vi riporto il testo di una lettera pubblicata su Italians di severgnini
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/05-12-22/05.spm
Milano: la «festa» della critical mass
Caro Beppe e cari Italians,
sabato ho protestato. Non ero il solo, saremo stati in diverse centinaia al «critical mass» (
http://www3.autistici.org/criticalmass/). Come funziona?
Si va in giro per Milano (e in molte, moltissime città del mondo:
http://www.critical-mass.org) e, raggiungendo la massa critica di biciclette ci si riappropria della città. Scopo? Dimostrare che la cultura dell'auto+petrolio non è l'unica possibile. Esecuzione? Musica, sorrisi, spazio per pedalare e auto che sono costrette a darci la precedenza, anziché viceversa. Divertentissimo. Devo tirare un po' d'orecchie, però:
- agli automobilisti, anche se comprensibilmente inferociti, che scendono a prendere una spranga dal bagagliaio (già il fatto di averla...)
- a quel facinoroso del corteo che aveva il passamontagna (nessuno di noi l'aveva, perché tu sì?)
- a quelli che hanno sfruttato la protesta, di altro genere, per portare in giro un bandierone No Tav, io per esempio sono un «adelante Tav, ma con judicio»
- ai giornalisti che non hanno riportato la notizia, nonostante tutta Milano se ne sia accorta Un abbraccio invece al vigile sorridente e divertito che ci ha detto «bravi, bravi, non andate via»: doveva averne le tasche piene della fila di auto in coda con il motore acceso
- una stretta di mano ai due vigili motociclisti che ci hanno pazientemente seguito per tutta Milano. C'erano solo loro, non c'era bisogno di orde di poliziotti in tenuta antisommossa. Chissà perché?
Buon Natale a te e a tutti.
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