Rapporto Ecosistema Urbano 2006
Premiate Mantova, Bolzano e Lecco. Ultima Vibo Valentia
Mantova ha vinto. La città di Virgilio ha conquistato la vetta di Ecosistema
Urbano 2006, lannuale rapporto di Legambiente sulla qualità ambientale dei
103 comuni capoluoghi di provincia, precedendo dun soffio Bolzano e Lecco.
In coda alla classifica cè Vibo Valentia che sostituisce allultimo posto
unaltra città calabra (nelledizione 2005 cera Reggio Calabria) e un
gruppo di centri urbani tutti meridionali: Catania, Nuoro, Enna, Trapani,
Messina, Reggio Calabria, Isernia, Agrigento e Oristano. Che il Sud sia
messo male in Ecosistema Urbano non lo dice comunque solo la parte bassa
della classifica, ma anche quella alta: la prima città meridionale, Matera,
compare solo dopo 24 gradini.
Lannuale report realizzato in collaborazione con lIstituto di ricerche
Ambiente Italia da dodici anni sulla base di 26 gruppi di indicatori (smog,
rifiuti, traffico e trasporti, verde urbano, acqua, depurazione, solo per
citarne alcuni) confronta le prestazioni ambientali delle nostre città.
Lindagine ci parla questanno di un peggioramento della crisi ambientale al
sud, ma anche di uno scivolone delle grandi città dovuto principalmente alle
pessime prestazioni nel settore della mobilità. Il primo grande centro
urbano Roma (68a) subito dopo cè Genova (70a), e poi - desolatamente in
basso - Torino, Napoli, Milano, Palermo.
Se le precedenti edizioni del rapporto avevano evidenziato come un capoluogo
davvero sostenibile fosse ancora lontano, ma tutto sommato mettevano in luce
un miglioramento lento ma generalizzato del quadro complessivo, oggi la
situazione è radicalmente diversa. I comuni medio-piccoli nellinsieme
continuano a migliorare (sempre con la stessa esasperante lentezza
comunque), quelli del sud fanno spesso passi indietro, quelli con più di
mezzo milione di abitanti restano al palo o, addirittura, peggiorano.
\"Trend positivi ce ne sono, non cè dubbio - ha dichiarato Roberto Della
Seta, Presidente di Legambiente - dieci anni fa, nel 1996, recuperavano con
la raccolta differenziata meno del 5% dei rifiuti, ora saliti al 20%;
avevano \"zone a traffico limitato\" per cinque centimetri quadrati ad
abitante, oggi la \"dotazione\" pro-capite di ztl è di circa 3 metri
quadrati. Attualmente però preoccupa limpasse organizzativa dei grandi
centri urbani, soprattutto sul versante del traffico: unemergenza che
accomuna tutte le grandi città. Malgrado il grande bricolage di misure
tampone - targhe alterne, blocchi estemporanei della circolazione, stop
limitati alle auto non catalizzate e ai vecchi diesel - nella metà dei
capoluoghi italiani si sono registrati durante il 2004 più superamenti dei
limiti di concentrazione delle polveri sottili del consentito. Questo vuol
dire che milioni di italiani vivono in una condizione permanente di rischio
sanitario, oltre a dover fare i conti quotidianamente con ingorghi, caos,
stress e tempo perso, e che finora si è fatto troppo poco\".
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Cristian
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