[Forumlucca] Vladimir e Heidi

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Auteur: massimiliano.piacentini@tin.it
Date:  
À: forumlucca
Sujet: [Forumlucca] Vladimir e Heidi
28/01/06 - Gay.it - Roberto Taddeucci
***
VLADIMIR, CANDIDATURA
LUXURIOSA


Provocazione inaccettabile? Semplice dimostrazione che il
Parlamento deve poter rappresentare tutti? La Luxuria si candida alle
politiche. L’intervista.
Roma – Fa discutere la candidatura di
Vladimir Luxuria nelle liste del PRC Rifondazione Comunista alle
prossime politiche. Il leader Fausto Bertinotti ha spiegato che la
candidatura di Luxuria è anche il riconoscimento della “battaglia
affinché i diritti delle persone siano riconosciuti come tali dallo
Stato in una maniera che vada oltre la laicità tradizionale”, e dunque
in collegato alla battaglia “per il riconoscimento delle unioni di
fatto.” Vladimir, nota soprattutto come personaggio dello spettacolo,
con trascorsi nell’ambito della movida capitolina, sarebbe uno fra i
primi a seguire le orme del primo transessuale al mondo ad essere
eletta in Parlamento, la neozelandese Georgina Beyer, da noi già
intervistata.

Abbiamo sentito Vladimir Luxuria e le abbiamo chiesto
di dirci di più su questa sua controversa candidatura.


«Sono
candidata a Lazio 1, nella lista al numero due dopo Bertinotti, che è
in tutte le circoscrizioni. L’idea di propormi è nata anche dai
precedenti rapporti che avevo con il PRC, quindi dal Pride al mio
essere dentro al Mario Mieli, anche i miei spettacoli, sulla Baraldini,
su Tondelli. Dunque c’era già un passato alle spalle di attivismo, però
in effetti non avevo mai pensato di occuparmi di politica a tempo
pieno, con un ruolo poi così importante e così di responsabilità come
stare alla Camera».


Che cosa ha fatto scattare “la molla” che ha
portato a questa decisione?


Ti confesso che all’inizio avevo detto
di no, la proposta è arrivata un po’ come uno shock. Ognuno di noi poi
ha dei propri progetti di vita, delle piccole sicurezze, per cui
stravolgere completamente la propria vita è sempre qualcosa su cui
riflettere molto. Ma il sostegno delle persone che mi stanno più vicine
mi ha spinto ad accettare. Dal momento in cui ho cominciato a maturare
quest’idea man mano la convinzione è andata crescendo, fino ad aver
sostituito la paura con una grande gioia. Se mi ripenso a diciassette
anni, quando camminavo per strada e mi urlavano di tutto, ero
considerato un po’ lo zimbello della città, mi si voleva portare a
credere di essere un rifiuto della società, e oggi essere chiamata a
rappresentarla la società sinceramente è qualcosa per me molto vicino
ad una rivoluzione.


Come “accoglienza” all’interno della colazione
dell’Unione che cosa ti aspetti?


Io non elemosino accoglienza da
nessuno, mi considero di livello paritario per cui non chiedo che gli
altri mi accolgano. Io sono nelle liste di Rifondazione Comunista e
venendo eletta sarò un’onorevole con la stessa dignità degli altri,
nessuno potrà sindacare ne la mia legittimità a stare li, né sentirsi
in qualche modo superiore e pensare di poter avere il potere di
accogliermi.


Sai che Mastella ha espresso delle perplessità in
riguardo alla tua candidatura.


Si, ha detto che il centro-sinistra
sta civettando con Luxuria. Mi rendo conto che Mastella è in una
posizione non facile con questo sistema elettorale con sbarramento al 2
per cento, quindi penso che abbia strumentalizzato questa mia
candidatura per alzare un po’ il prezzo del suo essere nel centro-
sinistra. Di base penso che per voler essere rispettati bisogna
innanzitutto rispettare gli altri. Nessuno può esprimere obiezioni o
riserve sul fatto che un partito decida di scegliere certi candidati.
Bertinotti ad esempio non ha mai contestato i candidati degli altri,
questa è democrazia.


Di Bertinotti, il leader del tuo partito, che
mi dici?


L’ho incontrato per la prima volta un paio di anni fa al
teatro Valle. Era andato con la moglie a vedere uno spettacolo che si
chiama “Cinque rose per Jennifer”, la storia della solitudine di alcuni
travestiti napoletani. Rimasi doppiamente impressionata, primo perché
non è affatto facile trovare i leader di partito a teatro senza
fotografi e telecamere intorno, e secondo per il tipo di spettacolo che
aveva deciso di andare a vedere. Di recente ha avuto il mio sostegno in
occasione delle primarie.


Potresti essere il primo parlamentare
transgender italiano. Cosa pensi che questo potrebbe comportare?


Penso semplicemente che sarebbe la dimostrazione che il Parlamento
Italiano è rappresentativo di una realtà variegata e sfaccettata, anche
sotto il profilo della sessualità.


Cosa ti prefiggi di fare durante
la campagna elettorale?


Ascolterò. Ascolterò persone che ho già
conosciuto e persone che conoscerò, ascolterò le associazioni e le
esigenze della comunità che mi prendo la libertà e l’onore di
rappresentare. Ascoltando anche le realtà più scomode, quelle che anche
visibilmente sono diverse e quindi anche molto prima delle altre hanno
subito delle discriminazioni immediate.


Dicci quali saranno le tue
priorità politiche.


Sicuramente, subito, riconoscimento giuridico
dell’affetto gay, lesbico e transessuale, da questo non si prescinde.
Dopo di che si potrà cominciare a parlare anche di altre cose, come il
diritto alla paternità e alla maternità. Poi la “piccola soluzione” per
le transessuali, ovvero il poter cambiare il nome sul documento d’
identità anche prima dell’operazione, cioè quando ormai la procedura
del cambiamento di sesso è già avviata. Poi mi batterò perché sia fatta
una massiccia informazione sul sesso sicuro, collegata ad una seria
educazione sessuale. Senza tabù e senza pruderie assassine, senza aver
paura di chiamare le cose con il loro nome, a cominciare dal
preservativo. Questo chiaramente collegato anche alla difesa della
dignità di tutte le persone sieropositive. Sempre in ambito del
rispetto e della dignità delle persone mi stanno a cuore le condizioni
di lavoro dei lavoratori della notte, dalle prostitute a tutto quelle
persone che gravitano intorno al mondo delle discoteche e dei ritrovi
per giovani, come cubisti, animatori, vocalist eccetera. Sono persone
assai poco tutelate, spesso ricattati, cacciati dai locali e che vivono
la parola “precariato” sulla propria pelle. Sono tutti argomenti non
astratti, cose che ho conosciuto e con cui ho avuto a che fare.
Affronterò tutti questi temi partendo da un presupposto: quando s’
intende fare una battaglia bisogna puntare al rialzo, non al ribasso.


Chiedere 100 sperando di ottenere almeno 50…


Intendo che bisogna
cominciare a chiedere 100...e sperare di avere 100!


Vladimir for
president
Roma, 20 gennaio 2006
26.01.2006
Rifondazione apre le liste:
«Ma non chiamateli candidati esterni»
di red

Sondaggi alla mano,
quella che è stata presentata questo giovedì 26 gennaio a Montecitorio,
è solo una piccola parte dello schieramento di deputati e senatori che
Rifondazione comunista porterà in Parlamento dopo le prossime elezioni
politiche. «Tecnicamente dovrei dire che oggi presentiamo i candidati
esterni», spiega Fausto Bertinotti che poi, ci pensa un po’ e aggiunge:
«Ma poi esterni a chi? Le persone che concorreranno con noi provengono
dal lungo cammino che abbiamo iniziato insieme e che ha come data
simbolica il G8 di Genova».

Ecco allora Maria Luisa Boccia, «da
sempre femminista e di sinistra»; il no global Francesco Caruso, che
vuole portare in parlamento «la voce del sud ribelle»; l’ex Ds ed
occhettiano Antonello Falomi; l’altro ex Ds Pietro Folena, principale
animatore dell'associazione “Uniti a sinistra”; Daniele Farina, del
Leoncavallo; Mercedes Frias, assessore all'ambiente e pari opportunità
al comune di Empoli; Heidi Giuliani; l'ex senatore dei verdi Francesco
Martone; il sessantottino emilio molinari; l'ex segretario della
delegazione generale palestinese in Italia, Alì Rashid; Sabina
Siniscalchi, che ha lavorato all'associazione “Mani tese” ed è oggi
direttrice della fondazione culturale di Banca etica.

Ma il
personaggio del giorno, forse per la mise eccentrica e provocatoria, è
la drag queenVladimir Luxuria, che, dopo una vita di spettacolo,
promette: «Sicuramente non mi presenterò in giacca e cravatta, ma
neppure con le pailettes: sarò in Parlamento un deputato transgender,
tra i due generi». E lo farà vedere.




La candidatura di Vladimir
Luxuria nelle liste del Prc alle prossime politiche riflette la
"testimonianza di chi è protagonista di una battaglia politico-
culturale che ci ha anche aiutato a capire problemi cui non eravamo
vicini".

Parlando con i giornalisti a margine della Direzione
nazionale del Prc, Fausto Bertinotti spiega coså il senso della scelta
del partito di candidare la 'drag queen' Luxuria alle prossime
politiche.

La candidatura di Luxuria è anche il riconoscimento della
"battaglia affinchá i diritti delle persone siano riconosciuti come
tali dallo Stato in una maniera che vada oltre la laicità tradizionale"
si ricollega dunque alla battaglia "per il riconoscimento delle unioni
di fatto. È un passo importante", aggiunge Bertinotti, specificando che
Rifondazione comunista candiderò "13 esterni al partito, ovvero il 20%
dei candidati legato da un filo che porta al rapporto con i movimenti
per la costruzione della sinistra di alternativa".

Fonte APC