"Sgomberate l'Angelo Mai". I vicini firmano una petizione: "Reperti e
mosaici in peiicolo"
PAOLO G. BRERA
DICONO che la notte non si riesce a dormire. Sono infuriati perché dalle
mura diroccate dell'Angelo Mai occupato, nel cuore del rione Monti, sale
musica fino quasi a mattina. Senza contare lo scalpiccio di centinaia di
giovani che ogni sera affollano concerti, spettacoli e proiezioni a prezzi
politici sfilando «rumorosamente» sotto le finestre dei prestigiosi
appartamenti di via Clementina e via degli Zingari. Così cinquecento persone
hanno firmato una petizione: chiedono che il Comune «mantenga gli impegni»
dando inizio alla «ristrutturazione, conservazione e destinazione d'uso
dell'istituto a sede della scuola media Viscontino e a spazio verde per il
rione».
Lo scorso novembre l'Angelo Mai-da anni in degrado-fu occupato dal "Comitato
popolare di lotta per la casa" per lenire l'emergenza abitativa, e il
Comitato ne affidò la gestione a Probasis Onlus per arricchirlo di attività
culturali. Ora gli abitanti delle vie limitrofe denunciano «il disagio per
il rumore» ma anche «il grave degrado che subisce il complesso, nei cui
ambienti esistono reperti archeologici, strutture romane e mosaici, in cui
si svolgono incongrue attività di intrattenimento».
Nell'istituto occupato vivono 22 famiglie con bambini; e ferve una
vivacissima attività culturale che ha conquistato seimila soci «tra i
quali - spiega Giorgina Pilozzi, che gestisce la movida dell'Angelo Mai -
Mario Monicelli e Vinicio Capossela, Iaia Forte e Valentino Parlato».
«Capisco - dice Giorgina- chi è abituato a vivere al centro di Roma senza
sentire muovere una foglia, ma c'è un enorme
bisogno di spazi culturali e noi organizziamo scuole di tango, danza, canto
e teatro. I giovani provano accanto a professionisti come Beppe Servillo
degli Avion Travel, e spettacoli importanti come la "Divina nemesis" con
regia di Pierpaolo Sepe sono passati da noi». All'Angelo Mai ci sono sale
prova, un teatro «che abbiamo re so agibile»; la chiesa «che era nel più
totale degrado e in cui ora allestiamo mostre»; un'osteria, un bar e una
"ciclofficina". Poi ci sono i mini alloggi per le famiglie ospiti, «per la
maggior parte italiane, col massimo punteggio per l'assegnazione di una casa
popolare».
Ma musica e scalpiccio danno fastidio: «Le forze dell'ordine - dicono i
residenti - ci hanno sempre risposto di non poter intervenire per "ordini
superiori". «Ho imposto che gli occupanti non venissero allontanati - dice
l'assessore al Patrimonio, Claudio Minelli - ma a patto che se ne vadano
quando inizieranno i lavori per la scuola, fortemente voluta dal quartiere.
Il cantiere aprirà a inizio aprile e terminerà nell'aprile del 2007». Gli
occupanti saranno ricevuti oggi nel gabinetto del sindaco: sperano di avere
spazio per trattare.
Tratto da "Roma - Cronaca" de "la Repubblica" di giovedì 15 Dicembre 2005.
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