> (leggete con molta elasticità le frasi e i termini che sto cercando di
> conciliare un enorme problema in una sola frase...)
> perché è migliore (in senso filosofico quasi) un'organizzazione delle
> info che viene gestita sul significato del contenuto che è, mi permetto
> di dire, quasi per definizione di gran lunga + "relativo" del termine
> che lo "contiene" e del suo uso e abuso?
la soluzione qualitativa prova a portare risposte a problemi che sono
legati alla gestione della conoscenza, problemi descritti da variabili
sia numeriche (le informazioni strabordano) che di contenuto (non
abbiamo alcun criterio che si possa definire valido per una valutazione
delle fonti nei loro contesti)
il limite principale delle interfacce che siamo abituati ad usare, anche
quelle di ricerca quindi, è che determinano la localizzazione di
informazioni, una localizzazione che avviene appunto determinati
attributi "geografici" che rimangon arbitrari e per lo piu' non
autonomamente determinati.
l'aspetto relativo dell'approccio semantico sposta l'attenzione dal
concetto di "parzialità" (cio' che è assoluto e totale è ok perchè
integro, il parziale è difettoso) e definisce invece contesti limitati
ma definiti nel dettaglio, inequivocabili, comprensibili e soprattutto
praticabili.
con l'introduzione della tecnologia questo significa che il mondo di cui
sto parlando puo' essere anche considerato parziale, ma c'è la
possibilità che io sia in grado anche di spiegarti e farti muovere
esattamente nei confini di una parte che sai riconoscere perfettamente,
e da cui puoi per relazione iniziare a comprendere il resto
l'ho fatta un po' grossa forse ma mi interessa che emerga una diversità
che non è dominatrice ma di riflessione
ciao
f
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