31.01.2006
Pietrasanta, arrestato il sindaco
di red
Il sindaco di Pietrasanta (Lucca), Massimo Mallegni, di Forza Italia, è stato arrestato insieme ad altre nove persone per presunti abusi compiuti dall'ufficio urbanistica del Comune. I reati contestati, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero associazione a delinquere, corruzione, concussione e voto di scambio.
Massimo Mallegni, oltre che essere il primo cittadino di Pietrasanta (eletto alle amministrative del 2005 con il 60,3% delle preferenze) è anche vice coordinatore regionale di Forza Italia
Nel pomeriggio la coalizione di centrosinistra di Pietrasanta si riunirà per decidere le iniziative istituzionali da assumere. «Le ipotesi di reato sono pesantissime – ha dichiarato l'onorevole Carlo Carli, deputato dell'Ulivo e dirigente dei Ds di Pietrasanta, nonché candidato a sindaco per il centrosinistra nelle ultime elezioni - Di certo anni di denunce delle forze di centrosinistra sulla gestione dell'urbanistica sono rimaste inascoltate, come abbiamo sempre detto con forza. Ora si deve evitare che Pietrasanta resti senza governo per almeno un anno e mezzo e i cittadini devono ridare subito alla città, col loro voto, una guida e un consiglio comunale pienamente legittimati».
Come ha sottolineato anche il segretario regionale dei Ds toscani e deputato dell'Ulivo Marco Filippeschi, il caso Pietrasanta non è isolato. Il 7 dicembre ad Arezzo sono finiti in manette tre consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra componenti della Cat, la Commissione assetto del territorio. Nello scandalo “Variantopoli” è stato coinvolto anche il primo cittadino Luigi Lucherini, di Forza Italia, che due giorni fa ha ricevuto un avviso di garanzia per abuso d'ufficio continuato. Due analoghi provvedimenti sono stati notificati agli architetti Marco Lucherini (figlio del sindaco e titolare di uno dei più importanti studi di architettura della città) e Paolo Nencioli, accusati di concorso in abuso di ufficio.
«In Toscana - ha spiegato Filippeschi - si è creata una situazione insostenibile nei più importanti comuni governati dal centrodestra. Ieri in quelli dell'Isola d'Elba e a Capannori, oggi a Arezzo e a Pietrasanta, la concezione proprietaria delle istituzioni praticata dalla destra ha sconfinato in pratiche illegali, che hanno pesantemente condizionato la politica e hanno creato disparità tra i cittadini, premiando particolari interessi privati. A questa situazione i dirigenti della destra, nessuno escluso, devono rispondere con chiarezza».
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