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lesbiche e gay sotto il fascismo
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Data: 29-
gen-2006 5.53 PM
A: "azione gay e lesbica"<info@???>
Ogg: Martedi 31 -La nostra memoria, lesbiche e gay sotto il fascismo
Martedì 31 gennaio 2006
Azione gay e lesbica
in occasione della
Giornata della Memoria
La nostra memoria
Lesbiche e gay sotto il
fascismo
proiezione dei film - documentario
L'altro ieri e
Ricordare
di Gabriella Romano
a seguire dibattito con l'autrice.
Le proiezioni si svolgeranno presso la sede di Azione gay e lesbica,
via Pisana 32R - Firenze, alle ore 21.
L'altro ieri - lesbiche sotto
il fascismo (Italia 2002 betacam '25)
L'altro ieri è il primo
documentario sull'omosessualità femminile in Italia durante il
fascismo. Cinque donne descrivono il clima di quell'epoca, fatto di
repressione, paura e soprattutto silenzio. Il loro racconto ci conduce
nello spazio limitato che le donne erano costrette ad occupare nella
società dell'epoca e allo stesso rivela la ricchezza del loro mondo
interiore, le aspirazioni, i sogni, i desideri inconfessati.
Il
documentario si avvale di materiale di propaganda fascista che
visualizza il tipo di donna che il regime imponeva e d'immagini tratte
da film didattici americani girati in Italia durante il ventennio;
questi ultimi sono rari documenti della vita quotidiana italiana,
perché tra i pochi non sottoposti a completa censura.
Ricordare,
Un documentario di 42 minuti su fascismo e omosessualità (Italia 2003
betacam 42')
documenta i racconto di alcuni omosessuali italiani
riguardo la persecuzione di cui sono stati vittime, la clandestinità
della propria vita affettiva, i frequenti fermi di polizia, gli
arresti, la paura di rivelarsi. Ricordano anche la loro esperienza al
confino in isole come Ustica o San Domino delle Tremiti, un argomento
di cui in Italia si è parlato molto poco. Questo film però non si
limita a raccogliere i ricordi di chi ha deciso di parlare perché
questo offrirebbe una visione limitata e parziale della realtà: il film
documenta anche le difficoltà riscontrate durante il percorso di
ricerca. Sono infatti pochissimi coloro che hanno accettato di farsi
intervistare sul fascismo per paura di essere identificati come
omosessuali.
