[NuovoLab] G8: MASSACRATO SOTTO LA DOCCIA

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Author: brunoa01
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To: veritagiutiziagenova
CC: forumgenova, fori-sociali, forumsociale-ponge
Subject: [NuovoLab] G8: MASSACRATO SOTTO LA DOCCIA
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MASSACRATO SOTTO LA DOCCIA
Punk racconta: mi hanno rotto un braccio, avevo un buco in testa, perdevo sangue.

<< Mi avevano rotto un braccio, avevo un buco in testa, delle botte in tutto il corpo e perdevo sangue dal naso. Dopo che mi hanno ingessato mi hanno messo sotto una doccia e mi davano delle sberle. Dovevo pulire il mio sangue che schizzava dappertutto sulle piastrelle se no mi avrebbero picchiato di più >>. E’ stata questa la drammatica testimonianza di Ralph Pollock, un giovane tedesco che ieri pomeriggio ha testimoniato al processo per l’irruzione alla Diaz del G8 2001.
Il ragazzo, vistosamente punk (con una cresta di capelli gialli e per questo deve aver subito violenze ancora maggiori) era stato ferito dai poliziotti nella scuola. Portato in ambulanza a San Martino era stato medicato e “gessato”. Poi era stato preso in consegna dagli agenti. Sapeva di essere in arresto? Gli ha chiesto il pm Enrico Zucca. << No, non me lo hanno detto e io non ero nelle condizioni di capire molto quello che mi stava avvenendo. >>.
Poi Pollock era stato condotto in quella che lui ha definito una prigione-cantina sempre al San Martino. Lì aveva subito quel trattamento violento e degradante sotto la doccia. Preso a sberle con il sangue che schizzava da tutte le parti.
<< Quando mi hanno tolto dalla doccia un poliziotto mi ha detto che non dovevo parlare più con nessuno. Sono passato davanti ad un altro poliziotto che mi ha detto buongiorno e io non gli ho risposto per paura, perché mi avevano detto di non parlare. Però quello mi ha ripetuto buongiorno e allora io gli ho risposto buongiorno a mia volta. Così il poliziotto che mi seguiva mi ha picchiato di nuovo perché avevo parlato >>.
E’, dunque, questo uno dei tanti racconti di profonda e radicale disumanità che escono dai ricordi dei testimoni che i pm hanno chiamato in aula.
A questo proposito il tribunale, presieduto da Gabrio Barone, ha emesso un’ordinanza in cui invita le parti processuali, in sostanza, a ridurre i testi da fare venire in aula e a indicare entro il 15 febbraio prossimo, solo le persone offese di cui ritengano << assolutamente necessario assumere le dichiarazioni testimoniali >>. Per tutti gli altri, se le parti sono d’accordo verrebbero acquisiti i verbali delle dichiarazioni fatte nel corso delle indagini preliminari. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, hanno infatti indicato 224 testi, di cui settanta stranieri. La “riduzione” dei testi comporterebbe anche un esborso minore per le casse del ministero di giustizia. Perché indubbiamente quando un testimone arriva per esempio dalla Germania e sta a Genova per una settimana perché un’udienza “salta” bisogna pagargli il viaggio e albergo. Così le spese lievitano di molto. Non è certo però che i pm o le parti civili assecondino le richieste del tribunale. Perché vi sono testimonianze assunte in rogatoria che devono essere necessariamente confermate. Come, per esempio, quella della tedesca Laura Jaeger. La traduzione del suo interrogatorio sembrava ammettere che all’interno della Diaz la ragazza avesse visto dei Black Bloc. Ieri la giovane ha detto di aver visto qualcuno con magliette nere o roba simile e non è edtto che fossero i Black.


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