[Cm-roma] news Roma, assessori ed inquinamento

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Autor: cicloveeg
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A: cm-roma
Assumpte: [Cm-roma] news Roma, assessori ed inquinamento

Venerdì 27 Gennaio 2006

L’altra faccia del traffico che affligge i romani/ Ferme nelle domeniche a piedi e con le targhe alterne. Il Comune: sono solo 28, ma le sostituiremo

E LA MACCHINA DELL’ASSESSORE NON E’ ECOLOGICA

Solo Veltroni ed Esposito (Ambiente) utilizzano vetture con dispositivi anti smog

di DAVIDE DESARIO

Si salvano giusto il sindaco Veltroni e l’assessore all’Ambiente Esposito. Tutti gli altri, ogni giorno “scorrazzano” per la città a bordo delle comode ma non certo più ecologiche Alfa Romeo 156 di “rappresentanza”: macchine euro 3 che, nei giorni, come ieri, in cui scattano le targhe alterne, non possono circolare e allora vengono sostituite con una Fiat Punto euro 4.
L’autoparco del Comune di Roma conta novecento macchine di servizio. La stragrande maggioranza sono a noleggio ed euro 4 (vale a dire che rispetta standard più severi sulle emissioni di gas di scarico e che ha quindi la deroga sui blocchi del traffico). Centocinquanta sono di proprietà, meno moderne e quindi meno ecologiche ma l’amministrazione ha provveduto, su molti modelli, ad installare l’impianto a gas. Peccato che proprio le auto di rappresentanza, messe a disposizione degli assessori e degli alti dirigenti del Campidoglio, siano, invece, meno rispettose dell’ambiente: 28 Alfa 156 che non possono circolare durante le domeniche ecologiche e, a seconda della targa, nei dieci giovedì a targhe alterne voluti proprio dal Comune. Le uniche eccezioni sono il sindaco e l’assessore all’Ambiente, Dario Esposito. Il primo ha tre macchine a disposizione ma si muove quasi esclusivamente a bordo di una Lancia Thesis euro 4. Il secondo, unico esempio in tutto il Comune, ha preteso e ottenuto di viaggiare su una Fiat Multipla “bifuel”, ovvero a doppia alimentazione benzina o metano. Eppure non si tratta di macchine di proprietà del Comune ma di veicoli presi a noleggio dalle società Europcar e Leasys. Un anno fa, l’allora assessore al Personale, Franco Cioffarelli, promise: «Quanto prima intendiamo dare a tutti gli assessori le auto a doppia alimentazione. Modificheremo le Alfa in dotazione o ne prenderemo delle altre. Sicuramente faremo la scelta più economica».
Dopo un anno, però, nulla è cambiato. «Appena mi sono insediato mi sono occupato della questione delle macchine di rappresentanza euro 3 - dice il nuovo assessore capitolino al Personale, Giovanni Hermanin - Ma il contratto di noleggio che è stato siglato, ci lascia pochi margini di cambiamento. Se volessimo altri modelli dovremmo pagare tantissimo. Tanto vale attendere la conclusione del contratto». E aggiunge: «In fin dei conti si tratta solo di 28 macchine su una flotta di 900 che, invece, vantano gli standard di inquinamento più bassi».
Intanto, la Fiat Multipla a metano consegnata al sindaco dal vicepresidente della casa torinese, John Elkann, insieme a Luca Cordero di Montezemolo, è stata messa a disposizione della sala operativa sociale.
davide.desario@???

http://ilmessaggero.caltanet.it/view.php?data=20060127&ediz=11_METROPOLIT&npag=40&file=PARCO.xml&type=STANDARD
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Martedì 24 Gennaio 2006             

    
ESPOSTO IN PROCURA: IL CARBONE INQUINERA’ PURE ROMA
    

Un esposto alla Procura della Repbblica presso il Tribunale di Roma denuncia che grazie al vento l’inquinamento di Civitavecchia viaggia verso la capitale, aggravando la situazione di smog esistente.
A rivolgersi al magistrato romano è un nutrito gruppo di movimenti e coordinamenti non coke ed anche i Comuni di Ladispolie d Allumiere.
Nell’esposto si parla delle ricadute inquinanti che il polo energetico dell’Alto Lazio ha comportato e comporterà sulle zone limitrofe a Civitavecchia, e in particolare Roma. La già grave situazione – secondo i firmatari – sarà ancora aggravata dalla riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord che movimenterà maggiori inquinanti lungo la direttrice dei venti prevalenti che spirano da Civitavecchia da nord-ovest a sud-est, con specifico riferimento alle polveri sottili e all’ozono.
A pag. 31

http://ilmessaggero.caltanet.it/view.php?data=20060124&ediz=10_CIV_VECCHIA&npag=29&file=D.xml&type=STANDARD
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Martedì 24 Gennaio 2006     

        
«IL VENTO SPINGE GLI INQUINANTI DA CIVITAVECCHIA ALLA CAPITALE»


E’ lunga la lista dei firmatari dell’esposto presentato alla Procura della Repbblica presso il Tribunale di Roma in cui, in buona sostanza, si sostiene (e i documenti allegati lo proverebbero) che l’alta presenza di inquinanti che caratterizzano Civitavecchia si “sente” un po’ meno in loco grazie al vento che però li porta verso la capitale dove si sommano a quelli già presenti. A rivolgersi al magistrato romano sono stati il Coordinamento dei Medici del Comprensorio, il Comitato degli avvocati di Civitavecchia per il No al carbone, Legambiente e Wwf Lazio, i Comuni di Ladispoli ed Allumiere, la Federazione italiana medici di famiglia del Lazio, il Comitato degli insegnanti locali per il no al carbone, quello No al carbone Sì al metano, l’associazione Tnt-Arci, il Comitato di Civitavecchia No al Carbone Sì ad uno Sviluppo Ecosostenibile ed alternativo del territorio, il Movimento dei cittadini per il No e il Comitato del personale dipendente per il Tribunale di Civitavecchia che si batte contro la riconversione.
Il documento è incentrato sulle ricadute inquinanti che il polo energetico dell’Alto Lazio ha comportato e comporterà sulle zone limitrofe a Civitavecchia, e in particolare Roma. La già grave situazione – secondo i firmatari dell’esposto – sarà ulteriormente aggravata dalla riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord che movimenterà maggiori inquinanti lungo la direttrice dei venti prevalenti che spirano da Civitavecchia da nord-ovest a sud-est, con specifico riferimento alle polveri sottili e all’ozono. Il documento, inoltre, rammenta i dubbi sostanziali avanzati dalla perizia del Tribunale di Civitavecchia, oltre le procedure di infrazione avviate dall’Europa nei confronti dell’Italia per la mancata informazione sui livelli degli inquinanti.
Sempre dal fronte no coke, da registrare - parallelamente alla manifestazione comprensoriale che i Comitati stanno organizzando a Tarquinia - la raccolta di firme indirizzata al Presidente della Regione Marrazzo con la quale i cittadini gli ricordano gli impegni presi in campagna elettorale e nel corso del primo ed unico tavolo svoltosi ad ottobre. «Anche all’ex-sindaco De Sio - dicono per il coordinamento dei comitati Marco Renzi e Maurizio Puppi - dopo la consultazione elettorale del 6 ottobre 2002 (più di 11.000 votarono il No) migliaia di cittadini, singolarmente, inviarono delle cartoline postali con scritto “Perché il mio voto non conta?” La gente chiede al Presidente Marrazzo di firmare l’atto di sospensione dei lavori. L’iniziativa è partita ufficialmente sabato a Piazza Regina Margherita: in poco più di mezz’ora abbiamo dovuto interrompere la raccolta delle firme per esaurimento dei moduli!».

http://ilmessaggero.caltanet.it/view.php?data=20060124&ediz=10_CIV_VECCHIA&npag=31&file=E.xml&type=STANDARD





cicloveeg
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