartiera a
Diecimo.
Il coordinamento dei circoli della 
Mediavalle e della Garfagnana di
Rifondazione Comunista, ribadisce la 
propria contrarietà al progetto
che prevede la realizzazione di un 
impianto di combustione dei fanghi
della cartiera Lucart, 
"sponsorizzato" dall'azienda
stessa, anche ricorrendo al ricatto 
occupazionale.
Per questo, aderiamo al presidio che i comitati di 
Diecimo, Piaggione,
Valdottavo, Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca, 
terranno lunedì
pomeriggio (13 febbraio), davanti al palazzo della 
Provincia.
Da sempre, riteniamo che sia necessario superare la logica
dell'incenerimento dei rifiuti, ed è per questo che ci siamo
battuti (e 
continuiamo a farlo)anche contro ogni ipotesi di
potenziamento 
dell'inceneritore di Castelnuovo, che, con un colpo
di mano e nel più 
assoluto silenzio, la giunta Bonaldi cercava di
realizzare.
L'inceneritore di Castelnuovo, come prevede il piano provinciale
dei 
rifiuti,deve essere chiuso, e quello di Diecimo, così come
chiedono gli 
abitanti della zona, non deve essere autorizzato.
E' ora di dar vita a 
politiche alternative ed ecosostenibili.
La Garfagnana, a dispetto 
dell'immagine da cartolina che viene
offerta in tv, "ospita" (grazie a 
scelte polithce
scellerate) sul proprio territorio un inceneritore, una 
discarica (a
Molazzana) e l'impianto della Fassa Bortolo, che ha fatto
notevolmente aumentare la circolazione di mezzi pesanti, con gravi
ricadute sulla viabilità e, soprattutto, sulla qualità dell'aria.
In 
Mediavalle la situazione non è certo migliore, e con la ventilata
ipotesi (che ci auguriamo resti tale) di un nuovo inceneritore, la
qualità della vita non potrà che peggiorare.
La protesta degli abitanti 
è quindi sacrosanta, e ha tutto il nostro
sostegno.
Partito della 
Rifondazione Comunista
Coordinamento dei circoli della Mediavalle e 
Garfagnana
Castelnuovo G., 11/02/2006