a dira la verità la fiabbe la vorrei sbattere in un fosso e chiudere il fosso.
detto più chiaramente, proporrei l'esclusione della fiabbe da ogni tipo di iniziativa politica nasca dalle nuove realtà ciclistiche.
l'esperienza di milano è stata illuminante. un gruppo di persone ha allestito in dieci giorni un considerevole ambaradan, il cui risultato è stato evidente: la sala era piena di gente estremamente intressata e motivata, che ascoltava con sguardo serio le poche idee dei candidati alle primare del centrosinistra a milano. sono stati due ore lì, con un caldo soffocante e pochissimo spazio (gente fuori protestava perchè non c'era l'audio esterno per chi non riusciva ad entrare: e noi pensavamo che non saremmo riusciti a riunire più di una sessantina di persone, stime al ribasso ne danno 250, più oltre 1.500 contatti via web).
in tutto questo, ciclobby era stata invitata più come "vecchia gloria" che come protagonista della riunione. non hanno mosso un dito nè fatto un benchè minimo cazzo. due giorni prima hanno emesso un comunicato in cui si diceva che "ciclobby organizza l'incontro con i candidati..." ecc., quindi mettendoci alla fine il cappello sopra. senza alcun tipo di pudore.
ecco, io questi li voglio fuori dai coglioni. hanno agito miseramente, da veri pezzenti quali sono, appropriandosi assolutamente indebitamente di un lavoro fatto da altri.
inutile dire che li abbiamo scanzonatamente presi per il culo durante la serata, senza troppo calcare la mano perchè ci sembrava poco elegante.
quindi pierfranco se vuoi partecipare bene, ed è una gran cosa che tu non sia rappresentante a qualsiasi titolo di quei maledetti cialtroni, perchè altrimenti non ti ci vorrei (opinione personale, eh).
quanto al chiedere/non chiedere, io sono assolutamente convinto che ci sia la necessità di uscire dall'ottica medieval mafiosa di sudditanza e cominciare ad agire da adulti, consapevoli della propria forza e dei propri diritti. a questo proposito incollo un commento su ciclopolis di invel, uno degli organizzatori della serata. altri commenti ve li potete andare a vedere qui
http://www.onemoreblog.org/archives/009319.html
"dobbiamo avere il coraggio di dirlo: è stata una rivoluzione. la fine dei ciclisti "zio tom" che si lamentano e chiedono pietosa solidarietà. la nascita dei pistard urbani che amano la città perchè la trovano divertente ed in quanto tale, la trasformano. questo fatto crea una nuova prospettiva politica: la rivendicazione è solo nel proprio interesse, la trasformazione è nell'interesse collettivo. quindi abbiamo superato la contrapposizione tra categorie come i polli di renzo. ora un bel lavoro ci aspetta"
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quanti iracheni fai fuori con un litro?
www.movimentofisso.it
-----Messaggio originale-----
Da: cm-roma-bounces@???
[
mailto:cm-roma-bounces@inventati.org]Per conto di Marco Pierfranceschi
Inviato: martedì 17 gennaio 2006 9.26
A: la rivoluzione corre sui pedali.!
Oggetto: Re: [Cm-roma] ciclopolis
Il giorno 16/gen/06, alle ore 23:54, Paolo Bellino ha scritto:
> a esposito non dobbiamo chiedere niente, lui deve stare zitto ad
> ascoltarci, ragionare e poi fare quello che deve fare: lavorare per
> questa città.
> zitto. e ascolta.
Ciao Paolo
Con tutta la buona volontà, in una città in cui per la ciclabilità
manca praticamente tutto, sarà difficile parlare senza chiedere
niente... se avessimo quello che ci serve non ci daremmo pena di
parlargli!
> organizziamo un incontro con i candidati alle prossime elezioni:
> nazionali. (non quelli di destra, quegli altri). ce la facciamo a
> metterci insieme per un'azione del genere?
Devo considerarla una proposta? :-)
Per me non c'è problema, ma considera che il referente di Ruotalibera
non sono più io, da quando ho smollato ogni carica... La Fiab ha già
in calendario per l'8 febbraio la presentazione del suo "documento
per lo sviluppo della ciclabilità" (
http://www.fiab-onlus.it/
elez_06.htm )
Ok, sediamoci intorno ad un tavolo, valutiamo le forze che possiamo
mettere in campo e vediamo quello che si riesce a fare, io ci sto.
Ciao
P.s.: ovvio che non credo che un simile evento influirà più di tanto
su scelte e condotta futura dei candidati, quanto ad alzare
l'attenzione dell'opinione pubblica sull'argomento bicicletta... :-/
P.s.2: altrettanto ovviamente a Roma non ci siamo solo noi (Fiab e
CM), bensì una varietà di soggetti "ciclistici" più o meno attivi,
più o meno "scassaballe", più o meno politicamente "ammanicati" ecc.
ecc. e forse sarebbe il caso che qualcuno/a si sacrificasse per tutta
la CM e cominciasse a frequentare quei "luoghi di delizie" che sono
le riunioni del "Coordinamento Roma Ciclabile", tanto per capire con
chi abbiamo a che fare... :-(
--
Marco Pierfranceschi
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"Il (nostro) scopo è reinventare la vita
in un'era che ce ne sta privando in forme mai viste."
(Luigi Pintor)
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