SMOG: ITALIA SU DUE RUOTE; BICI IN VOLATA NEI PICCOLI CENTRI
(ANSA) - ROMA - Lotta al traffico su due ruote. L\' Italia dell\'emergenza
smog rispolvera la bicicletta, non solo il mezzo piu\' economico,
flessibile,
meno ingombrante e il piu\' ecologico, ma anche il sistema piu\' veloce per
spostarsi in citta\', come risultato nel tradizionale \'\'Premio
tartaruga\'\' di
Legambiente. E proprio la bicicletta potrebbe diventare un jolly prezioso.
Da non sottovalutare i benefici del risparmio in tempi di caro-benzina: 50
euro al mese con 10 chilometri al giorno in bicicletta. Le grandi citta\'
sono pero\' ancora al palo mentre le due ruote vincono nei piccoli centri.
Il
settore comunque registra vendite in crescita con una quota di piste
ciclabili in citta\' di oltre 4.000 km. E dire che la bicicletta potrebbe
tranquillamente sostituire l\'auto visto che, secondo gli ultimi dati della
Commissione europea, l\'auto si usa per il 50% degli spostamenti urbani e
interurbani in molti casi inferiori ai 5 km, proprio il raggio ottimale di
utilizzo delle due ruote. Per quanto riguarda la fotografia dell\'Italia in
bicicletta, le citta\' piu\' virtuose si trovano nel Centro Nord, specie in
Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Ferrara brilla come regina della
ecomobilita\', visto che quasi un abitante su tre si sposta in bici per fare
la spola casa-lavoro, lavoro-casa. I primi della classe in Italia sono
centri medio/piccoli, come Parma, Reggio Emilia, Ravenna, Verona, Padova,
Bolzano, Trento, Modena, Brescia, Collecchio, Correggio e Abbiate Grasso.
Ma ora, tra blocchi, targhe alterne e ingorghi, la bicicletta sta diventando
anche un\'esigenza delle grandi citta\'. Gli addetti ai lavori del mondo
delle
due ruote guardano alle esperienze all\'estero e non sono soddisfatti
dell\'attenzione delle amministrazioni locali italiane per le politiche
della
mobilita\'. Nonostante i dati del mercato italiano delle bici siano buoni:
\'\'Il trend e\' positivo: nel 2002 ne sono state vendute 1.384.000, nel
2004
1.666.000 - spiega Augusto Castagna, coordinatore dell\'AICC, Associazione
Italiana Citta\' Ciclabili - i fattori alla base di questa continua crescita
sono condizioni oggettive come il clima, le citta\' piccole e pianeggianti;
la congestione del traffico automobilistico con i suoi effetti sulla
mobilita\', sempre piu\' lenta e sulla qualita\' dell\'aria\'\'. Tendenza
confortata anche da provvedimenti in fase di realizzazione in molte citta\'
che prevedono di destinare spazi ad hoc alla bicicletta e quelli finalizzati
alla moderazione del traffico. \'\'Nel 2000 - afferma Castagna - erano poco
piu\' di 1000 i km di piste ciclabili in ambito urbano e circa 3500 i km di
piste e/o di itinerari ciclabili di carattere provinciale, ora si stima che
siano quasi 4200 i km in ambito urbano e 8400 i km su piste o itinerari
extraurbani. Certo, i Comuni di piccola e media dimensione stanno lavorando
con metodo ed intensita\' di gran lunga superiore alle grandi citta\'. Oltre
il 50% delle Province Italiane si occupano di ciclabilita\' del territorio,
con approcci diversi ma con la tendenza prevalente di dotarsi di piani
provinciali per la mobilita\' ciclistica\'\'.
A giocare a favore della bicicletta la sempre maggiore cura del corpo e
un\'attenzione diversa per la propria salute, ma soprattutto anche il caro
benzina (facendo 10/12 km al giorno in bicicletta si risparmiano circa 50
euro al mese). Secondo Castagna \'\'la bicicletta non e\' un mezzo di
trasporto
alternativo, ma semplicemente un mezzo di trasporto. La ciclabilita\' in
ambito urbano non puo\' piu\' essere considerata una questione marginale,
episodica, ma parte integrante della politica della amministrazione e della
gestione del territorio\'\'. Tanto che alcuni Enti Locali, che hanno
realizzato un \'Ufficio Biciclette\'. A questo pero\' vanno aggiunti studi
mirati: \'\'Nelle citta\' europee vengono monitorati i tipi di spostamenti
(il
modal split), se in auto, treno, mezzo pubblico o bicicletta. Sapere come si
spostano i cittadini significa essere in grado di promuovere la mobilita\'
sostenibile e definire di volta in volta gli obiettivi ai quali destinare le
risorse disponibili. Il punto di partenza - ricorda Castagna - e\' la
consapevolezza che la bicicletta e\' un mezzo indispensabile per realizzare
una efficace intermodalita\'\'\'.
06/02/2006 18:03
SMOG: BICI; IL DECALOGO DEL BRAVO CICLISTA IN CITTA\'
(ANSA) - ROMA, 6 feb - Spostarsi in citta\' sulle due ruote e\' possibile,
basta essere sempre allerta alla guida e non temere gli altri. Poche, ma
fondamentali, le direttive per la propria sicurezza: dall\'utilizzo del
casco
alla manutenzione della bicicletta, dal piglio deciso nelle manovre agli
occhi puntati su cosa fanno intorno gli altri veicoli. Ecco allora le dieci
regole d\'oro messe a punto dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della
Bicicletta): 1. Buona norma e\' considerarsi alla pari di tutti gli altri
mezzi circolanti. Hai gli stessi diritti e doveri. Evita incertezze,
soggezioni e senso di inferiorita\', sono causa di manovre incomprensibili
agli altri veicoli e a volte pericolose. 2. Indossa il casco.
Particolarmente raccomandato per i piu\' piccoli. 3. Controlla costantemente
il perfetto funzionamento dei freni, delle luci (anteriori e posteriori),
del campanello e dei pneumatici. 4. Invia segnali precisi e con buon
anticipo, agli altri utenti della strada: usa il braccio teso per segnalare
una svolta, ma soprattutto quando ti sposti al centro della strada per
superare le auto parcheggiate; usa il campanello, scegline uno molto
rumoroso. 5. Sii sempre vigile nel traffico: cerca di prevenire le manovre
degli altri veicoli stabilendo un contatto visivo con i guidatori e
assicurandoti che ti abbiano visto; tieni sotto controllo, con la coda
dell\'occhio o con l\'udito, anche cio\' che avviene alle tue spalle. 6. In
un
incrocio con semafori puoi svoltare a sinistra anche in due tempi:
attraversa l\'incrocio stando sulla destra, attendi il verde nell\'altra
direzione e prosegui. 7. Cerca di non percorrere strade dissestate o molto
trafficate: se i marciapiedi sono larghi a sufficienza, usali educatamente e
andando piano, sei ospite dei pedoni. Quando non e\' possibile scegli un
percorso piu\' lungo ma sicuro. 8. Un\'adeguata distanza dai mezzi pesanti
come furgoni, autocarri, autobus, e\' consigliata: spesso non ti vedono. 9.
Renditi ben visibile anche quando l\'illuminazione e\' scarsa, magari
indossando qualcosa di fluorescente. 10. Attenzione alle rotaie dei tram: la
tua ruota puo\' incastrarsi dentro e farti cadere. Attraversale solo con un
angolo di almeno 30 gradi, senza frenare bruscamente quando piove; ai
veicoli parcheggiati con qualcuno alla guida: potrebbe aprire la portiera o
muoversi in quel momento; agli scooter e motorini, che spesso superano a
destra. (ANSA) RED
06/02/2006 18:04
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Cristian
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