Autor: ugo Data: A: forum sociale di genova Assumpte: [NuovoLab] SCIOPERO NATALIZIO
I detenuti dal carcere-di Badù e Garros (NUORO). in tutti questi anni, hanno
fatto di tutto per attirare la loro attenzione sul tentativo di portare la
legalità istituzionale all'interno dell'istituto: dalle battiture notturne,
allo sciopero del carrello, alle fermate all'aria ecc. (e spesso subendo
punizioni per queste proteste pacifiche e de-mocratiche). Ma le cose non
cambiano, anzi peggiorano continuamente: l'orario delle docce coincide con
quello dell'aria, nella maggioranza dei casi passiamo 21 ore al giorno chiusi
in celle anonime, impersonali, con effetti nefasti sul- lo stato psicologico
e fisico dei detenuti, spesso irreversibili. Non c'è uno spazio per dipingere
o intagliare o svolgere comunque qualsiasi altra attività fisica; non abbiamo
una palestra, da circa un anno non usufruiamo del campo sportivo e della
biblioteca. Chi è alloggiato in cella singola non può consumare un pasto
in compagnia, il cibo è scarso e mal cucinato. Patiamo l'umidità delle celle
a causa dei termosifoni sempre spenti perché guasti; il direttore è totalmente
assente (non fa colloqui con i detenuti) e quindi non abbiamo possibilità
di dialogo con il responsabile della direzione. Viviamo (e la polizia penitenziaria
lavora) in una struttura fatiscente e precaria al limite dell'agibilità.
Non si capisce e non si comprende perché la santa messa venga svolta a numero
chiuso (massimo venti persone mentre al passeggio siamo molti di più). A
tal proposito in chiesa non c'è riscaldamento e il nostro cappellano, insieme
a noi, batte i denti dal freddo. C'è mancanza di lavoro nell'istituto e del
diritto al lavoro, nonostante si svolga all'interno di un istituto penitenziario,
non può essere svilito dalle esigenze amministrative del penitenziario ma
solo coordinarsi con esse. Così per tutte le altre esigenze non è colpa nostra
se non ci sono soldi e strutture o organico per attuare e applicare la legge
penitenziaria e il regolamento di esecuzione. Molti di noi si trovano in
carcere per non avere rispettato la legge e ora lo stato deve essere migliore
di noi nell'applicare le sue stesse leggi
Per una pena più umana, più legale, più giusta, affinché «le pene non possano
consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e de- vono tendere
alla rieducazione del condannato», i detenuti della sezione A.S. ed E.I.V.
per attirare l'attenzione sui loro problemi, si asterranno nella quasi totalità
(chi condividerà questo documento) di partecipare alla santa messa di Natale
sicuri che Gesù Bambino non si offenderà, anzi sarà dalla nostra parte. Anche
se siamo brutti, sporchi e cattivi tiferà per noi.
CARMELO MUSMECI, seguono firme