Re: [Forumlucca] Fazio & C : uno sforzo per andare oltre

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著者: Gabriele Focosi
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To: forumlucca
題目: Re: [Forumlucca] Fazio & C : uno sforzo per andare oltre
Resta però da spiegare la partecipazione di Banca Popolare Milano (banca
armata, secondo il tuo elenco) in Banca Etica. L'eticità della banca non
può essere la faccia buona dei soliti noti..



At 02/01/2006 17.07, you wrote:
>spezzerei una lancia a favore della "finanza orientata la bene comune" che
>per fortuna esiste!
>grazie allo sforzo non indifferente di molti eiste oggi Banca Etica,
>anche a Lucca è possibile sia diventare soci che aprire conti correnti che
>fare bancomat e carte di credito
>
>per chi ancora si servisse di banche armate (quasi tutte, il 28 dic ho
>mandato la lista su forumlucca) o di certo non etiche potete redimervi e
>approfittare dell'anno nuovo per cambiare banca
>
>per maggiori informazioni vi potete recare al Centro Nazionale del
>Volontariato o telefonare a Sergio Bagnoli al 3407423316
>
>un caro saluto,
>Alessio
>
>----- Original Message -----
>From: <mailto:antoniopierallini@libero.it>Dr. Antonio Pierallini
>To: <mailto:forumlucca@inventati.org>forumlucca@???
>Sent: Tuesday, December 27, 2005 4:51 PM
>Subject: Re: [Forumlucca] Fazio & C : uno sforzo per andare oltre
>
>Caro Aldo,
>Mentre stamani andavo a lavorare ed ascoltavo alla radio le letture dei
>giornali, facevo delle riflessioni simili a questa tua. Ho avuto
>l'impressione che in questa faccenda i piedi che Fazio stava pestando
>(senz'altro con mezzi non ortodossi che non poteva usare) appartenevano
>ad extraterrestri assai più grossi di lui ... La mondializzazione del
>controllo finanziario non può essere frenato e tanto più le scalate per il
>controllo del mondo bancario internazionale !! Credo che davvero sia
>utile mantenere occhi vigili su quello che succederà nei
>prossimi giorni. Antonio
>----- Original Message -----
>From: <mailto:aldozanchetta@virgilio.it>aldo zanchetta
>To: <mailto:forumlucca@inventati.org>FORUM LUCCA ;
><mailto:forumvalleserchio@inventati.org>forumvalleserchio@???
>Cc: <mailto:patariot@fastwebnet.it>patariot@??? ;
><mailto:tum312@lunet.it>tum312@??? ;
><mailto:luigimbasciati@libero.it>luigimbasciati@???
>Sent: Monday, December 26, 2005 9:22 AM
>Subject: [Forumlucca] Fazio & C : uno sforzo per andare oltre
>
>
>Cari amici
>
>il periodo natalizio non è il migliore per parlare di finanza
>internazionale, ma ci provo pur senza addentrarmi in analisi
>eccessivamente complicate nelle 'orge' natalizie
>
>certamente Fiorani non è un bel personaggio, e neppure la Banca Popolare
>Italiana è un gioiello di banca, e infine Fazio non si è mosso con grazia
>nei loro riguardi e questo complica l' andare oltre la vulgata moralistica
>(fondata, per carità!) per capire gli avvenimenti
>
>questo breve scritto di Gambescia che leggete in calce, troppo breve per
>essere esaustivo, può invitare a porsi delle domande (ovviamente il
>discorso di una finanza 'cattolica' mi disturba in se, ma purtroppo esiste
>: io preferirei poter ragionare di una finanza asservita al bene di pochi
>cui si oppone una finanza orientata al bene comune, e per il momento è utopia)
>
>la mia pur limitata esperienza latinoamericana mi dice due cose:
>
>la finanza internazionale è lanciata verso il controllo più ampio
>possibile del mondo bancario internazionale ; per quanto ci riguarda noi
>europei posso dire che banche spagnole e olandesi (oltre alle inglesi)
>sono lanciate nell' acquisizione di banche latinoamericane le quali poi
>finanziano non gli investimenti ma sfruttano le posizioni di controllo del
>credito (mi fermo qui ma si potrebbe dire di più sul loro parassitismo);
>in particolare sono le stesse banche spagnole e olandesi impegnate per
>ottenere il controllo della Banca Antonveneta e della Banca del Lavoro; in
>Messico ad es il 90% del sistema bancario è in mani estere e il paese ha
>così una difficoltà in più, non lieve, a sviluppare politiche economiche
>proprie e il disastro argentino ebbe nelle banche estere protagonisti di
>primo piano
>
>quando si è voluto preparare il terreno per privatizzare grandi complessi
>statali (e quindi compiere un ultriore passo verso l' impossibilità di
>esercitare politiche economiche di autodifesa) come di grandi banche si è
>prima passati attraverso campagne pubbliche di denigrazione in modo che l'
>opinione pubblica finisse per condividere
>
>forse secondo alcuni autorevoli personaggi indipendenti anche tangentopoli
>servì a liberarsi di politici scomodi per il sistema di dominio USA (mi
>riferisco agli a me non simpatrici Andreotti e Craxi che comunque nel
>'mare nostrum' tentavano politiche più indipendenti da quelle USA di
>quanto non sia avvenuto dopo) : Dio sa se entrambi non avessero avuto di
>che essere attacati......ma ciò non toglie che probabilmente l' obbiettivo
>reale non era, e non è ora con Fazio, la moralizzazione della vita
>pubblica ma lo sbarazzarsi di 'non consenzienti' a certi disegni politici
>
>prevedo che qualcuno sarà tentato di lapidarmi elettronicamente ma spero
>che altri siano invece spinti a interrogarsi per trovare delle risposte
>che io non ho, o almeno non ho così chiare per scriverle, e sviluppare un
>dibattito
>
>buona fine d' anno
>
>Aldo
>
>
>
>Banca d'Italia: oltre Fazio, per capire
>di Carlo Gambescia [20/12/2005]
>Fonte:<http://carlogambesciametapolitics.blogspot.com/>carlo gambescia
>
>
>
>
>
>Le dimissioni di Antonio Fazio suggeriscono almeno tre chiavi di lettura,
>o meglio, tre diversi modi di interpretare quella che i media hanno
>definito la "telenovela Fazio".
>Un primo livello di spiegazione, molto superficiale, è quello che è
>possibile ricavare dalla lettura dei giornali: Fazio come Presidente non
>neutrale, legato a un gruppo di pressione, da lui favorito, e quindi come
>nemico della "trasparenza" e del "libero mercato". E per questo costretto
>alle dimissioni.
>Un secondo livello di spiegazione, già meno superficiale, è quello
>politico "interno-esterno": Fazio come ultimo garante dell'indipendenza
>"creditizia" nazionale; come oppositore di un processo di riorganizzazione
>del credito su basi europee, affidato a grandi gruppi creditizi spagnoli,
>olandesi, francesi, eccetera. E per questo "scaricato"
>Un terzo livello di spiegazione, più profondo, è quello di Fazio, noto per
>la sua manifesta fede cattolica e per i legami vaticani, come avversario
>di alcuni settori della finanza internazionale non cattolici, collegati
>agli Stati Uniti e a parte dell'establishment creditizio e finanziario
>europeo. E per questo eliminato.
>Diciamo che il primo livello di spiegazione, è quello più accreditato, dal
>momento che permette automaticamente ai "censori" di collocarsi dalla
>parte della ragione : in tempi, come questi, dove i "buoni" sono tutti
>dalla parte del Libero Mercato e della Trasparenza, non c'è accusa
>peggiore che quella di non aver rispettato le "regole" di sua Maestà la
>Concorrenza. Che poi gli accusatori di Fazio, non siano migliori dell'ex
>Presidente e che il Libero Mercato sia una favola, sono particolari
>ininfluenti. Quel che conta è la forza "ideologica", o polemica, delle
>accuse.
>Probabilmente, invece, la vera ragione della defenestrazione di Fazio,
>oltre ovviamente alle sue "leggerezze", è nei due successivi livelli di
>spiegazione: l'essersi opposto, più o meno intenzionalmente, a un processo
>di ritrutturazione creditizia su basi europee, dietro il quale c'è
>sicuramente lo zampino Usa, e soprattutto di non essere nelle grazie della
>finanza non cattolica.
>Si dirà: come comprovare una tesi del genere. Sarà sufficiente attendere
>la nomina del successore. Se verrà nominato Desario, sarà comunque una
>nomina ideologicamente interlocutoria, in attesa del vero titolare...
>Mentre, restando nel campo dei "papabili", un incarico a Tommaso Padoa
>Schioppa, Monti, o addirittura Draghi non potrà non piacere al blocco di
>potere finanziario euro-americano. Padoa Schioppa (Mit, Aspenia ecc.)
>piace a europei e americani, Monti (ex commissario europeo, Aspenia,
>ecc...) piace soprattutto agli europei, ma non è sgradito agli americani,
>Draghi (Mit, Aspenia, Goldman Sachs) è invece il candidato perfetto per
>Wall Street.
>Certo anche Fazio, studiò al Mit, ma essendo più anziano degli altri tre,
>vi si addottorò in tempi non sospetti, per rientrare subito in Banca d'Italia.
>Fantaeconomia? Fantapolitica? La risposta sarà data dal nome del nuovo
>Presidente...
>
>MA SI, PER COMPLICARE IL ROMPICAPO UISCO ANCHE QUESTA:
>
>Antonio Fazio e lo scontro tra Opus Dei & Rothschild…
>di Marcello Pamio [22/12/2005]
>Fonte:<www.disinformazione.htm>disinformazione.info
>
>
>
>Antonio Fazio ieri si è dimesso dalla carica di governatore di Bankitalia.
>Qualcuno sta ancora festeggiando, qualcun altro invece - magari nelle
>oscure stanze dell’Opus Dei di via Bruno Buozzi 73 a Roma - si sta
>asciugando le lacrime.
>Dopo 12 anni di mandato lascia il Palazzo Koch di Via Nazionale «per il
>bene del paese» dicono all’unisono i nostri umili governanti.
>Cosa farà adesso? Con quale incarico verrà premiato per i suoi servigi
>alla società e soprattutto per sopperire allo stipendio miliardario (2
>miliardi di vecchie lire, pari a oltre 160 milioni al mese)?
>Al suo illustre predecessore è andata molto bene. Carlo Azeglio Ciampi
>oggi ricopre la prestigiosa carica di Presidente della Repubblica.
>(Ricordiamo che è stato lo stesso Ciampi a voler Fazio come successore.
>All’epoca Fazio era vicedirettore generale e ha “magicamente” scavalcato
>il direttore generale che era Lamberto Dini…)
>Eppure…l’attuale capo dello Stato ha nel suo armadio qualche scheletruccio
>di troppo!
>Nel settembre 1992, quando dirigeva la Banca Centrale nel governo, guarda
>caso, di Lamberto Dini, ritardò una speculazione della sterlina da parte
>del filantropo George Soros contro la lira che ne causò la sua
>svalutazione del 30%. Nel vano tentativo di arginare l’attacco, l’esperto
>di finanza Ciampi prosciugò le riserve in valuta estera della Banca
>d’Italia: ben 48 miliardi di dollari (quasi 100 mila miliardi di vecchie
>lire)!!!
>Stranamente pochi mesi prima di questa speculazione criminale, per
>l’esattezza il 2 giugno 1992, avvenne un incontro segreto a bordo del
>panfilo reale della regina Elisabetta II d’Inghilterra, il Britannia, al
>largo di Civitavecchia. A bordo vi erano esponenti del mondo bancario e
>finanziario e lo scopo era quello di complottare la completa
>privatizzazione delle partecipazioni statali e dell’industria di Stato a
>prezzi stracciati a seguito p! roprio della svalutazione della lira
>provocata da Soros & Co. Nel mega yacht vi salirono i rappresentati delle
>banche Barings, Warburg, Barclays, ecc.; personaggi come Mario Draghi, il
>direttore generale del ministero del Tesoro dell’epoca, Beniamino
>Andreatta, George Soros e la stessa regina Elisabetta che si è occupata
>dei saluti ufficiali.
>Il miliardario ungaro-statunitense Soros, abituato a far crollare le
>economie di interi paesi (vedi la crisi delle Tigri asiatiche), è lo
>stesso che ha incontrato recentemente Francesco Rutelli e Romano Prodi (ex
>consulente della Goldman Sachs). Forse i due navigati politici avevano
>bisogno di qualche consiglio su come gestire al meglio il prossimo
>governo, dal punto di vista economico?
>Se a Ciampi, che ha lasciato svuotare le casse della Banca d’Italia, gli
>hanno regalato il Quirinale, cosa mai offriranno a Fazio per i suoi
>servigi? In fin dei conti non ha controllato quello che doveva
>controllare, non ha impedito quello che doveva impedire (Cirio, Parmalat &
>co), e per finire ha tentato di scalare quello che non doveva scalare. Per
>non parlare delle tonnellate di oro (tra le 450 e le 1500 tonnellate) che
>la Banca d’Italia avrebbe iscritto in bilancio ma che risultano sparite….
>Insomma diciamolo: un curriculum di tutto rispetto!
>Gli stessi che stanno decidendo il premio di produzione per Fazio, stanno
>anche decidendo il suo sostituto (e non mi riferisco al governo fantoccio
>di Berlusconi). Alcuni nomi già circolano e sono molto interessanti: Mario
>Draghi (Banca Mondiale, gruppo Bilderberg, vice presidente della Goldman
>Sachs), Mario Monti (Bilderberg, appena "assunto" dalla Goldman Sachs),
>Tommaso Padoa Schioppa (Aspen Institute, Commissione Trilaterale,
>Bilderberg), Domenico Siniscalco (RIIA, Royal Institute for International
>Affairs, il governo invisibile britannico), Vittorio Grilli (Aspen
>Institute), Lamberto Dini (ex vice presidente della BIS, la Banca per i
>Regolamenti Internazionali, Cavaliere di Gran Croce, Fondo Monetario
>Internazionale).
>Ci siamo capiti, vero?
>Il posto vacante di governatore, una delle poltrone più potenti e
>prestigiose dello scenario italiano, sarà prontamente occupata da uno di
>questi personaggi: una persona vicina a quelle che il ricercatore del
>Centro Studi Monetari, Marco Saba, definisce le Brigate Rothschild! Membro
>quindi del gruppo elitario dei Bilderberg o della Commissione Trilaterale
>(commissione elitaria che lega USA, Europa, Giappone), o per che no, della
>banca d’affari più potente al mondo la Goldman Sachs.
>Quindi il religiosissimo Antonio (proprio ieri è andato a stringere la
>mano al capo dell'Opus Dei: Benedetto XVI), è il capro espiatorio dello
>scontro al vertice tra l’Opera (Obra), comunemente noto come Opus Dei, e
>quelle fazioni vicine agli imperi anglo-ebraici come Rothschild, Warburg,
>Barings, Goldman Sachs, ecc.
>Chi vincerà? Lo sapremo tra qualche giorno, e mentre attendiamo
>trepidanti, il governo, burattino dei Poteri Forti, ha blindato il disegno
>di legge sul risparmio in discussione alla Camera, mettendo la fiducia su
>due emendamenti: l'articolo 19.100 su Bankitalia (mandato a termine di 6
>anni per il governatore) e il 30.100 - guarda caso - sul falso in bilancio.
>Evviva i marpioni e la finanza creativa!!!
>
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