[Forumlucca] notiziario n.7 Scuola per la Pace

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Autor: Scuola della Pace Lucca
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To: forumlucca, forumvalleserchio
Betreff: [Forumlucca] notiziario n.7 Scuola per la Pace
Cari iscritti all'indirizzario della Scuola per la Pace,


vi inviamo il settimo numero del nostro notiziario interno che contiene alcuni avvisi di incontri e una mobilitazione urgente.



Vi ricordiamo ancora che potete trovare informazioni più complete sul programma annuale della Scuola per la Pace e sugli incontri promossi dalle varie associazioni di volontariato internazionale presenti sul territorio, visitando il nostro sito web.



Ricordiamo infine i prossimi incontri della Scuola per la Pace (troverete i dettagli all’interno del notiziario) interni al ciclo “Ripensare la scienza”:

Martedì 10 gennaio 2006 ore 21 Sala Maria Luisa, Palazzo Ducale, Lucca

Incontro con Gianni Tognoni sul tema “La sanità come indicatore e laboratorio (di violazione) di diritti

Martedì 17 gennaio 2006 ore 21 Sala Maria Luisa, Palazzo Ducale, Lucca

Incontro con Marcello Buiatti sul tema “Il benevolo disordine della vita”



Approfittiamo per augurare a tutti un felice e sereno 2006.



Cordiali saluti





Scuola per la Pace della Provincia di Lucca

Centro di documentazione interculturale "Ivan Illich"

Via Santa Giustina, 21 - Lucca

tel. 0583 433451-433452

fax 0583 433450

email: scuolapace@???

web: www.provincia.lucca.it/scuolapace




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SCUOLA PER LA PACE DELLA PROVINCIA DI LUCCA


LA SANITA' COME INDICATORE E LABORATORIO
(DI VIOLAZIONE) DI DIRITTI


(incontro interno al ciclo “Ripensare la scienza”)



Incontro con

GIANNI TOGNONI


MARTEDI’ 10 GENNAIO 2006 – ORE 21

SALA MARIA LUISA - PALAZZO DUCALE – LUCCA



Gianni Tognoni è nato a Gorla Minore (Varese) nel 1941. Dottore in Filosofia e Teologia e laureato in Medicina e Chirurgia, ha svolto dal 1969 attività di ricerca presso il Laboratorio di Farmacologia Clinica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. Tra gli altri, è stato consulente WHO per la selezione dei farmaci essenziali, con missioni in diversi paesi dell’America Latina, Medio Oriente, Africa; Direttore del Consorzio Mario Negri Sud; membro della Commissione Unica del Farmaco (CUF) del Ministero della Sanità; Segretario del Tribunale Permanente dei Popoli. Attualmente è direttore del Consorzio “Mario Negri Sud”.

Ha pubblicato molti articoli e volumi ed è socio fondatore e membro del Comitato di Redazione di riviste italiane di ricerca e divulgazione scientifica; è inoltre membro del Comitato Editoriale di riviste internazionali di metodologia clinica, epidemiologia, ricerca clinica cardiovascolare.




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SCUOLA PER LA PACE DELLA PROVINCIA DI LUCCA




IL BENEVOLO DISORDINE DELLA VITA


(incontro interno al ciclo “Ripensare la scienza”)



Incontro con

MARCELLO BUIATTI


MARTEDI’ 17 GENNAIO 2006 – ORE 21

SALA MARIA LUISA - PALAZZO DUCALE – LUCCA



Marcello Buiatti è Ordinario di Genetica presso l'Università di Firenze e Presidente dell'Associazione Nazionale Ambiente e Lavoro. Esperto del Comitato Economico e Sociale Europeo per le questioni che riguardano gli OGM e membro delle commissioni sulla biosicurezza del Ministero dell'Agricoltura e del Ministero dell'Ambiente, è autore di circa duecento lavori e di cinque libri, tra cui ricordiamo l'ultimo, "Il benevolo disordine della vita" (UTET).

Buiatti è inoltre molto attivo nel campo dell'analisi molecolare di organismi transgenici e si interessa da anni al tema dei rapporti tra scienza, tecnologia, etica e società in genere.




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COMUNE DI CAPANNORI

6 GENNAIO 2006

ore 15.30 - 24 - Palestra Scuola Media di Capannori



ROCK AGAINST WAR

Se c'è pace... c'è musica

Concerto bamd giovanili ed esposizione stand per manifestare la pace.

Mercatino ambulante dell'ingegno e della creatività.




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Città di Narni, Città per la Pace



Capofila della Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace Colombiane del Chocò e Urabà



Il Sindaco, Stefano Bigaroni, invita alla



Iniziativa Internazionale
NATALE SOLIDALE

con la Comunità di Pace di San José de Apartadò



Carissimi amici e amiche,

la Comunità di Pace di San José de Apartadò ( http://www.cdpsanjose.org ), è una delle esperienza più rappresentative della resistenza civile nonviolenta colombiana ed anche una delle più colpite dai protagonisti della guerra. Perciò, in questo anno, nel quale ha avuto luogo il doloro massacro/infanticidio del 21 febbraio, varie organizzazioni internazionali abbiamo deciso di promuovere una iniziativa collettiva attraverso l’invio massiccio di cartoline elettroniche natalizie di appoggio a questa Comunità di Pace e, al tempo stesso, far sapere alle autorità colombiane, che valorizziamo ed appoggiamo il suo esemplare processo campesino contro tutte le violenze.

Se desiderate partecipare a questa iniziativa, vi preghiamo di seguire le seguenti istruzioni:



Vi chiediamo di:



Leggere la presentazione breve della Comunità di Pace di San José de Apartadò (in calce alla presente)



Breve presentazione della Comunità di Pace

di San José de Apartadò



Ubicazione: Municipio di Apartadò, dipartimento di Antioquia, nord ovest della Colombia, vicino alla frontiera con il Panamà. Esistono forti interessi economici sopra questa zona.



Conflitto armato. Attualmente il confronto è tra forze insurgenti ( guerriglia delle FARC) e forze controinsurgenti ( militari e paramilitari). Dalla metà degli anni Novanta, i paramilitari irrompono nella Regione applicando la strategia del terrore, come i massacri, tentando di assumere il controllo di San José de Apartadò. L’assassinio dei principali Lìderes comunitari della zona, causa il desplazamiento forzato dei suoi abitanti.



Nascita della Comunità di Pace: Con l’aiuto della Chiesa Cattolica e di alcune ONG, i contadini concertano una strategia di neutralità e nonviolenza che gli permetta di difendere la vita e il territorio. Il 23 marzo 1997 si firma pubblicamente la dichiarazione di COMUNITA’ DI PACE.

La Comunità di Pace di San José de Apartadò è composta da 1300 persone che si impegnano a non partecipare, direttamente o indirettamente, alla guerra, a non portare armi, a denunciare pubblicamente le violazioni commesse da ognuno degli attori armati, a partecipare nelle attività di lavoro comunitario, a non reagire alla violenza con la violenza.



Aggressione da parte degli attori armati: Se tuttavia tanto la guerriglia come i militari e i paramilitari, hanno ripetutamente esercitato alti livelli di violenza contro i membri della Comunità di Pace, sono i gruppi paramilitari, con la complicità in azioni o con omissione da parte della Forza Militare, che hanno aggredito con maggiore intensità questa popolazione civile. Dal 1997, sono stati assassinati più di 150 membri della Comunità di Pace. Ugualmente in questo stesso periodo, sono stati vittime di furti del denaro ricavato dalla vendita dei loro prodotti, incendi delle abitazioni, stupri, persecuzioni giudiziali attraverso falsi testimoni, blocchi paramilitari permanenti nella strada che collega San José con il Comune di Apartadò, sfollamenti forzati, blocchi economici. Nel 2005 si sono registrati vari atti tragici tra i quali ricordiamo per la loro gravità: il massacro di 8 persone il 21 di febbraio, tra le quali morirono il lider Luis Eduardo Guerra Guerra e 3 bambini di 11, 6 e 2 annidi età; l’occupazione da parte della Polizia della Zona Umanitaria di San Josè, azione che obbligò la Comunità a sfollare tempestivamente in un vicino terreno di sua proprietà, poiché il suo principio di neutralità gli proibisce di vivere nello stesso spazio vitale con qualsiasi attore armato, dato che questo la converte automaticamente in obiettivo militare dell’attore armato contrario; l’uccisione da parte dell’esercito di Arlen Salas David, Coordinatore della Zona Umanitaria Arenas Altas, lo scorso 17 di novembre.



Successi raggiunti:

- Definizione e pratica di un progetto di vita che oppone la resistenza civile nonviolenta alla guerra e la costruzione di una proposta economica di tipo comunitario, al centro della quale viene messa la soddisfazione delle necessità fondamentali della persona e non l’accumulazione dei beni;

- Rafforzamento delle Zone Umanitarie come meccanismo di protezione per la popolazione civile e di applicazione del Diritto Internazionale

- Riaffermazione della popolazione civile come soggetto sociale e politico e non come semplice risorsa strategica manipolata dagli attori armati;

- Accoglienza delle famiglie sfollate della zona per facilitare i loro ritorno appena possibile nella loro terra;

- Produzione biologica e solidale;

- Prevenzione affinché i giovani non si vincolino ai vari gruppi armati;

- Formazione per il superare con la nonviolenza il conflitto armato;

- Convivenza di diverse confessioni religiose;

- Difesa dei diritti umani

- Contrasto della controriforma agraria con la pratica della proprietà collettiva della terra;

- Contrasto delle ineguaglianze nei rapporti di lavori attraverso la formazione di gruppi di lavoro nei quali ciascuno è padrone e operaio;

- Si mantiene viva la memoria dei martiri

- Costituzione della Rete delle Comunità in Resistenza e creazione della Università Campesina della Resistenza Civile ( come spazio di formazione collettivo dei membri delle diverse Comunità di Pace e in Resistenza Civile)



La Comunità di Pace di San osé de Apartadò, al pari di altri processi indigeni, contadini e afrocolombiani che in Colombia si oppongono in maniera nonviolenta alla guerra, all’ingiustizia e allo sfollamento forzato, resiste non solo all’inclemenza di un territorio periferico nel quale il paludismo e la povertà fanno da sempre parte della quotidianità della loro vita, ma anche al terrore generato dalle azioni violente dei gruppi armati contro la popolazione civile e alla tentazione permanente della vendetta, cosa per niente facile quando le aggressioni sofferte permangono nella più totale impunità.



Il futuro di questi valorosi contadini e contadine, è intimamente legato alla solidarietà e alla pressione politica internazionale. Per la sua resistenza, per le azioni di vita che offre, per i martiri caduti, per l’impegno deciso ad offuscare il terrore con la speranza, questo esempio straordinario di nonviolenza, in un contesto tremendamente complicato dal conflitto armato, deve essere considerato Patrimonio dell’Umanità.





SE SIETE INTERESSATI AD INVIARE LA CARTOLINA "NATALE SOLIDALE" ALLA COMUNITA' DI PACE DESCRITTA, MANDATECI PURE UNA EMAIL (scuolapace@???) E PROVVEDEREMO AD INVIARVI LA CARTOLINA CON LE RELATIVE ISTRUZIONI

(non abbiamo allegato la cartolina al messaggio per non

appesantire eccessivamente l'email)





* * * GRAZIE MILLE PER IL VOSTRO APPOGGIO* * *



Diffondete, per favore, questa iniziativa fra i vostri contatti



Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace del Chocò e Urabà - novembre 2005





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Master Universitario in

"Gestione dei conflitti interculturali ed interreligiosi"

II edizione - anno accademico 2005/2006



Il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) organizza per l'anno accademico 2005/06 la seconda edizione del master universitario in Gestione dei conflitti interculturali ed interreligiosi.

Il master forma esperti nella gestione dei conflitti, impegnati nell'ausilio sia delle popolazioni immigrate (lavoratori di II e III generazione, rifugiati e richiedenti asilo) che delle comunità residenti, sostenendo con efficacia pratica i processi di composizione e di integrazione nell’ambito delle diverse realtà sociali e istituzionali.

Esiste, inoltre, la possibilità di dare un'adeguata preparazione a persone che volessero impegnarsi in organizzazioni internazionali, o comunque in ambiti connessi con la cooperazione e lo sviluppo, con specifico riferimento alle dinamiche dei conflitti internazionali o intranazionali.

Il master si presenta anche come prosecuzione significativa del percorso formativo di coloro che possiedono la laurea di primo livello in Scienze per la pace e che intendono accostarsi al mondo del lavoro (in alternativa o in concomitanza con la laurea specialistica). Il CISP ha in corso, infatti, numerose convenzioni, sia a livello locale sia internazionale, con soggetti interessati ad essere coinvolti in tale processo formativo, ed è in grado di offrire diverse opportunità di stage.

Il master si colloca fra le iniziative assunte nell'ambito del programma interuniversitario "Nuovi colloqui del Mediterraneo, sulle orme di Giorgio La Pira".



IL TERMINE ULTIMO DI ISCRIZIONE AL MASTER E’ STATO PROROGATO AL 6 FEBBRAIO P.V.


Per informazioni

Sito web: www.pace.unipi.it/didattica/master

Email: master@???