Ti voglio esprimere la mia solidarietà, Mattia, per questa tua decisione. E'
un piccolo gesto, che forse non disturberà nessuno, ma è significativo e fai
bene a dirlo in giro e soprattutto a spiegare il perchè del tuo gesto. Hai
spiegato al comitato organizzatore delle olimpiadi il perchè della tua
rinuncia?
Un saluto,
Roberto Guidi
-----Messaggio originale-----
Da: forumlucca-bounces@???
[
mailto:forumlucca-bounces@inventati.org]Per conto di Galeotti
Inviato: giovedì 15 dicembre 2005 22.45
A: forumlucca@???
Oggetto: [Forumlucca] Perché non farò il tedoforo
Mi chiamo Mattia, ho sedici anni, sono un grande appassionato di sport ed
è per questo che, all'inizio dell'anno, mi sono candidato per portare la
torcia olimpica nella marcia verso Torino2006. Poche settimane fa ho
ricevuto la lettera che mi diceva di essere stato scelto come tedoforo; nel
frattempo, però, avevo scoperto che i giochi erano sponsorizzati da
Coca-Cola e mi sono posto il problema se fosse giusto partecipare
all'iniziativa. È ormai abbastanza risaputo, infatti, che nel 2002 un
sindacato Colombiano ha lanciato un boicottaggio alla multinazionale delle
bollicine, è risaputo che la grande azienda di Atlanta è implicata in un
processo per violazione dei diritti dei lavoratori, ed è noto, anche, che
Amnesty International ha ravvisato legami tra gli squadroni della morte in
Sud America e la Coca-Cola. Come si può conciliare tutto questo con lo
sport, con gli ideali olimpici, con la partecipazione ad una grande festa
mondiale? Non era certo questo che avevo in mente quando mi sono candidato
come tedoforo. Con un po' di dispiacere , ma senza pentimenti ho, così,
deciso di rinunciare all'invito per dissociarmi da un'iniziativa che
rappresenta per lo meno una grave superficialità da parte del comitato
organizzatore. So bene che la mia scelta non disturberà nessuno, ma credo
non si possa chiedere niente a chi governa o detiene posizioni di comando se
non siamo pronti a rimetterci personalmente. Per questa volta non
parteciperò alle Olimpiadi, ma spero che tra 50 anni, quando, forse,
torneranno in Italia, gli sponsor avranno storie più accettabili.
Mattia Galeotti
