[Gasfolist] Fwd:convegno mutualismo/ economie solidali

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Autor: gasfo
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Betreff: [Gasfolist] Fwd:convegno mutualismo/ economie solidali

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----- Messaggio inoltrato da agnese.rastelli@??? -----
    Data: Mon, 9 Jan 2006 22:08:48 +0100
    Da: "agnese.rastelli@???" <agnese.rastelli@???>
Rispondi-A: "agnese.rastelli@???" <agnese.rastelli@???>
Oggetto: Fwd:convegno mutualismo/ economie solidali
      A: gasfo <gasfo@???>


Trasmetto, perchè interessante e vicino ai nostri temi,il programma del
convegno sul MUTUALISMO OGGI organizzato dalla rivista "Una Città" di
Forlì.
Cordiali saluti                Agnese Rastelli   Gas-rn


Progetto ‘Mutualismo’

A fronte della crescente complessità con cui si manifestano le
problematiche sociali, c’è un nuovo impegno di cittadini, associazioni
ed amministrazioni pubbliche, a ricercare e mettere in atto peculiari
strategie di approccio pragmatico e partecipativo. Molte attività e
progetti legati a questo impegno hanno trovato voce, visibilità, hanno
suscitato la curiosità e l’interesse da parti di altri per una
conoscenza reciproca nel progetto ‘Osservatorio delle buone pratiche di
cittadinanza’ realizzato nell’anno 2003. L’interesse e il successo
riscontrato dalle iniziative effettuate ci portano a voler continuare
un impegno di ricerca, studio e organizzazione di momenti pubblici di
confronto e approfondimento su ‘buone pratiche di cittadinanza’,
proponendo pertanto un nuovo progetto mirato sul tema del mutualismo.

Il mutualismo rappresenta l’intreccio positivo tra interessi e valori
realizzato nella solidarietà associativa democratica del movimento
operaio. In esso si trova l’anima profonda ed originaria del movimento
dei lavoratori che si è manifestata nella cooperazione, nelle società
di mutuo soccorso, nelle leghe di resistenza, nel comunalismo sociale.
Oggi il luogo di produzione, da solo, non garantisce più l’antico
patrimonio relazionale intrinseco all’esperienza lavorativa.
La sicurezza sociale statualmente garantita si indebolisce e rivela
falle e lacune crescenti.
Nuove esigenze di tutela e di assistenza di prossimità nascono da una
società radicalmente mutata e soggetta a forme nuove di vulnerabilità.
Una articolazione aperta e attiva tra “locale” e “globale” sembra
indispensabile per trovare le nuove vie dello sviluppo.
In questa situazione sembra utile ritrovare e rivitalizzare una
tradizione di pratiche e di valori che hanno fermentato esperienze
popolari ricche, esemplari, che ancora si prolungano nel tessuto
profondo del nostro territorio.
Questo richiamo si rivela funzionale al fine di dare respiro ideale,
legittimazione storica, impulso coerente all’effervescenza di
iniziative sociali e popolari che si diffondono nelle più varie forme e
in tutti i campi della vita civile.
Lo sviluppo del terzo settore e il progressivo affermarsi del welfare
locale ripropongono un rilancio del movimento cooperativo che, sia pure
con luce ed ombre, indica nuove strade dal basso dell’iniziativa
associata nel proporre servizi sociali, economia alternativa, forme
etiche e popolari del credito, commercio equo e solidale, autogestione
di gruppo del tempo libero e del consumo.
Dal mondo del lavoro l’esperienza del “delegato sociale” pone il
problema delle ricostruzione di un nesso forte tra ambiti di lavoro e
ambiti di vita per fronteggiare precarietà sociale, vulnerabilità
personale e obsolescenza dei saperi professionali che generano zone
ampie di insicurezze sprovviste di tutela.
Dall’interno del tessuto più intimo delle famiglie e del vicinato
nascono proposte pratiche associate di auto-aiuto attorno a problemi di
handicap, di sostegno agli anziani, di rimedio alla sofferenza psichica
e mentale. E l’elenco potrebbe continuare richiamando l’immigrazione, i
problemi dell’esclusione sociale per arrivare alla qualità della vita
urbana.
L’insieme di ciò che fermenta nella società civile sembra confermare
alcune ipotesi culturali e politiche che affiorano nelle sedi più
avvertite e aperte delle realtà istituzionali.
Cresce il bisogno di una cittadinanza attiva che non si limita più
soltanto a protestare e a rivendicare ma che vuole incominciare anche a
“fare” in prima persona e in modo solidale partecipando alla vita
decentrata delle istituzioni.
Il welfare locale è all’ordine del giorno. Esso non si pone come
alternativa ai diritti universali di cittadinanza ma come
indispensabile arricchimento selettivo e aggiornato delle risposte alla
“nuova questione sociale” mirate alla particolarità delle emergenze
territoriali e capaci di sommare alle capacità dell’intervento
istituzionale anche le grandi risorse della solidarietà quotidiana e
volontaria.
Questo significa praticare il principio di sussidiarietà al di là della
polarizzata alternativa tra stato e mercato ma valorizzando soprattutto
i corpi intermedi in un permanente dialogo circolare tra società civile
ed istituzioni. Il pubblico non coincide e non si esaurisce nella sfera
statale. La riforma del titolo V della Costituzione definisce anche lo
spazio di una sfera pubblica sociale che riconosce la titolarità dei
cittadini associati a produrre beni comuni.
Pensiamo di dedicare al mutualismo, di ieri, di oggi e di domani,
primaria e fondamentale buona pratica di cittadinanza, il lavoro del
prossimo anno dell’Osservatorio.

Su "Il Mutualismo e il passato" si è svolto una primo convegno nel
giugno 2005 in cui si è messo in evidenza come il mutualismo non fosse
tanto l'"infanzia" del movimento operaio e democratico quanto la sua
anima profonda e poi dimenticata. La resistenza strenua delle casse di
mutuo soccorso al tentativo di "statalizzazione" attesta quanto fosse
forte il desiderio di autonomia e autogestione fra gli operai di allora.

Venerdì 13 e sabato 14 gennaio 2006 ci ritroveremo a discutere del
mutualismo oggi.



Il Mutualismo. Il Presente
.
Venerdì ore 15,30
Tre seminari di incontro, scambio di esperienze e riflessione sulle
seguenti tematiche:

- le buone pratiche di cittadinanza: realtà, ambivalenze e prospettive
del terzo settore.

- alcuni riferimenti istituzionali: principio di sussidiarietà,
comunalismo partecipativo, welfare locale.

- nuove vie per introdurre nell'economia vincoli sociali, etici e
politici: difesa e gestione dei beni comuni, finanza etica, commercio
equo-solidale, microcredito…

Sabato ore 9
Dibattito generale

Il mutualismo oggi come esperienza di società attiva e solidale e di
democrazia partecipata.



Il Convegno si terrà a Forlì, presso l’Hotel della Città, c.so della
Repubblica, 117.

I seminari sono a partecipazione libera, così come la giornata plenaria.

Per ulteriori informazioni: 054321422

                      Agnese Rastelli





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