[Cm-milano] PiattaForma per una Milano... Massiccia

sulla scia di una riflessione che oramai sto' facendo da molto tempo
desidero proporre un cambiamento evolutivo nei nostri propositi.
provo a spiegarmi a grandi linee.

a fronte di un affievolirsi delle dinamiche che stanno alla base di
cio' che abbiamo contribuito a rendere vivo e desiderante,
la Massa Critica;
tenute presenti le varie problematiche che cio' sottintende,
che qui non mi dilungo a evidenziare,
e cercando di fare tesoro della esaltante esperienza della Ciclofficina@Bulk

mi vien da pensare che,
al prossim sindac di milan
sarebbe giunta l'ora di rivendicare
una sorta di Centro di Massa Critica Autorganizzata e Autogestita
dove far confluire TUTTE le realta' ciclopiche,
i vari gruppi di rivendicazione territoriale
(penso ai tanti comitati di quartiere che in questi anni
hanno espresso la volonta'/capacita' di desiderare
una progettualita' partecipata del loro ambiente di vita)
e istanze che in un qualche modo pensano che
una citta' dove sia dato spazio di cittadinanza al "verde"
sia un qualche cosa di desiderabile/rivendicabile/autogestibile
(in particolare mi riferisco alla breve esperienza che e' nata
nel momento in cui si sognava la realizzazione di un "giardino di quartiere"
nell'ex (raso al suolo) orto botanico adiacente al csoa garibaldi
e all'insurrezione popolare che per lungo tempo ed invano
ha cercato di ostacolare l'assassinio del "bosco di gioia").
'somma quel qualche cosa che ai gloriosi ed esaltanti tempi della
Ciclofficina@Bulk ci immaginavamo di poter magicamente realizzare come
evoluzione del fertile luogo che ci si era trovat ad occupare
utopicamente.

uno spazio multiforme dove far convergere
alberi in sella a biciclette
e dove far sorgere laboratori in cui confabulare incessantemente
sulle nostre cangianti... mi... l'ano.

... zzz

dopo aver buttato giu' di getto questa sbrodolata,
assonnato mi dico,
ma c'e' gia',
e' "la Stecca"
:)
basta un nulla (si fa per dire)
per renderla un luogo da sogno.