Respingiamo ogni tipo di accusa riguardo la premeditazione e la
pre-organizzazione degli scontri. Per giorni, anzi, abbiamo avvisato
l?amministrazione che la situazione era fuori dal controllo di
qualsiasi gruppo, suggerendo l?annullamento dell?iniziativa. Non c?è
stato nessun appuntamento, tutti sapevano che avrebbe parlato alle 18
agli Scali Finocchietti e basta. Purtroppo in molti stanno cadendo
nella provocazione studiata da Borghezio: rovesciare le istituzioni
della città contro i propri cittadini che avrebbero manifestato
dissenso. La cosiddetta "sinistra antagonista" in questa città lavora
alla luce del sole quotidianamente con sportelli per i precari, scuola
di alfabetizzazione dei migranti e presidi di fronte alle case degli
sfrattati. A memoria non ci ricordiamo episodi di violenza o
intimidazione politica nella nostra città e nessuno pensa che possa
essere una prassi politica vincente. Siamo un soggetto riconosciuto e
responsabile, pienamente inserito nel tessuto democratico della città.
Gli attacchi a cui siamo soggetti sono forse un atto di autoaccusa di
tutti coloro che hanno sottovalutato la situazione e la presenza di un
personaggio che non è un ?normale parlamentare? ma una persona che
istiga all?odio (non solo razziale) e viene spesso scortato nelle sue
scorribande dai neofascisti di Forza Nuova. In uno dei suoi ultimi
comizi ha dichiarato: "Sono venuto molto volentieri, ma per quanto mi
riguarda questa è l'ultima manifestazione senza bastoni. Cominciamo a
dare segnali, e un bel segnale è una scarica di legnate; controlliamoli
noi con delle ronde questi posti, e siccome sono luoghi impervi
appoggiamoci a sostanziosi bastoni? (Villa Spada, Bologna 24 giugno
2005). Qualcuno forse pensa che abituarsi alle guerre permanenti,
abituarsi al fatto che la casa sia un lusso e non un bisogno primario
implichi anche il fatto che dobbiamo abituarci alla presenza di
Borghezio ad un comizio. Ci rammarica il fatto che un simile
personaggio possa rompere equilibri consolidati e dialoghi avviati in
questa città e portare ad una lettura distorta della giornata di
domenica, in cui la sensibilità di piazza di tanti cittadini livornesi
e non, ha risposto alla presenza di un simile personaggio.
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