[Lecce-sf] Fw Dal romanzo "Rifarsi una vita"cap.36°

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Szerző: Rosario Gallipoli
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Dal romanzo "Rifarsi una vita" cap.36°

Il sionismo nacque sul finire dell'ottocento per opera di T.Herzl sulla scia dei nazionalismi borghesi risorgimentali di allora. Negli anni venti del XX° secolo si ebbero i primi insediamenti ebraici in Palestina caratterizzati dalle idee di socialismo di allora, anche sotto la direzione del Bund del Partito comunista, in versione alternativa alla costruzione del socialismo come lo si stava costruendo in Russia: i kibbutz avevano tuttavia una struttura socialista.
La creazione di un vero stato-Israele-ebraico-sionista- lo si ebbe solo nel 1948 per decisione delle potenze occidentali, in primis della Gran Bretagna.Il sionismo non rispecchiava e non rispecchia affatto le idee e le posizioni degli ebrei di tutto il mondo in quanto gli ebrei, lo sappiamo, sono diventati, volenti o nolenti, cittadini del mondo proprio a causa delle persecuzioni iniziate dagli imperatori romani duemila anni fa e del resto gli ebrei si sono sempre spostati fin dai tempi di Roma, dove c'era una comunità ebraica e stanno bene più nei paesi avanzati commercialmente che non in una terra di "capre e Jheova" quale è la Palestina. Per cui in Israele ci vanno solo quegli ebrei o sionisti che vogliono fare i coloni. Le accuse di antisemitismo sono un'operazione truffaldina perchè antisemiti-e gli arabi sono semiti come gli ebrei- sono in realtà proprio quei sionisti che dal 1897 mettono in atto pratiche di pulizia etnica nei confronti dei palestinesi e degli altri popoli semiti del Medio Oriente. Nei diari di T.Herzl si può leggere ad esempio che "la popolazione araba sarebbe giusto adatta per servire ai bisogni coloniali degli ebrei". E poi fu proprio uno dei padri fondatori di Israele,David Ben Gurion, presidente del consiglio israeliano per tredici anni, a legittimare la lotta del popolo palestinese quando disse:"Se fossi un dirigente arabo non firmerei mai la pace con Israele. E' ovvio: abbiamo preso il loro paese. Ci era stato promesso da Dio, certo, ma perchè ciò dovrebbe interessarli? Il nostro Dio non è il loro. E' vero che siamo originari di Israele, ma è un fatto che risale a duemila anni fa. In che modo può riguardarli? Ci sono stati l'antisemitismo, il nazismo, Hitler, Auschwitz; ma è forse stata colpa loro? Essi vedono una cosa sola: siamo venuti e abbiamo preso la loro terra".
Dall'analisi storica discendono dunque infondate le tesi di coloro che si battono per due popoli, due stati. I sionisti sono gli occupanti per cui lo stato è uno solo, la Palestina. E nel 1948, quando fu imposto in maniera illegale lo stato di Israele, il Comitato ebreo comunista sovietico si pronunciò in maniera contraria a questa decisione. Gli ebrei russi che ho avuto l'occasione di conoscere nella mia permanenza a Mosca stavano benissimo a Mosca e solo col crollo dell'URSS, decisa a tavolino da Gorbaciov/Yakovlev/Shevarnadze, sono emigrati negli Stati Uniti non in Israele perchè erano ebrei ricchi come del resto sono tutti gli ebrei. Forse in Israele ci vanno quegli ebrei destinati da Stalin nella lontana Repubblica di Birobijan che si trova sopra a Vladivostok, quindi molto lontano dai centri commerciali che interessano gli ebrei.
Quindi il problema ebraico, causato nell'antichità dali imperatori romani e continuato nei secoli successivi con la ghettizzazione operata dal mondo occidentale, papi compresi, è ancora una volta creato dalle potenze imperialiste in contrasto col diritto internazione e con la vita pacifica dei popoli. Lo scontro di civiltà in atto oggi nei confronti delmondo arabo, con tutto quello che ne sta conseguendo, è sempre il prodotto delle potenze occidentali ed imperialiste che causano guerre e odi fra i popoli e le religioni.
Luigi Freschi.