Autore: albertodenicola Data: To: redditoxtutti, precog, nomoratti, neurogreen, Ml di Incontrotempo, les_reseaux Oggetto: [Incontrotempo] Manifestazione Reddito nella Regione Lazio 27
Gennaio
Deprecarizziamo la Regione Lazio: reddito e diritti per tutti!
Un paradosso si aggira per il Lazio. Da una parte, i numeri della crescita economica: + 4,1 per cento rispetto al + 1,4 nazionale. Dall’altra, aumenta l’incertezza del reddito, la flessibilità e la precarietà del lavoro, la povertà, il numero degli sfratti, e vanno in crisi le politiche di inclusione sociale e di cittadinanza. I soliti noti passano all’incasso: rendita economica, speculazione immobiliare e finanziaria. Un mondo di precari e senza diritti paga il conto: lavoratori a tempo determinato, interinali, al nero, migranti senza accoglienza, anziani, famiglie monoreddito, studenti strozzati da affitti impossibili.
E’ ora di dire basta! E lo diciamo prima di tutto all’amministrazione regionale che sta per varare una finanziaria da diversi miliardi di euro. Lo scorso novembre, a seguito di una grande manifestazione davanti al consiglio regionale, abbiamo conquistato il Tavolo per la Legge regionale sul Reddito Sociale. Un luogo di confronto ufficiale tra movimenti e amministratori regionali, che dovrebbe promuovere un percorso partecipato per l’elaborazione di una legge di sostegno al reddito, in forma diretta (soldi) e indiretta (servizi gratuiti). Il condizionale è d’obbligo visto che, dopo quattro incontri, la giunta regionale non ha ancora comunicato l’entità delle risorse da mettere in bilancio.
Venerdì 27 andremo direttamente a casa di Marrazzo, per chiedere un impegno formale in vista dell’approvazione del Bilancio, prevista per la prima settimana di febbraio. Un corteo-parade (partenza alle 10, Metro San Paolo) promossa dalle reti dei precari, movimenti di lotta per la casa, centri sociali, sindacati di base, studenti e migranti, che si concluderà davanti la sede della giunta regionale, in via Rosa Garibaldi, angolo via Cristoforo Colombo.
Chiediamo alla Regione una vera politica di contrasto alla precarietà, attraverso l’introduzione del Reddito Sociale (formalizzando, in fase di bilancio, i fondi speciali per il finanziamento della futura legge), l’abolizione di tutte le articolazioni del lavoro precario nell’amministrazione e il passaggio progressivo alla stabilità e al tempo indeterminato.
Per i primi giorni di febbraio, convocheremo una grande assemblea regionale, per avviare una consultazione permanente per la costruzione dal basso del progetto di Legge Regionale per il Reddito Sociale.
Scenderemo in strada con Antonio nel cuore, fratello e compagno, scomparso il 17 gennaio in un “incidente stradale”. Ma la strada era il suo luogo di lavoro: correva veloce per una manciata di euro. Affinchè di lavoro precario non si debba più morire.