[NuovoLab] Carlo è simbolo, ma non abusate di piazza Alimond…

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Autore: brunoa01
Data:  
To: veritagiustiziagenova
CC: forumgenova, aderentiretecontrog8, fori-sociali
Oggetto: [NuovoLab] Carlo è simbolo, ma non abusate di piazza Alimonda
lavoro repubblica


L´INTERVENTO
La strategia della tensione non finisce mai

Carlo è simbolo, ma non abusate di piazza Alimonda
GIULIANO GIULIANI


sabato, dopo le 17 e 30, sono arrivato alla stazione Principe da Rovigo. Salgo sull´autobus che alla Nunziata rallenta e si ferma. C´è una manifestazione degli animalisti contro l´industria della pelliccia, vi risparmio i commenti dei presenti. Poi, più tardi, chi c´era mi spiega. Un centinaio di persone, molti bambini e anziani, e intorno un mare di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, camionette e blindati e persino un elicottero. Si capisce allora il motivo di quello schieramento: in quella manifestazione c´è uno striscione che ricorda Carlo, si grida che è vivo.
E allora i cosiddetti tutori dell´ordine e della sicurezza trasmettono alla cittadinanza, anche attraverso il blocco del traffico da loro stessi prodotto, una sensazione di paura e di insicurezza, provano a riproporre l´idea del passamontagna, dei disordini, dei black, dell´anarcoinsurrezionalismo. Più o meno come in Val di Susa e in tutti i luoghi in cui le persone cercano di affermare il loro diritto al dissenso. Il blocco del traffico aiuta, per qualcuno dieci minuti di ritardo il sabato pomeriggio sono ben peggio dello stupro di una valle o dello scorticamento di animali vivi.
Anni fa c´era, a proposito della pelliccia, uno slogan sostenuto da un manifesto, "cento bestie per farla, una sola per portarla", o qualcosa di simile, con Carlo lo si cantava. Trovo giusto il motivo della protesta di sabato. Ma gli organizzatori mi permetteranno una critica: avere utilizzato luoghi e simboli che richiamano altre ingiustizie.
Per carità, piazza Alimonda è di tutti, ci mancherebbe altro, e lo è anche Carlo da ucciso. Ma le mescolanze possono sortire effetti non previsti e non voluti. Una giusta manifestazione contro le violenze compiute negli allevamenti, indetta in un´altra piazza e senza quel nome avrebbe vanificato i tentativi squallidi e pericolosi che la vocazione autoritaria presente nei corpi dello Stato suggerisce loro.






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