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Caso Giuliani interviene l'Europa
La Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo chiede spiegazioni allo stato italiano su come si e' svolto il processo nei confronti di Mario Placanica, l'ex carabiniere che era stato prosciolto dall'accusa di avere ucciso Carlo Giuliani in piazza Alimonda il 20 luglio 2001 durante gli scontri del G8.
Il difensore di parte civile della famiglia Giuliani, l'avvocato Giuliano Pisapia, esaurito l'iter giudiziario si e' appellato alla corte europea.
Contro la sentenza di archiviazione del gup Elena Dalloisio non era stato fatto ricorso in Cassazione.
Anche perche' la legge non consente in quella nuova fase di entrare nel merito delle indagini, ma si puo' soltanto procedere per violazioni formali.
Cosi' la vicenda processuale di Mario Placanica era stata definitivamente chiusa.
Un diverso aspetto assume, invece, il ricorso alla corte di Strasburgo che non e' contro il carabiniere che era stato accusato della morte di Carlo Giuliani ma contro lo Stato Italiano.
Davanti alla corte europea, quindi , si puo' discutere anche dell'organizzazione dell'ordine pubblico a Genova nei giorni del G8, del perche' non erano state fornite armi, per esempio, con proiettili di gomma antisommossa e cosi' via.
Un arco piu' ampio su cui puo' essere inserito anche un aspetto "politico" nella drammatica vicenda del giovane ucciso.
I punti che ha sottolineato l'avvocato Pisapia, oltre a quelli strettamente tecnici e procedurali, riguardano appunto la gerstione dell'ordine pubblico e come erano state armate le forze dell'ordine e perche'.
Un altro aspetto e' quello del procedimento.
I giudici europei hanno chiesto: c'e' stato un vero contraddittorio tra accusa e difesa?
E ancora: anche le perizie si sono svolte con la partecipazione di tutti?
Domande a cui la procura ha gia' risposto positivamente al ministero. Il contradditorio c'e' stato, anche se non e' avvenuto il dibattimento vero e proprio. E per quanto riguarda le perizie tutto si e' svolto nella piu' assoluta regolarita', hanno detto i magistrati.
Ora sara' la Corte dei diritti umani di Strasburgo a valutare le risposte.
Il giudice Elena Dalloisio aveva motivato l'archiviazione del procedimento sostenendo che "Mario Placanica aveva a disposizione un solo mezzo per fronteggiare la violenza posta in essere nei suoi confronti e l'aggressione all'integrita' fisica., se non addirittura alla vita, propria e dei compagni: l'arma. Tanto piu' che l'uso dell'arma, assolutamente indispensabile, e' stato graduato in modo da risultare il meno offensivo possibile, atteso che i colpi sono stati certamente diretti verso l'alto e solo per un'imprevedibile modifica della traittoria, uno di essi e' andato a colpire Carlo Giuliani."
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