Autore: nemo Data: To: Undisclosed-Recipient:; Oggetto: [Cm-milano] il buon proposito per l'anno nuovo... ^__^
premessa: questa è semplicemente una riflessione che ho ritenuto abbastanza interessante per comunicarla e proporla amici e conoscenti utilizzando il mezzo particolare dell'e-mail. è una delle mie prime mail dell'anno nuovo e ho colto l'occasione per proporre qualcosa che sia come un possibile nuovo proposito per chi vorrà pensarci e coglierlo. tutto qui. niente di più, niente di meno, niente di strettamente personale, niente di totalmente anonimo. mi scuso per il disturbo a chi non ne voleva sapere.
un saluto e un'augurio comunque a tutti.
ciao
Per un'ecologia del segno
sapete cos'è l'inquinamento semiotico? no?
immaginate ogni segno, cioè immagine parola suono forma etc. come se invece di essere precipuamente immateriale, fosse invece materiale, come per es. plastiche metalli cemento etc. - e la nostra cultura e coscienza collettiva ed individuale come un'ecosistema simile al pianeta.
poi, abbiamo finalmente capito, dopo mezzo secolo di industrialismo e correlato consumismo spinti (quelli di prima erano niente a confronto), cosa significa inquinimento? cosa lo causa? i danni che provoca? sicuri? lo spero.
bene, adesso trasponete anche questa cosa sul piano immateriale dei segni e avrete una prima idea di cosa significa inquinamento semiotico.
vi faccio presente che dell'altro, quello materiale per intenderci, abbiamo iniziato semplicemente ad accorgerci e preoccuparci, senza fare del resto granchè', solo decenni dopo aver inziato a causarlo, in molti casi troppo tardi per far qualcosa e dopo aver causato già danni immensi (egoisticamente dal punto di vista degli umani vi basti pensare solo all'aumento geometrico dell'incidenza del cancro tra le malattie gravi).
vogliamo fare lo stesso con quello semiotico? trovarci con una cultura e una coscienza collettiva ed individuale e delle menti più devastate di quanto già non siano adesso?
vedete voi.
per come la penso io e per quel che mi riguarda cerco di avere un comportamenteo semio-bio-etico, cioè di produrre e consumare il meno possibile di segni (che, ovviamente e purtroppo, è abbastanza soggettivo - dipende dalle necessità, anche lavorative, e dagli interessi di ognuno), soprattutto se li ritengo nocivi, che in questo caso per me si potrebbe tradurre più o meno in: idioti, banali, poveri ma ampi, persistenti ma inutili, etc. (ognuno di noi può lentamente e personalmente capire come regolarsi).
per esempio questo si traduce per me nello scrivere meno di frequente ma se scrivo dire cose compiute (anche se lunghe). più o meno vale anche per quello che dico, anche se verba volant e quindi mi concedo molto di più.
ma la regola conta molto di più quando lavoro con segni che verranno ripetuti o avranno un'importanza e una permanenza nel tempo. allora devo fare molta attenzione. io che sono un modesto artista che fa pezzi unici o poesie. pensate a chi lavora nei media e fa pubblicità, televisione, cinema, web, videogiochi, design, cultura... e via dicendo nella scala della diffusione della permanenza e della idiozia. avrete così la misura dell'incidenza inquinante di ogni produzione e consumo semiotico.
ma contano anche le vostre mail foto o filmini, come le borsette i decori sui jeans o le scritte sulle magliette, come la scelta di un prodotto che fa tonnellate di pubblicità o il contrario. nulla è escluso, come per la materia contano gli scarichi di una singola fabbrica di vernici ma anche le confezioni di plastica dei cibi di milioni di persone.
quella dell'ecologia semiotica è tutta un'idea e un campo ancora da scandagliare per capire i vari cosa e come. ma secondo me vale pena di inziare a penensarci sul serio fin da ora.
io ho ormai la mia età e per motivi generazionali, tempo restante, formazione e percorso personale non potrò soffrirne molto di più di quanto non sia già accaduto. ma pensate al futuro, ai nuovi figli anche se non sono vostri (come me che non ne ho).
pensate per esempio alla mente e coscienza umana come qualcosa di non espandibile all'infinito, in questo senso (perchè ci sono invece parti con potenziali enormi e sottosfruttati dalla nostra cultura razionalista), come se fosse il pianeta terra, come se fosse il vostro corpo, a quanti vizi e stravizi potete sottoporlo prima che si ammali gravemente (e ve lo dico io che adoro i vizi di ogni genere)?
ecco, certi segni (o campi di segni) sono, passatemi il paragone, come i grassi e gli zuccheri, idiozie magari piacevoli, ma che rischiano alla lunga di provocarci degli infarti e scompensi di coscienza, così da rschiare senza accorgecene un giorno di diventare nevrotici, deficienti, depressi, anaffettivi, aggressivi, gretti, ansiosi, somatici, ottusi, insensibili, autistici, violenti, isterici, allucinati, etc., come altri possono essere paragonati a edifici o strutture o automezzi che invadono e occupano il vostro spazio, il vostro orizzonte e panorama mentale e non gli permettono di respirare bene.
quindi per primo la farò breve e chiuderò qui, per quanto pensi che tale sia la resistenza a questo genere di messaggi che ci vorrebbe sicuramente maggiore insistenza, tanto miliardi di volte sono più potenti quelli contrari, per cui mi sentirei autorizzato ad aggiungere molto e ancora.
quindi e però un'ultima sola cosa mi permetto di dirla: non voglio fare il savonarola moralizzatore con la trave nell'occhio, però penso che che ognuno di noi sia comunque già seriamente invischiato in questa genere di faccenda, e che quindi porvi attenzione e cura non è detto che ci intristisca e peggiori la vita, ma al contrario se non si intende questo proposito con una crociata integralista ma come un profondo, non dovere, ma serio bisogno del nostro interno e del nostro futuro, potrebbe farci solo vivere meglio.
ps. dato che è questa è una mail contenente un messaggio-agente disinquinante potete diffonderla! soprattutto se lavorano nell'ambito dei media o della produzione di segni! ^__^