[Forumlucca] Verità sui fatti avvenuti al campo

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Author: Virginio Bertini
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Subject: [Forumlucca] Verità sui fatti avvenuti al campo
Verità sui fatti avvenuti al campo di accoglienza presso il Coni il 20 gennaio 2006 !
Abbattiamo i muri del pregiudizio, costruiamo ponti di comunicazione e fraternità

Si è tenuta ieri sera un'assemblea al campo di accoglienza presso il Coni sui gravi fatti del 20 gennaio 2006 con la partecipazione della comunità rumena e di rappresentanti di associazioni, sindacati, movimenti, aree giovanili e singoli cittadini e cittadine impegnati da anni sui temi della solidarietà e dei diritti di cittadinanza.
L'assemblea ha ascoltato la ricostruzione dei fatti con grande attenzione e forte preoccupazione: il quadro che emerge pone inquietanti domande alla magistratura che ha il compito istituzionale di fare chiarezza e di individuare le responsabilità soggettive e a tutta la comunità lucchese.
E' vero o non è vero che c'è stata una grave provocazione iniziale del tutto gratuita, con insulti, minacce e botte operata da alcuni agenti di polizia nei confronti di un giovane lavoratore rumeno incensurato, con regolare permesso di soggiorno, che poi ha coinvolto l'intero nucleo familiare, tra cui due donne? E' vero o non è vero che sono stati sparati in aria dei colpi di pistola provocando il terrore in particolare tra i bambini vicini del campo ? E' vero o non è vero che ai componenti del nucleo familiare coinvolto, con l'unica eccezione di una donna, è stato impedito di ricorrere alle cure mediche? A queste prime domande sarebbe necessario dare risposte certe anche al fine di capire l'evoluzione dei fatti e come sia possibile una così evidente contrapposizione tra questa versione dei fatti ( che si basa su numerose testimonianze ) e quella della Questura che parla di aggressione e di rivolta e che lamenta alcuni agenti lievemente contusi presentatisi al pronto soccorso. Lungi da noi l'intenzione di condizionare il processo, vorremmo solo che le versioni fossero attentamente valutate su un piano di parità e con grande attenzione ai particolari e alle tante domande senza risposta.
La tesi della rivolta del campo si è già comunque sconfessata da sola, il campo, per chi lo conosce, è un campo di sosta, e di accoglienza, regolarmente autorizzato e gestito dal Comune, la comunità rumena non ha mai complessivamente fatto registrare in questi anni atti di intolleranza, aggressione o violenza nei confronti delle forze dell'ordine e a questo proposito sono tante e in più settori le testimonianze possibili.
Non esistono a Lucca zone off limits per la polizia, semmai esistono zone dove le domande sociali non trovano risposte adeguate e dove, in base a testimonianze, i diritti della persona vengono lesi.
Non è in discussione l'attività istituzionale delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei cittadini, sono in discussione le modalità operative e le tecniche di intervento, là dove emergano, come in questo e in altri casi, testimonianze su episodi di lesione di diritti fondamentali delle persone e di abuso di potere.
L'assemblea ribadisce che i problemi dell'immigrazione non sono da affrontare come problemi di ordine pubblico ma pongono invece l'esigenza di più avanzate risposte sul piano sociale per i cittadini immigrati e italiani.
L'assemblea decide le seguenti iniziative: avviare una campagna di controinformazione e realizzare un dossier su tutte quelle forme di discriminazione razziale e sociale, piccole e grandi e su abusi di potere che sono state osservate in passato e che avvengono ancora oggi, raccogliendo testimonianze e racconti di cittadini italiani e stranieri; monitorare la vicenda del 20 gennaio nella fase del processo e oltre il processo; sviluppare iniziative di aggregazione e socializzazione tra i residenti nel campo e la comunità lucchese; vigilare perché non vi siano discriminazioni rispetto al rinnovo dei permessi di soggiorno e si rispettino i tempi di legge; chiedere un miglioramento delle condizioni generali del campo e l'attivazione di percorsi verso un 'abitazione dignitosa.
L'assemblea decide di riconvocarsi a breve e estende l'invito a tutte le forze politiche, sociali, e ai rappresentanti istituzionali che hanno a cuore lo stato di diritto e la piena cittadinanza.

L'assemblea del campo di accoglienza presso il Coni del 23 gennaio
Le associazioni e la rete per i diritti dei migranti

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