a me piace tantissimo andare in bici, sono stata alla critical mass e
la critical mass mi induce stati di autentica esaltazione, trovo che
realizzi nella pratica una situazione di anarchia ultracreativa e
positiva, una roba un po' situazionista. mi arrischio a dire che la
critical mass, per il tipo di vita che si fa in città, mi da' una
sensazione di autentica libertà.
so che esistono le ciclofficine ma non ci sono mai stata, quando la bici
ha bisogno d'aiuto vado da alfredo a porta portese.
naturalmente la gregarietà comporta subito dei meccanismi, ma a me
della critical mass piace l'aspetto veramente semplice. seguendo i
dibattiti della mailing list ho notato che
molti ciclisti si vedono poi fanno delle cene o delle feste etc.
a me forse piacerebbe partecipare ma non conosco nessuno, forse questo
può dare l'idea di esclusione o di gruppo ristretto che è stata
espressa. a questo riguardo mi piace citare il caso della c.m. di
milano (che, per me, è una città da questo punto di vista grigia e
invivibile), dove però alla c.m. va un sacco di gente tra la più
disparata, mi piace anche che ci sono le famiglie coi bambini che
vanno alla c.m.
facciamo rimanere la critical mass la figata che è sempre!
eva
===8<==============Testo messaggio originale===========
Non saprei, Pippa dipende dai punti di vista. C'è chi dice che sono
molto figo, ma la figura dello sfigato un po' mi piace. Sfigato
sicuramente si.
Ma non riesco a capire, magari sono pure rincojonito, l'elitismo della
massa. Prima tutti adosso a alcuni partecipanti del Macchia Rossa
perchè troppo chiusi, bigotti e bla bla bla e una prima cissione
"politica", anche se è stata più di fantasia che puramente politica,
perchè ha portata alla mancanza di elementi di grande valore energetico
e ideologico, idee nel fare, volantini, iniziative.
Poi la chiusura verso una struttura chiamata, o "rappresentati", della
FIAB e altro... e vabbè... siamo un gruppo aperto, siamo una massa di
individui... siamo?
Ma non siamo niente, siamo noi, dentro la Critical Mass non sono altro
che un individuo che ha voglia di seguire quest'onda, farsi travolgere
da tutte ste persone che hanno deciso di fare una scelta come la mia,
quella di spostarsi in bicicletta, o di chi magari vorrebbe, o sogna
una città con meno macchine e più civile. Il dire e fare di alcune mail
precedenti...
I ciclisti non sono rappresentati dalle ciclofficine, non sono
rappresentati dalla FIAB, e tanto meno da qualcosa che non esiste com'è
la CM... siamo noi che aderiamo a qualcosa che ci può interessare, che
diamo il potere di essere rappresentati a qualcun'altro... insomma
discorso lungo ma che limitiamo qui per ovvi motivi di spazio.
Insomma smettiamola di cercare rappresnetanza in grilli, masse,
bandiere, officine, centri e simili. Sarebbe un buon inizio.
Juan
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