Dalla mailing list decrescita.
Ciao
Elena
-----Messaggio originale-----
Da: Germano [
mailto:anno2004@fastwebnet.it]
Inviato: mercoledì 1 febbraio 2006 0.30
A: decrescita@???
Oggetto: [decrescita] Grazie a tutti
Un caloroso, sincero ringraziamento a tutti coloro che si sono iscritti
a questa mailing solo per curiosità e leggere ogni tanto, o per
partecipare esprimendo la propria idea.
Volevo dire a tutti che la momento io di certo non ho grandi soluzioni
da proporre. A volte non ho neanche il tempo di rispondere come vorrei a
tutti, come stasera. Ma mi consola, mi aiuta, mi serve a non disperare e
a non perdermi nel nichilismo anche solo sapere che c'è qualcun'altro,
oltre me che mostra un minimo interesse per questi temi.
Vi dico questo: io mi sento come Neo in Matrix. La mia sensazione che vi
sia qualcosa di profondamente sbagliato unita al profondo desiderio di
ricercare la verità su come stanno le cose, e all'accettazione di ciò
che scopro (che ha già distutto ogni mia illusione, credenza, speranza)
mi ha portato a delle conclusioni già da tempo. Sappiate che, come vi
sono verità sconvolgenti in economia, ve ne sono altre in industria,
politica, medicina, religione.
Sono arrivato a capire di essere prigioniero in così tanti modi che
neanche avrei mai lontanamente immagginato. Siamo davvero schiavi, di
una prigione senza catene, una prigione invisibile per la nostra mente
che ci impedisce anche solo di pensare che potremo liberarci e a come
potrebbe essere un mondo diverso.
Ma una certezza ce l'ho.
Possiamo liberarci, possiamo vivere diversamente.
Non so quanto sia probabile.
Ma è possibile.
Sono cresciuto in una città violentata dallo sviluppo. Fin da ragazzo
pensavo che quando saremo arrrivati a distruggere quasi del tutto la
natura, allora, rendendoci conto della sua importanza avremmo capito.
Avremmo abbracciato una nuova visione della vita, che pone come sacra,
la natura in tutte le sue manifestazioni. Questo momento è arrivato.
Vedo la realtà come Neo, quando dopo esser stato ucciso, si rialza, e
vede Matrix come è realmente, codici che scorrono velocemente dando
l'impressione di immaggini, suoni, solidità, in altre parole l'illusione
di realtà.
Vedo una bibita in lattina e immaggino cosa ha comportato i termini di
inquinamento per il metallo, il trasporto, la vendita, il suo
smaltimento come rifiuto. E dentro c'è solo acqua vecchia con
zucchero... Vedo gli scaffali pieni al 95 % di merce inutile, superflua,
frivola, che inquina alla produzione al consumo... Vedo giocattoli made
in PRC, immagino i bambini che li hanno costruiti, le fabbriche che
hanno tolto terra, avvelenandola, ai contadini, e quel legno che è stato
prodotto distruggendo la natura, percorrendo migliaia di km per arrivare
a diventare un rifiuto distruggendo ambiente qui. E così via. Come da
bambino guardavo chi fuma chiedendomi perchè si avvelenasse
volontariamente... Pannocchie di mais da Israele, mentre i campi qui
intorno ne sono pieni... Aglio dalla Cina, arancie dall'Argentina, i
meloni gialli della mia regione importati dal Brasile... sembra che
abbiano inventato il teletrasporto di Star Trek!!! Ma quando scopro che
il gasolio degli aerei è detassato.....
E penso ai figli che preferiscono giocare da soli davanti un Gameboy
piuttosto che in due ad un gioco di società... ...quando si incontrano
la prima cosa che fanno è chiedersi: <<Ce l'hai questo gioco? Ce l'hai
quest'altro? Che cellulare hai?>>
Tutto si misura ormai con ciò che hai, non ciò che sei e ciò che si
potrebbe fare insieme....
Vedo ovunque le manifestazioni di una meccanismo di distruzione
dell'ambiente, della vita... è una visione terribile, anche perchè
contornata da una sensazione di impotenza... di incapacità di poter
arrestare il sistema...
Ma so che non è così. Sono ancora confuso, sbigottito, frastornato. Al
momento l'unica cosa che posso fare è leggere, informarmi, trovare chi è
come me, come voi... e cercare di trovare il modo per far qualcosa.
Perchè ho un altra certezza: arriverà il momento in cui sapremo cosa
fare.
Molte risposte ai vs, ns interrogativi sono presenti nei libri e
documenti presenti sul sito
www.decrescita.it
Ho letto on-line ad esempio "La convivialità" di Ivan Illich
di cui vi elenco sommario sotto.
Non l'ho ancora letto completamente, ma in un punto si parla di come
(vedi lettera di Irene sull'Università) perfino la scuola sia improntata
al mito dello sviluppo.
Grazie a tutti voi di essere qui.
Germano
**************
"La convivialità" di Ivan Illich
SOMMARIO
Introduzione
I. Due soglie di mutazione
Il. La ricostruzione conviviale
Lo strumento e la crisi
L'alternativa
I valori-base
Il prezzo dell'inversione
I limiti della mia dimostrazione
L'industrializzazione della carenza
L'altra possibilità: una struttura conviviale
L'equilibrio istituzionale
Le fonti di energia
La deprofessionalizzazione
III. L'equilibrio multidimensionale
La degradazione dell'ambiente
Il monopolio radicale
La superprogrammazione
La polarizzazione
L'obsolescenza
L'insoddisfazione
IV. I tre ostacoli all'inversione politica
La demitizzazione della scienza
La riscoperta del linguaggio
Il recupero del Diritto
L'esempio del Diritto consuetudinario
V. L'inversione politica
I miti e le maggioranze
Dalla catastrofe alla crisi
Dentro la crisi
La mutazione improvvisa
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