[Forumlucca] Ciclo GRANDI AUTORI del CIRCOLO DEL CINEMA

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Auteur: quilicigianni
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À: forumlucca
Sujet: [Forumlucca] Ciclo GRANDI AUTORI del CIRCOLO DEL CINEMA


Il Circolo del Cinema di Lucca



presenta



«GRANDI AUTORI»



Grandi autori, grandi registi per questo primo ciclo del Circolo del Cinema, anno 2006. Scorriamo l'elenco: l'ultimissimo regista cult contemporaneo, Kim Ki-Duk, coreano; il non riconciliato e beffardo Lars Von Trier, danese; il poeta esteta Philippe Garrel, francese; l'epico Aleksandr Sokurov, russo; il provocatorio tormentato Abel Ferrara, americano; e poi una promessa, la quasi debuttante, Mary Blom, svedese, con il suo film candidato all'Oscar. Infine, in collaborazione con il Circolo Jazz Lucchese e il Dams di Bologna, una novità assoluta: un film su e con Charlie Parker nella New York degli anni '40. Buone visioni e felice 2006!



12 Gennaio - 23 Febbraio 2006



Giovedì 12 gennaio 2006

L'ARCO

di Kik Ki-Duk

con Jeon Seon-Hwan, Seo Min-Jung.

Corea del Sud - Giappone 2005. Durata 90'

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a storia: un sessantenne vive su un peschereccio ancorato in mare aperto insieme a una ragazzina che, raccolta da bambina, preserva dal resto del mondo, preparandosi a sposarla una volta maggiorenne, ma. In questa dodicesima parabola dolce e crudele, il prolifico regista coreano torna ancora una volta in un luogo fuori dal mondo e percorre di nuovo le vie del silenzio, alla ricerca di una messa in scena assoluta, in cui i conflitti e i temi si concentrino sui corpi dei personaggi (la verginale sensualità della ragazzina), attraversati dalla musica e dalla bellezza incontaminata del paesaggio.



Giovedì 19 gennaio 2006

L'AMORE NON BASTA MAI

di Mary Blom

con Sofia Helin, Kajsa Ernst, Ann Petrén.

Svezia 2004. Durata 98'

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re sorelle si rincontrano alla festa del compleanno del padre. Ognuna nasconde un segreto. La festa farà da detonatore: drammi sepolti esplodono, improvvisi sfoghi minacciano violenza, ci si ferisce, senza saperlo. Detta così sembra un indigeribile drammone familiare, invece la Blom sa orchestrare con mano leggera: alleggerisce i carichi con notazioni lievi e acute, lavorando sulle espressioni degli attori, inserendo la storia nelle immagini fascinose della natura innevata e in calde musiche country. Candidato all'Oscar come migliore film straniero.



Giovedì 26 gennaio 2006

MANDERLAY

di Lars Von Trier

con Bryce Dallas Howard, Willem Dafoe, Isaach De Bankolé, Lauren Bacall

Danimarca - Svezia - Olanda - Francia - Germania 2005. Durata 139'

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econda tappa della trilogia americana di Lars Von Trier dopo Dogville. Cambia la protagonista, ma non l'impostazione scenica e drammaturgica. La storia: mentre sta tornando in città col padre gangster, la nostra Grace finisce in un paese, Manderlay, dove i neri sono schiavizzati dai bianchi. Manderlay è declamatorio, schematico, provocatorio, denso, moralista, scorretto, scomodo come sempre von Trier. Macchina a mano e stacchi da cinema verità, il regista danese demolisce l'illusione degli Stati Uniti come il migliore dei mondi possibili. Belli i titoli di coda fotografici.



Giovedì 2 febbraio 2006

LES AMANTS REGULIERS orario speciale 21.15

di Philippe Garrel

con Nicolas Bidet, Luis Garrel

Francia 2005. Durata 178'

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l '68 tra barricate, manifestazioni, amori, teoria, prassi. Premiato a Venezia per la migliore regia e la strepitosa fotografia in bianco e nero di William Lubtchanski, «Les amants réguliers - scrive Aldo Fittante - è il cinema che non c'è più e che non c'è mai stato, che solo gli autori totalmente svincolati dal mercato possono avere, possedere, dominare. Ammazza-pubblico? Certo, per chi ormai è completamente ripiegato sui ritmi "vertiginosi" dei blockbuster, questi sì autentici assassini del pensiero e delle complicità. La finzione nei film di Garrel è una romantica superstizione. È il dolore che si fa poesia ed è la poesia che contrasta l'omologazione. Anche nella scelta dei due magnifici volti, tutto deve essere - non sembrare - bello, perché oltre alla ricchezza, bisognerebbe ridistribuire la bellezza».



Giovedì 9 febbraio 2006

IL SOLE

di Aleksandr Sokurov

con Issey Ogata, Robert Dawson, Kaori Momoi.

Italia - Francia - Russia - Svezia 2005. Durata 107'

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al TorinoFilmFestival uno dei film più misteriosi e affascinanti del 2005: Il sole. È il film sull'imperatore giapponese Hirohito, dopo Moloch (su Hitler) e Taurus (su Lenin). Hiroito viene descritto nell'arco dei pochi giorni in cui, da imperatore, diventa uomo: il Giappone è ormai sconfitto e, per la prima volta, egli parla alla radio al suo popolo. Feroce ritratto di un potente in mutande. Il film è formalmente magnifico. La fotografia plumbea dello stesso Sokurov è bellissima, e il protagonista - il giapponese Issey Ogata - è al di là di ogni elogio. Resta il fatto che Hiroito era un dittatore spietato e un compagno di merende di Hitler: questo, nel film, non c'è.



Giovedì 16 febbraio 2006

MARY

di Abel Ferrara

con Juliette Binoche, Forrest Whitaker, Matthew Modine.

Italia - Francia - USA 2005 Durata 90'

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re storie, tre ossessioni, tre persone. Marie, un'attrice che resta ingabbiata nella parte di Maria Maddalena; Tony, un regista presuntuoso e arrogante; Ted, un giornalista televisivo, completamente assorbito dal suo stile di vita metropolitano. Girato con uno stile avvolgente e sinuoso, Mary è un flusso ininterrotto, narrativo e di coscienze, dove le rotture e le risisi rincorrono da Gerusalemme a New York, da una sala cinematografica ad uno studio televisivo, a una sinagoga. Più bello nella parte newyorchese, notturno e macerato dalle luci, Mary ha la forza compatta e tormentosa che non si arresta mai.



Giovedì 23 febbraio 2006

BIRD NOW in collaborazione con il DAMS di Bologna e il Circolo Jazz di Lucca

di Marc Huraux

con documenti su Charlie Parker

USA 1987. Durata 70' Proiezione in digitale in lingua italiana.

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harlie Parker parte da Kansas City verso Chicago con una valigia e un sax, e arriva a New York con un clarinetto e una reputazione. Nasceva il bebop. Bird Now è considerato una delle migliori ricostruzioni della turbolenta carriera di Charlie "Bird" Parker. L'America nera negli anni '40 viene evocata nella New York della fine degli anni '80 in tutti i suoi aspetti: da Harem al Bronx, da Bowery a Brooklyn, nell'atmosfera tumultuosa che regna fra la metropoli e i suoi ghetti. Nella fluidità del jazz stesso, la realtà del film/documentario è intramezzata da sequenze di fiction.



LE PROIEZIONI SI TERRANNO AL CINEMA CENTRALE CON INIZIO ORE 21,30

TRANNE CHE PER "LES AMANTS REGULIERS" CHE INIZIERA' ALLE 21,15



La tessera di socio può essere sottoscritta nei giorni immediatamente precedenti presso la libreria "Baroni", via S. Paolino, 95, e nelle serate di proiezione al Cinema Centrale.



INGRESSO:



BIGLIETTO PIU' TESSERA ANNUALE

Biglietto: 5,00 ?

Tessera: 5,00 ?



oppure



TESSERA ABBONAMENTO PER LA RASSEGNA A 25,00 ?