[Forumgenzano] Stop Global War Stop Cluster Bomb

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Riconvertiamo la Simmel Difesa, smilitarizziamo la regione Lazio Mettiamo al bando le bombe a grappolo e le armi chimiche SABATO 10 DICEMBRE 2005 “GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI” COLLEFERRO ORE 17,00 PIAZZA GOBETTI


Articolo originale : http://italy.indymedia.org/news/2005/12/937392.php
File associato : http://italy.indymedia.org/uploads/2005/12/stopwar_colleferro.jpg (155.3 kibibytes)

Stop Global War Stop Cluster Bomb
Coordinamento Contro la Guerra Valle del SaccMonday, Dec. 05, 2005 at 3:46 PM

Riconvertiamo la Simmel Difesa,  smilitarizziamo la regione Lazio
                    Mettiamo al bando le bombe a grappolo e le armi chimiche
SABATO 10 DICEMBRE 2005 “GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI”
COLLEFERRO  ORE 17,00  PIAZZA GOBETTI



Manifestazione contro la GUERRA e contro le produzioni di morte 
 Riconvertiamo la Simmel Difesa,  smilitarizziamo la regione Lazio 
                     Mettiamo al bando le bombe a grappolo e le armi chimiche 
 SABATO 10 DICEMBRE 2005 “GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI” 
 COLLEFERRO  ORE 17,00  PIAZZA GOBETTI 


A circa tre anni dall’inizio della Guerra in Iraq 30.000 vittime civili hanno perso la vita. Il tentativo degli Stati Uniti di “esportare la democrazia“ e di ripulire il paese dalle armi di distruzione di massa (mai trovate) con l’imposizione delle proprie armi di distruzione di massa (Bombe al Fosforo Bianco utilizzate nell’annientamento di Falluja) ha prodotto una catastrofe umanitaria.

L’occupazione dell’Iraq continua a spargere i suoi veleni: guerra e rischi di nuove guerre, terrore, torture, razzismo,crimini di guerra intollerabili.

Invertire la rotta non solo è possibile ma è indispensabile: finisca l’occupazione, si restituisca al popolo iracheno il diritto di decidere del proprio futuro senza il condizionamento delle truppe occupanti.

E l’Italia ritiri immediatamente le sue truppe senza se e senza ma (come hanno già fatto altre nazioni).

Le terribili armi da guerra usate dagli USA contro la popolazione civile dell’Iraq le produciamo anche noi e le vendiamo ai nostri alleati per realizzare una “alta letalità” come si legge nel catalogo web della Simmel di Colleferro. Una fabbrica di bombe che è stata molto attiva soprattutto nella fase del munizionamento e dei bombardamenti del 2003 sopra le città dell’Iraq perché ha rifornito gli eserciti invasori. Poiché le bombe usate contro i civili e soprattutto le famigerate bombe a grappolo (clusters) fabbricate dalla Simmel costituiscono una delle più efferate violazioni dei diritti umani, abbiamo pensato di svolgere la nostra iniziativa di protesta nella giornata dei diritti umani, il 10 dicembre, per denunciare le produzioni di morte e chiederne la messa al bando, per dissociare le nostre realtà produttive e il nostro territorio dalle complicità di guerra. La campagna antimine che ha denunciato la produzione di bombe a grappolo presso la Simmel di Colleferro ha chi
esto la messa al bando di queste armi come mine antipersona, inserendole nella legge già esistente dal 1997.
.Basta guerre, basta armi, basta morti . Spostiamo le risorse dalle spese militari alle spese per la riconversione e la bonifica dei territori

Le individualità, la popolazione, le associazioni, le reti contro la guerra che operano nei paesi e nelle città, come nella Valle del Sacco, devono ricercare insieme soluzioni di riconversione al civile delle industrie che producono armi. Il binomio Guerra/Inquinamento ha prodotto il disastro della Valle del Sacco, che è oggi sotto gli occhi di tutti. L’industria chimica (principale inquinante), nasce a Colleferro per le lavorazioni della polvere da sparo. Solo in seguito abbraccia una gamma più vasta di produzioni per il civile. Per questo diciamo che le fabbriche di morte producono morte non solo nei teatri di guerra ma anche nella nostra terra, avvelenandola e avvelenandoci.
Vogliamo riappropriarci della nostra terra e delle nostre risorse, secondo un progetto di pace. Per questo vogliamo aprire un tavolo di confronto con la Regione per ottenere la riconversione delle fabbriche di armi e la smilitarizzazione del Lazio. A questo scopo chiediamo al nuovo Consiglio Regionale di dichiarare il Lazio regione smilitarizzata e di impegnarsi formalmente a sostenere la piattaforma delle politiche di disarmo che dovrà scaturire dal confronto con le realtà sociali e operaie del territorio.

Stop Global War Stop Cluster Bomb

Coordinamento Contro la Guerra Valle del Sacco-Monti Lepini
BASTA GUERRA - Roma
Laboratorio di Resistenza alla guerra - Roma







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