R: R: [Cm-roma] ciclopolis

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Szerző: Paolo Bellino
Dátum:  
Címzett: la rivoluzione corre sui pedali.!
Tárgy: R: R: [Cm-roma] ciclopolis
pierfranco, ma come se deve fà cottè?

vabbè c'hai ragione

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quanti iracheni fai fuori con un litro?

www.movimentofisso.it


-----Messaggio originale-----
Da: cm-roma-bounces@???
[mailto:cm-roma-bounces@inventati.org]Per conto di Marco Pierfranceschi
Inviato: martedì 17 gennaio 2006 18.41
A: la rivoluzione corre sui pedali.!
Oggetto: Re: R: [Cm-roma] ciclopolis


Il giorno 17/gen/06, alle ore 14:21, Paolo Bellino ha scritto:
> a dira la verità la fiabbe la vorrei sbattere in un fosso e
> chiudere il fosso.


A dire la verità è quello che in "Fiabbe" alcuni pensano della CM... :-)

> detto più chiaramente, proporrei l'esclusione della fiabbe da ogni
> tipo di iniziativa politica nasca dalle nuove realtà ciclistiche.


Beh, non ci vuol molto. Basta continuare a fare come si è fatto fin qui!

> l'esperienza di milano è stata illuminante.


Io non c'ero, sto aspettando di sentire "l'altra campana" ma se
conosco Riccardi, nel momento in cui si è lasciato coinvolgere, non
credo che poi non abbia "fatto nulla". Potrebbe non aver fatto nulla
di immediatamente visibile, ma ti garantisco che se in un evento
decide di spenderci la faccia, i fili che serve tirare per far sì che
l'evento funzioni, li tira. Tu scrivi "noi pensavamo che non saremmo
riusciti a riunire più di una sessantina di persone..." lui
probabilmente è rimasto meno stupito di te dall'affluenza. Poi che
Gigi sia un mezzo marpione, che riesca ad approfittare di tutto
quello che gli càpita a tiro, che non sappia resistere alla
"attrazione fatale" di un microfono o di una telecamera, che si muova
negli ambienti politici con al scioltezza derivante dall'averci
passato dentro una vita... beh, è un suo difetto, ma anche per molti
versi, una delle sue migliori qualità. :-P

> quindi pierfranco se vuoi partecipare bene, ed è una gran cosa che
> tu non sia rappresentante a qualsiasi titolo di quei maledetti
> cialtroni, perchè altrimenti non ti ci vorrei.


Al momento non ho titolo né "cariche" per rappresentare nessuno,
tranne le mie idee, che comunque non si discostano più di tanto da
quelle della Fiab (forse un po' di più da quelle del "ciemmino medio").
Ti invito in ogni caso a non generalizzare, è molto comodo fare di
ogni erba un fascio. Riccardi non è "la Fiab", Ciclobby non è
Ruotalibera, e anche fra noi siamo tante persone diverse, con tante
teste diverse (strano, eh?).

> quanto al chiedere/non chiedere, io sono assolutamente convinto che
> ci sia la necessità di uscire dall'ottica medieval mafiosa di
> sudditanza


Grazie. Ora che me lo fai notare mi rendo conto che in questo tipo di
ottica NON ci sono mai stato! :-)
Veramente! Non sono mai andato da Esposito o altri a dire "vorrei
questo, mi servirebbe quest'altro", ma semplicemente "serve questo,
serve quest'altro". Serve una rete di percorsi protetti che copra
tutta la città, servono interventi per incentivare l'uso della bici,
servono interventi di moderazione del traffico, di sviluppo
dell'intermodalità... ma non "serve A ME", serve a tutti, serve anche
a chi in bici non ci va. Poi può capitare che per qualche caso
particolare faccia anche riferimento alla mia esperienza, p.e. per
quanto riguarda la Palmiro Togliatti, ma al di là di questo il
concetto che mi sento di far passare in primis è che la Palmiro
Togliatti è un asse per raccordare le piste "fluviali" di Aniene e
Tevere (quindi Roma Nord), attraverso l'area Tiburtina/Prenestina
(quindi Roma Est) col Parco archeologico dell'Appia Antica (quindi
Roma Sud). Non gli chiedo il tratto di ciclabile di 200mt da Via
Pinco a Viale Pallo perché ci devo passare io...

> "dobbiamo avere il coraggio di dirlo: è stata una rivoluzione. la
> fine dei ciclisti "zio tom" che si lamentano e chiedono pietosa
> solidarietà. la nascita dei pistard urbani che amano la città
> perchè la trovano divertente ed in quanto tale, la trasformano.
> questo fatto crea una nuova prospettiva politica: la rivendicazione
> è solo nel proprio interesse, la trasformazione è nell'interesse
> collettivo. quindi abbiamo superato la contrapposizione tra
> categorie come i polli di renzo. ora un bel lavoro ci aspetta"


Benvenuti.
Ora magari passerà qualche altro anno prima che vi rendiate conto che
"la contrapposizione" c'era qualcun altro che l'aveva già superata da
un bel pezzo.
Pazienterò! :-)

Ciao

P.s.: comprendo la fatica di accettare che quanto si è faticosamente
elaborato per altri era già noto e arcinoto, ma cerchiamo di sveltire
un po' i tempi, così si passa prima al lavoro fattivo.

--
Marco Pierfranceschi
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