reduce dopo un mese in Palestina. La sua testimonianza limitata alla zona di
Hebron - Cisgiordania occupata.
Elisabetta
Ho svolto il mio ruolo di osservatore internazionale alle elezioni
palestinesi presso i
seggi del distretto di Hebron (sud della WB) con altre 6 persone di Action
for Peace.
Abbiamo visitato 10 seggi (41 sezioni) in citta', in due villaggi e in un
campo profughi
e monitorato 3 checkpoint.
Buona organizzazione, regolare svolgimento delle procedure, persone addette
alle
operazioni di voto competenti e preparate, presidenti di seggio scrupolosi,
osservatori
di lista attentissimi.
Tutto regolare e tranquillo anche nello spoglio delle schede e nel conteggio
dei voti.
La propaganda degli attivisti dei diversi partiti (fuori dai seggi) e'
stata vivace e
ininterrotta fino alla fine delle votazioni. Tutti allegri e felici di
esserci, di votare
o cmq di poter esprimere un'opinione. Sembrava una grande festa popolare.
La partecipazione alle votazioni e' stata del 77.6% degli aventi diritto.
L'enorme afflienza alle urne e' un dato significativo.
Per quanto riguarda l'occupazione dei militari israeliani, abbiamo rilevato
un
rallentamento nel passaggio ad un checkpoint (che si e' risolto al nostro
arrivo) e il
fermo di 4 giovani palestinesi. Tuttavia, poiche' questi tipi di violazioni
sono
quotidiane nei territori occupati, e' difficile poter affermare se fossero o
meno dovuti
alle elezioni.
Nella tarda serata (sempre a Hebron) ci sono stati caroselli di auto di
militanti di
Fatah e Hamas in giro per la citta', con claxon, petardi e qualche sparo
per aria... ma
senza incidenti.
Come saprete dai giornali, dei 132 seggi in parlamento 76 sono stati
conquistati da
Hamas, 43 da Fatah e 13 dagli altri partiti.
Esito che non c'entra nulla con le previsioni. Ricordate? 40-45 a Fatha,
30-35 a Hamas,
ecc.
Lascio a voi le analisi del voto. Io ve ne riporto alcune.
Palestinesi: e' il risultato della politica di aggressione di Israele, del
suo non
rispetto delle risoluzioni internazionali, del suo rifiuto a trattare su un
possibile
accordo; responsabilita' anche dell'Europa che si e' limitata a mandare
soldi (peraltro
sperperati o intascati da politici corrotti) anziche' assumere posizioni
politiche
decise; e' anche una critica nei confronti dell'immobilismo di Fatah nel
risolvere il
conflitto con Israele; e' voglia di cambiare; se Hamas non fara' nulla, alle
prossime
elezioni perdera' il consenso...
Israeliane (ma solo di una piccola minoranza contro l'occupazione,
pacifista, di
sinistra o radicale...):
il lavoro per arrivare ad una pace giusta e al riconoscimento di uno stato
palestinese
sara' ancora piu arduo e faticoso per tutti.
Il giorno dopo le elezioni, quindi l'altro ieri, a Ramallah c'e' stata una
grande
mobilitazione di Hamas. Sulla grande struttuta di ferro nella piazza
principale hanno
issato le bandiere verdi di Hamas e un grande ritratto di Yassin. Ho sentito
qualche
sparo davanti alla sede di fatah. Uomini armati ci hanno allontanato. Ci
sono stati lanci
di sassi e qualche scontro tra le due fazioni. Nulla di grave.
Ieri e oggi tutto tranquillo, la vita quotidiana riprende.
Nel senso che:
- l'occupazione nilitare, politica, amministrativa israeliana nei territori
palestinesi
continua con ore di coda ai checkpoint, perquisizioni corporali, blocchi
stradali,
rallentamenti negli spostamenti individuali e delle merci, controllo
documenti,
autorizzazioni varie negate, strade chiuse, famiglie divise, inutili e
arbitrarie
umiliazioni, arroganza, cattiverie...
= continua l'inesorabile e capillare avanzata degli insediamenti dei coloni
israeliani
nei territori palestinesi con costruzioni di nuove case, occupazioni di
edifici
palestinesi (anche nella parte araba della old city di Gerusalemme),
appropriazione di
terre e pozzi palestinesi, aggressioni dei coloni e soldati che difendono i
loro
interessi...
= continua la costruzione del muro e delle barriere che non servono alla
sicurezza, non
servono per la difesa, non servono come delimitazione deil confine, non
servono a niente.
solo ad annettere altro territorio palestinese allo stato israeliano e ad
esasperare la
vita dei palestinesi...
- continuano le manifestazioni contro tutte queste ingiustizie e
l'ostinata denuncia...
Ma di tutto cio' i media non parlano.
Scrivono soltanto dell'esito delle elezioni e parleranno solo del prossimo
attentato
(che ovviamente io spero non ci sara' mai).
Ma tutto tace sulla CAUSA del prino e del secondo: l'OCCUPAZIONE!!!