著者: antonio bruno 日付: To: ambiente_liguria CC: forumgenova, fori-sociali, debate, forumambientalista 題目: [NuovoLab] In giunta Terzo Valico sì al Via senza i Verdi
In giunta Terzo Valico sì al Via senza i Verdi
La procedura di Via (valutazione di impatto ambientale) è stata approvata
all'unanimità dalla giunta comunale ieri mattina. Ora, per dirla con le
parole dell'assessore alle Infrastrutture Mario Margini, «il Comune di
Genova si è messo nelle condizioni di andare a vedere il gioco». Il
progetto del Terzo Valico deve essere approvato dal Cipe nella seduta
programmata per il 22 dicembre. Perché la pratica potesse essere messa
all'attenzione del Comitato interministeriale per la programmazione
economica era necessario che gli enti locali dessero il nulla osta (la Via)
alla costruzione dell'opera. «A questo punto - commenta Margini - resta da
vedere se quella del Cipe sarà un'approvazione tecnica, ma non finanziata,
oppure un'approvazione reale e cioè con fondi».
Per le famiglie che subiranno disagi a seguito delle operazioni del Terzo
Valico ferroviario il Comune intende chiedere alle Ferrovie un
risarcimento, ma anche trovare insieme alla Regione le risorse necessarie a
garantire, attraverso agevolazioni sulla casa, il ricollocamento delle
70-80 famiglie coinvolte. Quanto allo smarino (i rifiuti di produzione)
Margini spiega che dovrebbero essere utilizzati per recuperare danni
prodotti nel tempo nelle cave esistenti (Giunchetto e Carasco) e per
riempimenti portuali: «Penso a Calata Bettolo, ma deciderà l'Autorità
portuale». La costruzione del Terzo Valico e più in generale quella del
passante ferroviario (Voltri Terralba) e la bretella autostradale si stima
coinvolgano nel disagio 400 famiglie e che produrranno 12 milioni di
smarino, da utilizzare, secondo la qualità, per cave e riempimenti
portuali. «La complessità di queste grandi opere - osserva Margini - andrà
a incidere sul territorio e questo preoccupa, ma allo stesso tempo
rappresentano una enorme opportunità». L'assessore all'Ambiente Luca
Dallorto (Verdi) è uscito dalla giunta nel momento della votazione: «Il
documento votato era di tipo procedurale, ma gli si è voluto dare la
connotazione di una presa di posizione politica. In entrambi i casi ritengo
opportuno non votarlo: se è tecnico perché di competenza degli uffici
tecnici, ai quali bisognava inviarlo, se è politico perché su un tema tanto
delicato credo sia necessaria una lunga discussione».