[Paesibaschiliberi] La lotta contro la TAV in Euskal Herria

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Autore: Ge-Eh
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To: paesibaschiliberi
Oggetto: [Paesibaschiliberi] La lotta contro la TAV in Euskal Herria
PNV E PSOE puntano sulla strategia dello scontro e dell’imposizione
Inviato da: lurra il 21 Dic 2005 - 01:02 PM
    Mediante questa nota di stampa, la Rete per un Treno Sociale (ELA  
STEE-EILAS, EHNE, LAB, ESK, HIRU, CGT, Eguzki, Ekologistak Martxan,  
Kalapie, EKA, Lurra Deialdia, Gezia Fundazioa, Zutik, Aralar, Batasuna,  
Ezker Batua, Angiozar Batzarra, ANV-EAE), vuole manifestare quanto segue:
1.Tutte ed ognuna delle organizzazioni integranti la Rete per un Treno  
Sociale mantengono e riaffermano il loro rifiuto al progetto Y-basca di  
treno ad alta velocità e chiedono la sua paralizzazione immediata per  
permettere un dibattito partecipativo nella società basca per definire tra  
tutte le forze sociali, sindacali e politiche quale è il modello di  
ferrovia e di trasporto di cui ha bisogno il nostro paese. Ciò esige il  
ritiro immediato delle partenze preventive e degli emendamenti presentati  
dei Presupposti della CAV per l'anno 2006 dirette a dotare di fondi per  
l'inizio delle Opere della Nuova Rete Ferroviaria Basca, meglio conosciuta  
come Y-basca
2. L'Accordo PNV-PSOE aggiunge nuovi motivi alla lunga lista di quelli già  
esistenti per esigere il ritiro di questo progetto. Per quel motivo: a.  
Denunciamo la rinuncia totale da parte del Governo Basco a situare il  
controllo della pianificazione, esecuzione e gestione della rete  
ferroviaria basca in mani pubbliche basche, rimanendo chiaramente queste  
in mani del governo dello Stato Spagnolo. b. Critichiamo la rinncia da  
parte del Governo Basco a situare l'accessibilità, la sostenibilità ed il  
design della rete ferroviaria basca in mani di Euskal Herria e, in  
beneficio delle necessità sociali, poiché l'Accordo significa che detta  
rete continua ad essere una funzione di necessità pianificate da Madrid e  
di interessi che promuovono prioritariamente il guadagno economico  
privato. c. Constatiamo la negativa avuta durante le tre ultime  
legislature del Governo Basco per dibattere il futuro della ferrovia e del  
trasporto in generale con forze politiche, sociali e sindacali basche di  
gran peso nella società basca. Bisogna sottolineare che l'argomento delle  
successive Consejerías di Trasporti del Governo Basco è stato, durante già  
tre legislature, il non essere il momento di dibattere bensì di eseguire  
quando durante tutti questi anni avrebbe potuto favorire un dibattito  
sociale ampio e coerente realmente circa che rete ferroviaria serva ad  
Euskal Herria. Il rifiuto di entrare in questo dibattito suppone  
continuare a scommettere sull'imposizione del progetto TAV senza  
partecipazione né consenso fosse dell'ambito strettamente istituzionale. È  
triste dovere accettare che il Governo Basco preferisce cercare l'accordo  
sulla rete ferroviaria basca con forze politiche di ambito statale che con  
la sua propria popolazione e per il beneficio di interessi privati e non  
sociali. d. Ci opponiamo chiaramente ad un accordo che cerca la  
ripartizione del commercio di migliaia di milioni di euro tra le imprese  
costruttrici che si muovono sotto i tentacoli di PNV e PSOE.
e. Come conclusione, stiamo davanti ad un accordo che non cerca il  
consenso ma lo scontro con le forze sociali, sindacali e politiche basche,  
lasciando all'aperto il doppio discorso della teoria e la pratica del  
Governo della CAV.
3.La Rete per un Treno Sociale insiste sul fatto che in nulla l'Accordo  
PNV-PSOE affronta i severi impatti economici, agronomici, sociali ed  
ambientali del TAV, malgrado differenti rappresentanti del Governo Basco  
ammettano che esisteranno. Insiste, ugualmente, sul fatto che l'Y-basca  
non risolve nessuno dei problemi che il trasporto ha in Euskal Herria ma  
li aggrava.
4. Infine, la Rete per un Treno Sociale afferma che è possibile un  
trasporto alternativo, una rete ferroviaria di utilità sociale e la  
ricerca di soluzioni all'accessibilità della popolazione basca ai beni e  
servizi di cui ha bisogno senza dovere accettare ad alta velocità un  
treno. È possibile identificare, finanziare, eseguire e gestire un modello  
di trasporto pensato da e per la popolazione basca. Dalla Rete per un  
Treno Sociale andiamo a: a. Continuare ad approfondire i criteri che  
veniamo difendendo durante gli ultimi anni per puntare su un Treno  
Sociale. Così, durante le prossime settimane plasmiamo in un nuovo  
documento le basi di una nuova politica alternativa di trasporti e della  
ferrovia di tipo sociale. b. Allo stesso tempo, continuare denunciando ed  
informando ad alta velocità sulle tremende conseguenze negative del Treno  
ed esigendo la sua paralizzazione immediata. c. Fare pubblica la  
responsabilità che assume il Governo Basco se continua a scommettere su un  
progetto che risulterà economicamente deficitario e con intollerabili  
impatti socioeconomici, agronomici ed ambientali impossibili da correggere  
e che lontano dal risolvere qualunque problema di trasporto di passeggeri  
e merci, li aggraverà notevolmente.



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