[Forumlucca] Fw: Lettera di Cindy Sheenan su suo arresto

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Auteur: aldo zanchetta
Date:  
À: FORUM LUCCA, forumvalleserchio
Sujet: [Forumlucca] Fw: Lettera di Cindy Sheenan su suo arresto

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From: <ec.sap@???>
To: <aldozanchetta@???>; <alecinzia2002@???>
Sent: Thursday, February 02, 2006 3:17 PM
Subject: Lettera di Cindy Sheenan su suo arresto




>Cari amici, care amiche,
>
>abbiamo ricevuto la lettera di

seguito di Cindy Sheehan che
>racconta quello che è realmente successo

ieri quando è stata
>arrestata prima del discorso di Bush. Con l'aiuto

di Andrea Spila di
>Traduttori per la pace, l'abbiamo tradotta in

italiano. Si prega di
>farla circolare.
>
>Grazie.
>
>Stephanie

Westbrook
>U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome


>info@???
>http://www.peaceandjustice.it
>


>==========================================
>
>Quello che è realmente

successo: Una lettera di Cindy Sheehan
>
>31 gennaio 2006
>
>Cari

amici,
>
>come già saprete, la sera di martedì sono stata arrestata

poco
>prima dell'inizio del discorso annuale del presidente sullo

stato
>dell'Unione.
>
>Sono senza parole e furibonda per quello che è

successo, oltre che
>piena di dolore per quello che abbiamo perso nel

nostro paese.
>
>Ci sono state menzogne da parte della polizia e

distorsioni da parte
>della stampa. (Sorpresa!) Desidero quindi

raccontarvi quello che è
>realmente successo.
>
>Nel pomeriggio,

durante l'incontro "The People's State of the Union
>Address" a

Washington D.C. dove mi accompagnavano i deputati
>Lynn Woolsey e John

Conyers, Ann Wright, Malik Rahim e John
>Cavanagh, la Woolsey mi ha

consegnato un biglietto per assistere al
>discorso di Bush quella

sera. In quel momento indossavo una
>maglietta con la scritta: "2245

morti. Quanti altri ancora?"
>
>Dopo la conferenza stampa del

People's State of the Union, mi
>sono chiesta se volevo realmente

recarmi ad ascoltare il discorso di
>Bush al Campidoglio, perché

l'idea non mi piaceva. Sapevo che
>George Bush avrebbe detto delle

cose che mi avrebbero ferita e mi
>avrebbero irritata e sapevo che non

potevo interropere il discorso
>perché Lynn Woolsey mi aveva dato il

biglietto e non volevo
>mancarle di rispetto. Avevo infatti già dato

il biglietto a John Bruhns
>che fa parte di Iraq Veterans Against the

War. L'ufficio stampa di
>Woolsey aveva però già contattato i media e

tutti sapevano della mia
>presenza, mi sono quindi fatta coraggio e

sono andata.
>
>Mi sono fatta ridare il biglietto da John Bruhns e mi

sono incontrata
>con un rappresentante dello staff del deputato

Barbara Lee nel
>Longworth Congressional Office Building e ci siamo

recati al
>Campidoglio tramite i passaggi sotterranei. Ho superato due
>controlli di sicurezza.
>
>Il mio biglietto era per la quinta

galleria, prima fila, quarto posto.
>La persona che mi avrebbe

arrestato pochi minuti dopo, mi ha aiutato a
>trovare il mio posto.
>
>Mi ero appena seduta e sentivo caldo dopo aver fatto tre piani di

scale
>a piedi ed ho quindi aperto la felpa. Mi sono girata verso la

destra
>mentre me la toglievo e lo stesso poliziotto ha visto la


>maglietta e ha gridato "Manifestante!" È venuto di corsa, mi ha


>trascinato via dal mio posto e violentemente (tenendomi le mani


>dietro le spalle) mi ha spinto su per le scale. Gli ho detto qualcosa


>come: "Sto andando, perché questi modi così violenti?" A proposito, il
>suo nome è Mike Weight.
>
>Il poliziotto correva con me verso

l'ascensore gridando a tutti
>"lasciate passare". Quando siamo

arrivati all'ascensore, mi ha
>messo le manette e mi ha portato fuori

per aspettare l?arrivo della
>polizia. Uscendo dal palazzo qualcuno ha

detto, "Quella è Cindy
>Sheehan". E allora il poliziotto mi ha detto

di fare attenzione ai
>gradini. Ho risposto: "Non era così preoccupato

prima, mentre mi
>trascinava su per le scale". Al che ha risposto:

"Perché stava
>manifestando". Incredibile, mi trascinano fuori dalla

Camera, la nostra
>Camera, perché "manifestavo".
>
>Nessuno mi aveva

detto che non potevo portare quella maglietta
>alla Camera. Nessuno mi

ha chiesto di toglierla né di chiudere la
>giacca. Se me l'avessero

chiesto, l'avrei fatto, e dopo avrei scritto
>sulla soppressione del

mio diritto di espressione. Sono stata
>immediatemente e violentemente

(ho i lividi per dimostrarlo) portata
>via e arrestata per "condotta

illegale".
>
>Dopo avermi catalogato gli effetti personali e preso le

impronte
>digitali, è arrivato un sergente simpatico che ha visto la

mia
>maglietta, commentando: "2245 eh? Io sono appena tornato


>dall'Iraq".
>
>Gli ho spiegato che avevo perso mio figlio in Iraq.

In quel momento,
>l'enormità di tutto quello che avevo perso mi ha

colpito. Ho perso mio
>figlio. Ho perso il mio diritto di espressione,

garantito dal Primo
>emendamento. Ho perso il paese che amavo. Che

fine ha fatto la
>mia America? Mi sono messa a piangere dal dolore.
>
>Per quale motivo è morto mio figlio Casey? Per quale motivo sono

morti
>gli altri 2244 coraggiosi soldati americani? Per quale motivo

decine di
>migliaia di loro sono ancora lì? Per questo? Non posso

neanche
>indossare una maglietta che riporta il numero di soldati

uccisi da
>George Bush e le sue politiche arroganti e ignoranti.
>


>Indossavo la maglietta per fare una dichiarazione. La stampa
>sapeva

che sarei stata presente e ho pensato che ogni tanto mi
>avrebbe

ripresa con la maglietta. Non l'ho indossata con l'idea di

>interrompere il discorso, altrimenti avrei aspettato e aperto la

giacca
>durante il discorso di Bush. Se avessi saputo quello che

succede a
>persone che indossano magliette che mettono i

neoconservatori a
>disagio, che sarei stata arrestata, forse l'avrei

pure fatto, ma non
>l'ho fatto.
>
>Girano tante storie fantasiose su

quello che è successo.
>
>Ho incaricato degli avvocati di preparare

una battaglia legale sulla
>questione della libertà d'espressione. E

farò causa. È ora di
>riprendere le nostre libertà e il nostro paese.


>
>Non voglio vivere in un paese che proibisce a qualunque persona,

che
>abbia pagato o meno il prezzo più alto per quel paese, di


>indossare, dire, scrivere o comunicare al telefono qualsiasi


>dichiarazione critica sul governo. È per questo che intendo


>riprendere le mie libertà. Per questo non permetterò a Bushco di


>portare via altro né da me né da voi.
>
>Ringrazio i 200

manifestanti che sono venuti al carcere mentre ero
>detenuta per

esprimere il loro sostegno... abbiamo tanto potenziale per
>fare del

bene... c'è molto di positivo in tanta gente.
>
>Dopo quattro ore di

detenzione in due diversi carceri, sono stata
>rilasciata. Di nuovo vi

dico che sono talmente sconvolta e arrabbiata
>che non riesco neanche

a pensare.
>
>Continuate a lottare...vi prometto che sarò con voi.
>
>Con affetto e speranze di pace,
>
>Cindy
>
>(Traduzione di

Stephanie Westbrook e Andrea Spila)
>




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