care/i,
il 23 e 24 gennaio ho partecipato al Forum delle Autorità Locali e dal 24 al 29 gennaio al forum sociale mondiale policentrico di caracas e II Forum Sociale delle Americhe.
Il documento presentato dai movimenti sociali a conclusione dei lavori ha evidenziato la necessità dell'autonomia programmatica e politica dei movimenti che devono "continuare a promuovere la mobilitazione sociale per proseguire nel conseguimento dei propri obiettivi e mettere pressione per evitare qualsiasi tipo di adesione di questi governi a posizioni del modello neoliberale."
Le principali iniziative di movimento previste per il 2006 saranno rappresentate da quattro campagne, e precisamente:
* Giornata di mobilitazione internazionale contro l'occupazione in Iraq, il 18 marzo 2006: si chiederà l'immediato e incondizionato ritiro delle truppe straniere dall'Iraq e fine della privatizzazione delle sue risorse energetiche;
* Sulla conclusione della "Ronda di Doha" del WTO: saranno sviluppate campagne e azioni comuni per sensibilizzare e mettere pressione ai governi per ribaltare i risultati di Hong Kong con l'obiettivo di far fallire il WTO nella sua prossima riunione del Consiglio Generale in maggio;
* Sul vertice del G-8, Luglio 2006, San Pietroburgo, Russia: opposizione in nome dei principi di pace, democrazia e giustizia sociale e perché appoggino le iniziative dei movimenti sociali partecipando al Contro Vertice dei Popoli;
* Sul vertice della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, settembre 2006: convocazione dell'Assemblea dei Popoli del Sud per una giornata internazionale di azione diretta di fronte alle sedi del FMI e della BM in coincidenza con la riunione annuale di queste organizzazioni nel settembre 2006.
In attesa di mettere in rete alcune impressioni sulle conclusioni del forum e sull'esperienza chavista, allego la dichiarazione congiunta dei movimenti e organizzazioni sociali sull'acqua come atto conclusivo dei seminari/conferenze sul tema e la dichiarazione finale del Foruma delle Autorità Locali (i siti ufficiali dei due fori sono: "
http://www.forosocialmundial.org.ve" e "
http://www.fal-caracas2006.org").
alessandro benzi
FORUM SOCIALE MONDIALE POLICENTRICO DI CARACAS 2006
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI MOVIMENTI E ORGANIZZAZIONI SOCIALI SULL'ACQUA
In continuità con gli incontri degli anni passati, durante il Foro Sociale Mondiale di Caracas, i movimenti sociali che in tutto il pianeta lottano per il diritto all'acqua e contro la sua mercantilizzazione, per la prima volta sono riusciti a far confluire i differenti seminari in un lavoro e in una piattaforma comune sui problemi regionali in funzione di un interesse globale.
CONSIDERANDO CHE
1. l'acqua è un Bene Comune e l'accesso all'acqua è un Diritto umano fondamentale e inalienabile. L'acqua è un patrimonio delle comunità, dei popoli e dell'umanità, è l'elemento costitutivo della vita nel nostro pianeta. L'acqua non è una merce! Perciò rifiutiamo ogni forma di privatizzazione, incluse le società pubblico-private.
2. la gestione e il controllo dell'acqua devono riamanere in ambito pubblico, sociale, comunitario, partecipato, equo tra i generi e non devono avere fini di lucro; è compito di tutte le istituzioni pubbliche locali, nazionali e internazionali di garantire tali condizioni;
3. va garantita la solidarietà tra le generazioni presenti e future, perciò rifiutiamo il modello consumista e basato sulla crescita che causa l'eccessivo sfruttamento della Madre Terra;
4. è necessaria una gestione sostenibile degli ecosistemi e la salvaguardia dell'intero ciclo idrologico mediante la pianificazione del territorio e la conservazione degli ambienti naturali, considerando i bacini idrografici come le unità di base entro le quali mettere in atto la partecipazione dei cittadini alle decisioni sulla programmazione, gestione e controllo;
CHIEDIAMO
Alle organizzazioni, movimenti sociali, governi e parlamenti di includere questi principi nelle legislazioni locali, nazionali e internazionali;
ESIGIAMO
l'esclusione dell'acqua dalle leggi di mercato come imposto dall'OMC, TLC e dagli altri accordi internazionali sul commercio e investimenti;
l'abolizione del CIADI, alla luce dell'esperienza di Cochabamba e degli altri popoli que intendono riportare la sovranità dei loro beni comuni in mano pubblica;
di riscattare e promuovere la gestione pubblica, sociale, comunitari e integrale dell'acqua;
RIFIUTIAMO
come illegittime tutte le richieste di profitto e indennizzazione delle società e delle multinazionali;
CHIEDIAMO
ai governi che parteciperanno al Forum dell'acqua a Città del Messico, agli inocntri del Mercosur, che compongono l'Unione Europea e la Banca Mondiale, che rifiutino qualsiasi istanza che non tenga in considerazione queste richieste
PROPONIAMO
di diffondere esperienze per la costituzione di fondi di solidarietà finalizzati al finanziamento di modelli di gestione dell'acqua pubblici, partecipati, comunitari e sociali e alla formazione di reti come l'iniziativa "Portatori e portatrici di acqua";
la creazione di un osservatorio di organizzazioni sociali, movimenti e reti di cooperazione internazionale per il monitoraggio delle attività delle multinazionali che hanno a che fare con l'Acqua e i Beni Comuni, che coinvolga anche il Parlamento Europeo, i governi locali e le Istituzioni democratiche dell'America Latina;
CI IMPEGNAMO
a dare vita a comitati che attraverso l'educazione, l'organizzazione e la mobilitazione dei popoli a livello locale, regionale, nazionale e globale mettano in atto questi obiettivi;
a rafforzare le campagne contro la privatizzazione, ad esempio la campagna "Fuori l'OMC dall'acqua";
a raccordare la lotta in difesa dell'acqua con le lotte degli altri movimenti sociali.
Intendiamo rafforzare i legami e la collaborazione tra i movimenti e le organizzazioni sociali sull'acqua dandoci appuntamento durante il 2006:
alle "Giornate della cittadinanza" in marzo a Città del Messico;
all'incontro "Allacciando alternative - Unione Europea e America Latina" in maggio a Vienna;
alla "Riunione della Comunnità Sudamericana delle Nazioni" in settembre in Bolivia;
alla "Assemblea dei cittadini e degli eletti per l'acqua" in dicembre a Bruxelles.
Caracas, 27 gennaio 2006
ARGENTINA
Mesa Nacional de Articulación del FSM en Argentina
Nucleo Integración de Gualeguaychu
BOLIVIA
Coordinadora nacional para la defensa del agua, los recursos naturales, los servicios básicos y la vida
Coordinadora para la defensa del agua y e la vida de cochabamba
Fundación Solón
BRASILE
ASA - Articulacion en el Semi-Árido brasileño
Foro Nacional por la reforma urbana FNRU
Foro Panamazzonico
Frente Nacional de saneamiento ambiental
Red Brasileira por la integración de los pueblos REBRIP
Red Vida Brasil
Rede Brasil
COLOMBIA
Comité Organizador Colombiano del Foro Social Mundial - COC
Ecofondo
Unión Nacional de Usuarios y defensores de los servicios públicos
CUBA
Fundación Antonio Nuñez Jimenez de la Naturaleza y el Hombre
FRANCIA
Comité francés para el Contrato Mundial sobre el agua
France Libertés - Fundación Danielle Mitterrand
OLANDA
Corporate Europe Observatory
ITALIA A Sud
Abruzzo Social Forum
ATTAC Italia
CeVI
Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull'acqua
Forum Mondiale delle Alternative
Legambiente
Tavolo Diritto all'acqua della Regione Friuli Venezia Giulia
Tavolo Acqua Toscana
Forum ambientalista
MESSICO
Coalición de organizaciones mexicanas por la defensa del agua COMDA
Equipo Pueblo
RMALC - Red Mexicana frente al Libre Commercio
PARAGUAY
Fundación Celestina Pérez de Almada
URUGUAY
Casa Bertolt Brecht
CNDAV - Comisión Nacional en Defensa del Agua y de la Vida
Redes Amigos de la Tierra
Uruguay Sustentable
VENEZUELA
Mesas técnicas del agua
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Alianza social continental
Comitato internazionale per il Contratto Mondiale sull'acqua
Grupo GUE/NGL del Parlamento Europeo (UNION EUROPEA)
HIC América Latina
International Public Service IPS
Transnational Institute (TNI)
DECLARACIÓN DE CARACAS
VI FORO DE AUTORIDADES LOCALES
La VI edición del FAL tiene lugar en momentos en que la construcción de otro mundo más que posible es urgente. En efecto, el contexto en que se desarrollan las demandas por la inclusión social se caracteriza, más que nunca, por la imposición del pensamiento neoliberal, con el empleo de políticas comerciales y militares en el afán de imponer su hegemonía imperial.
El ejercicio del concepto estratégico de guerra preventiva que ha devenido en guerra permanente con un saldo creciente de víctimas civiles; la obstaculización a la libre movilización de personas, tanto dentro como entre los países, cuya expresión actual más ignominiosa la ejemplifican el muro en la frontera con México, el muro que impide el desarrollo de una vida digna en Palestina y las vallas de Ceuta y Melilla; el resurgimiento del racismo; los obstinados intentos de intervención a las soberanías de los países del Sur por parte del G8 y la Organización Mundial del Comercio, las constantes agresiones a la voluntad soberana de países como Venezuela que han optado por el camino de la solidaridad con los relegados del mundo, así como la exclusión que viven las mayorías empobrecidas de África, América Latina y Asia, así como el creciente desarrollo de la pobreza y la precariedad en los países ricos del Norte ante la mirada inconmovible de quienes ejercen el poder hegemónico en el mundo; la proliferación y modernización de armas nucleares en abierta violación a las disposiciones del Tratado de No Proliferación de Armas Nucleares no son más que síntomas de ese afán hegemónico.
No obstante, en el escenario mundial comienzan a aparecer con éxito los altermondialistas o que abogan por otra globalización con diversidad cultural, democracia participativa, igualdad y justicia social. Entre las poblaciones de excluidos surgen cada día nuevas y numerosas iniciativas de organización y acción políticas. Es importante destacar el papel que muchos gobiernos locales han adoptado comprometiéndose desde su ámbito en este movimiento. Pero esto no es sino el comienzo.
El VI FAL 2006 ha debatido y deliberado en la ciudad de Caracas, República Bolivariana de Venezuela, diferentes temas relacionados con el actual estado de cosas y las acciones que se emprenden desde distintos ámbitos en diferentes localidades del planeta, tanto urbanas como rurales, tanto en las ciudades capitales como en sus periferias, tendentes a reducir la exclusión, la pobreza y la precariedad, fomentar la participación ciudadana en la edificación de un mundo alternativo inspirado en los valores de la solidaridad, la corresponsabilidad, la tolerancia y el desarrollo sostenible. Hemos también discutido y analizado la importancia fundamental de las autoridades locales en este proceso que estamos comenzando y la necesidad de acelerar, desde nuestras convicciones, el empoderamiento popular y la inclusión social que éste conlleva.
En este sentido, las autoridades y representantes locales reunidos en Caracas, República Bolivariana de Venezuela del 23 al 24 de enero de 2006, reafirmamos nuestro compromiso en favor de la inclusión social como medio necesario para lograr una sociedad justa y una democracia más participativa.
El VI FAL de Caracas ha discutido con profundidad en sus conferencias plenarias y talleres temáticos temas importantes y fundamentales para la construcción de otro mundo como la inclusión social, las ciudades periféricas, derechos humanos en las ciudades, cooperación descentralizada, cultura de la paz y democracia participativa, cuyas conclusiones se encuentran en anexo.
Además de los ejes temáticos del FAL, en este foro hemos puesto especial atención al monopolio de los medios de comunicación que buscan crear opinión pública que distorsiona la verdad y se posiciona en contra del pensamiento altermondialista, que preconizan los paradigmas neoliberales, ocultan las justas luchas de las organizaciones sociales en favor de las mayorías empobrecidas y presionan a las autoridades a ejecutar acciones contrarias a la voluntad popular. Ante esto, consideramos prioritario el apoyo efectivo y desinteresado a los medios comunitarios y alternativos.
Nos comprometemos a apoyar la Comisión de Inclusión Social y Democracia Participativa, creada por el FAL, en Ciudades y Gobiernos Locales Unidos, y a trabajar en el cumplimiento de los Objetivos del Milenio en las Ciudades en una relación estrecha con los movimientos sociales y la sociedad civil organizada.
Decidimos continuar el diálogo y los intercambios constructivos con el Foro Social Mundial, y reafirmamos la Carta de Principios del FSM y la Carta de Porto Alegre. Por este motivo haremos todos los esfuerzos para ir al continente africano, donde se realizará el FSM 2007 y donde podremos encontrarnos en las ciudad de Nairobi, Kenia, en un futuro próximo.
Caracas, 24 de enero de 2006.
Gruppo Consiliare della Provincia di Genova
Tel/fax. 0105499397
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