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TAV: RESPINTA LOFFERTA DEL GOVERNO PER LA SOSPENSIONE DEI LAVORI
La Valsusa non firma la tregua
Timori per la manifestazione del 17 a Torino
Alla fine si dirà che non c'è spaccatura tra il movimento di base e le istituzioni con la fascia tricolore sul petto. E il documento che i sindaci valsusini non hanno sottoscritto a Roma, diranno ancora, qualcosa di buono lo conteneva. Davvero. Ma per arrivarci, ieri, ci sono volute ore di dialogo. E di confronto, talvolta anche duro. Ma sulla necessità di calare a Torino, nel fine settimana, il giorno 17, ancora non c'è unità d'intenti. Tenta la via della mediazione l'associazione Libera, creatura di Luigi Ciotti, che rilancia: «Auspichiamo che il dissenso possa trovare strade più costruttive. Il corteo è lo strumento meno opportuno in questo momento. Ma servono modalità differenti». Un happening culturale potrebbe essere la soluzione: «Un momento di incontro e di rapprsentazioni delle ragioni della valle: la forza del territorio è già stata dimostrata. Muscoli e cuore li hanno già visti tutti. Piuttosto che la strada una grande tenda sotto cui ritrovare le ragioni della valle». Il giorno dopo il vertice nella Capitale il popolo No Tav ha rischiato di spaccarsi proprio sulla tentazione di calare in massa a Torino mentre si dice che, come Ente: «Non abbiamo la possibilità di organizzare una manifestazione in così pochi giorni». La manifestazione è prevista per il giorno 17.
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