Re: [Cm-milano] illegalità

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Aihe: Re: [Cm-milano] illegalità
invel <invel05@???> writes:

> viviamo da mesi nell'illegalità dell'inquinamento. non si potrebbe
> andare in quanti si può a fare una denuncia? denunciare il sindaco, i
> presidenti di regione e provincia? cè qualche avvocato che ne capisce
> qualcosa?


a questo proposito rigiro:

# From: "Maurizio Baruffi" <mbaruffi@???>
# Subject: ricorso smog a milano

Altri ricorsi in tribunale con il sostegno dei Verdi. Formigoni: "Accuse senza senso"
Smog, cresce la protesta
Centinaia di abitanti contro Comune e Regione

da Repubblica - 12 febbraio 2006

Un ricorso per chiedere «interventi immediati e strutturali» per
combattere l´inquinamento atmosferico in Lombardia. Lo hanno
presentato ieri davanti al tribunale civile 180 cittadini, comitati
locali e associazioni ambientaliste, per ottenere dal giudice
provvedimenti d´urgenza come le targhe alterne, il potenziamento del
servizio pubblico, il ticket d´ingresso, l´introduzione di un
biglietto unico per il trasporto pubblico. I comitati chiedono inoltre
l´applicazione della delibera regionale sui gas di scarico e
l´estensione dei limiti di circolazione delle auto inquinanti. Secca
la replica del Pirellone: «Questi signori non sanno di cosa
parlano. La Lombardia è la regione che ha fatto di più in Europa per
combattere l´inquinamento».

Smog, centinaia di denunce contro Comune e Regione
"Il giudice decida subito su traffico e inquinamento"
Se lasciate al sole le auto a benzina inquinano perché alcuni agenti evaporano
"Bisogna fermare i non catalizzati fino a luglio e lavare le strade"
Cresce la protesta, altri ricorsi per ottenere misure urgenti contro il Pm10

SANDRO DE RICCARDIS

Cresce il fronte anti-smog che chiede a Comune e Regione «interventi
immediati e radicali» per abbattere in maniera stabile il Pm10,
dall´inizio dell´anno sempre - salvo due giorni - oltre i limiti
previsti dalla legge. Mentre le centraline dell´Arpa indicavano scorso
livelli di polveri pari a 45 microgrammi in via Juvara e 44 in via
Verziere, ieri 180 cittadini, comitati locali e associazioni hanno
presentato un ricorso al tribunale civile per denunciare «il grave
stato dell´aria in Lombardia» ma soprattutto per obbligare Comune e
Regione, «responsabili di un grave danno alla salute, ad adottare i
provvedimenti che possono migliorare da subito la situazione
dell´inquinamento atmosferico».
Cittadini e associazioni - tra cui Vas, Fiab, Ciclobby e Medicina
democratica - chiedono che il giudice certifichi «la prolungata e
conclamata situazione di superamento dei limiti di inquinamento
atmosferico previsti dalla legge» e determini «quantomeno il pericolo
di un danno grave alla salute dei cittadini». Oltre all´«accertamento
delle responsabilità delle istituzioni locali», i ricorrenti chiedono
al tribunale provvedimenti d´urgenza. Tra questi, le targhe alterne
fino a quando le polveri nell´aria non saranno per tre giorni
consecutivi sotto i 35 microgrammi per metrocubo, blocco da
riattivarsi dopo altri tre giorni consecutivi di polveri pari o
superiori a 45 microgrammi.
«Il ricorso contiene delle proposte immediatamente realizzabili -
spiega Marco Menichetti, del direttivo di Vas Lombardia -. Auspichiamo
che le istituzioni non aspettino la pronuncia del giudice. Noi siamo
pronti a sostenere ogni intervento che vada nella direzione di
abbattere strutturalmente l´inquinamento». Insieme ai limiti alla
circolazione, vengono chiesti anche il lavaggio costante delle strade
con acqua e il potenziamento del servizio di trasporto pubblico, il
ticket d´ingresso nell´area metropolitana e un biglietto unico sui
mezzi pubblici, l´applicazione della delibera regionale sui gas di
scarico e l´estensione dei limiti alla circolazione dei veicoli
inquinanti fino a luglio e da settembre in poi. «E´ stata scelta la
strada del ricorso civile proprio perché il giudice può ordinare atti
concreti in via cautelare, anche entro un mese - spiega Veronica Dini,
l´avvocato che ieri ha depositato il ricorso -. Il nostro obiettivo è
proprio questo: è importante l´accertamento delle responsabilità delle
istituzioni, ma soprattutto che vengano adottati i provvedimenti
d´urgenza».
A sostenere l´iniziativa delle associazioni, presenti ieri in
tribunale anche i Verdi. «E´ grave che sia l´inerzia di Comune e
Regione a far nascere nei cittadini il bisogno di ricorrere alla
magistratura» attacca il consigliere comunale Maurizio Baruffi, mentre
il suo collega in regione Carlo Monguzzi dice: «Facciano quel che
credono, ma facciano qualcosa. L´intervento della magistratura nelle
scelte della politica non è auspicabile. Ma di fronte al nulla, il
cittadino non ha scelta». La replica della Regione alle accuse del
fronte ambientalista non si fa attendere. «Questi signori non sanno di
cosa parlano - dichiara Formigoni -. La nostra regione è stata
riconosciuta dall´Unione Europea come quella più innovativa e che
prende più iniziative nella lotta all´inquinamento». E sulla decisione
del Pirellone di vietare l´accensione dei caminetti - divieto che
scatterà domani e resterà in vigore per tre mesi nelle aree critiche
della Lombardia - polemizza con Formigoni anche Cristiana Muscardini,
coordinatrice regionale di Alleanza nazionale. «Prima di occuparsi dei
pochi camini rimasti a Milano - dice la parlamentare europea - sarebbe
meglio che la Regione si occupasse di controllare tutti i mezzi
pubblici inquinanti e i sistemi di riscaldamento degli edifici
pubblici di tutta la Lombardia che non risultano essere in
regola. Basta scaricare sui privati problemi che prima di tutto devono
essere risolti dal pubblico».



Maurizio Baruffi
Consigliere Comunale di Milano
www.ilbaruffi.it 0288450208-9