[Lecce-sf] Fw: Per la pace contro lo stato etnico

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Autore: Rosario Gallipoli
Data:  
To: forumlecce
Oggetto: [Lecce-sf] Fw: Per la pace contro lo stato etnico

Doni all'ambasciatore



APBS e ADNKronos - Il 12 di gennaio, alle 16.00, una delegazione del Coordinamento dei giovani della Islamic Anti-Defamation League, composta da bambini e ragazzini, ha chiesto di essere ricevuta dall'Ambasciatore israeliano, per consegnare dei doni per la festa di Eid. Si tratta di una delegazione di 10 tra bambini, bambini, ragazze e ragazzi musulmani, che consegneranno all'ambasciatore una pianta d'ulivo ed una bandiera palestinese. "Portiamo l'ulivo e non i mattoni o il filo spinato: questa non è una manifestazione di integralismo perché la pace e i suoi simboli fanno parte dei nostri obblighi religiosi ed è un segno di speranza di sopravvivenza del popolo palestinese", dichiara Faris Ode, il giovane militante che coordina il gruppo dei giovani della Islamic Anti-Defamation League. "Non è una manifestazione né una dimostrazione, ma un'opportunità per illuminare le menti del popolo israeliano", aggiunge Fatima Ballet, una giovane ragazza gabonese che fa parte del coordinamento nazionale. "La reciprocità è importante - continua - abbiamo chiesto la presenza del Presidente della Provincia di Roma, che ha recentemente partecipato ad una manifestazione dei nostri colleghi studenti ebrei, che si è svolta sulla porta dell'Ambasciata iraniana. Noi vorremmo essere ricevuti dall'Ambasciatore per porgergli i nostri regali, che simboleggiano la volontà di pace e fratellanza dei giovani italiani musulmani. Se non volesse riceverci, sarebbe un peccato, ma faremo quello che hanno fatto i nostri fratelli. Lasceremmo i nostri doni sulla porta dell'Ambasciata. Se il presidente della Provincia declinasse la nostra richiesta ed il nostro invito ne prenderemmo atto - ha aggiunto - ma la vivremmo come una intollerabile discriminazione razziale e religiosa nei confronti dei giovani musulmani". I giovanissimi militanti musulmani hanno recapitato una lettera all'Ambasciatore dello stato di Israele chiedendo un incontro per consegnare i doni, nella festa di Eid, nel giorno di chiusura delle tre giornate di festeggiamenti del Tashrik, che chiudono una delle feste più importanti della comunità musulmana, quella del Sacrificio di Abramo. "Non si può continuare a negare il diritto all'esistenza della Palestina, non si può continuare a negare il diritto al ritorno dei palestinesi alla terra dalla quale sono stati banditi. Siamo contro l'integralismo religioso e un paese che basa la sua esistenza e le leggi della cittadinanza sull'appartenenza all'ebraismo, quindi ad una religione, è antistorico e pericoloso" dichiara Halima Barre, la portavoce dell'italian branch dell'organizzazione internazionale di difesa dei diritti delle musulmane e dei musulmani."La Palestina, la negazione del diritto all'esistenza del popolo Palestinese e dello stato di Palestina - ha concluso - è un delitto contro l'umanità, la costante violazione delle risoluzioni delle nazioni Unite da parte di una delle grandi potenze nucleari regionali, è preoccupante".

Adnkronos - Il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, ha delegato Rosa Rinaldi, Vice presidente, a presenziare per conto dell'istituzione alla consegna dei doni che i giovanissimi musulmani intendono consegnare nel giorno di chiusura delle festivita' del Tashrik, il 12 di gennaio, alle ore 16.00, all'Ambasciata d'israele a Roma. Lo comunica in una nota il coordinamento dei giovani della Islamic Anti-Defamation League. ''E' per noi molto importante la presenza dell'istituzione provinciale, testimonia della grande volonta' di pace che anima le istituzioni capitoline. Che a rappresentarla sia l'onorevole Rinaldi, una donna forte, attenta ai bisogni dei giovani e' per noi un doppio onore'', dichiara Faris Ode. ''Siamo ancora in attesa di un cenno dall'Ambasciata d'Israele'', riferisce Fatima Ballet, del Coordinamento Nazionale dei Giovani Iadl. ''L'Ambasciatore d'Israele - conclude - rappresenta il governo di uno Stato i cui cittadini sono anche cristiani e musulmani, ed e' proprio in questo spirito che noi portiamo questi doni''.



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