Autore: Virgilio Data: To: la mailing-list del Lecce social forum Oggetto: [Lecce-sf] Fiaccola olimpica,
sgomberato presidio No Coca-Cola No TAV a piazza Venezia
"Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s'ammala"
Alexis Charles de Tocqueville
"Con la mafia bisogna convivere"
Pietro Lunardi, Ministro delle infrastrutture del Governo Berlusconi nonchè Proprietario della Rocksoeil, ditta assegnataria dell'appalto dell'Alta Velocità in Val di Susa
Tra le due cose non c'è possibilità di compromesso nè di fraintendimento: la non collaborazione attiva ed il boicottaggio della denuncia sono l'essenza quotidiana, e perciò duratura(perchè ogni giorno ragiono e scelgo) del consumo critico e responsabile.
Per questo continueremo a denunciare e boicottare sistemi d'impoverimento e sfruttamento multinazionale come Coca-Cola o Nestlè e preferire modelli di sviluppo controllati e scelti dalle comunità territoriali.
SGOMBERATO IL PRESIDIO NO-COCA-COLA NO-TAV A PIAZZA VENEZIA
REBOC: "CLIMA DI REPRESSIONE IN TUTTA ITALIA"
Il presidio indetto oggi a Piazza Venezia dalla REBOC, in solidarietà con i Comitati NO TAV e contro la Coca-Cola sponsor delle Olimpiadi e del massacro del sindacato colombiano, era stato autorizzato dal Comune di Roma e vietato dalla Questura.
Non appena i manifestanti hanno montato il gazebo ed esposto gli striscioni, le forze dell'ordine sono intervenute in massa, su ordine di un nervosissimo responsabile di piazza, intimando di sciogliere il presidio e creando un clima esageratamente teso.
Nonostante una trattativa durata più di un'ora, condotta da esponenti degli enti locali e deputati direttamente con la Questura, il presidio è stato sgomberato da Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, che hanno identificato i presenti e vietato anche qualsiasi volantinaggio nelle aree adiacenti al percorso della fiaccola, con un atteggiamento in perfetta linea con quanto avvenuto negli ultimi giorni in Val di Susa.
A questo punto, sciolto il presidio, alcuni gruppi si sono riuniti a Piazza della Repubblica, dove, al passaggio della fiaccola e della carovana di sponsor con bandierine e lattine, sono stati distribuiti volantini ed esposti striscioni e le sagome dei sindacalisti colombiani fatti assassinare dalla Coca-Cola.
Un altro gruppo, ritrovatosi all'altezza del Colosseo, è riuscito ad esporre, sempre al passaggio del tedoforo, un mega-striscione con scritto "Coca-Cola sponsor delle Olimpiadi e degli Squadroni della Morte colombiani", suscitando la curiosità del pubblico di turisti portato lì dalla stessa organizzazione del Viaggio della Fiaccola Olimpica.
La REBOC, visto il clima di totale repressione diffuso in tutta Italia, dalla Val di Susa a Roma, e considerata la completa inagibilità democratica negli eventi in cui sono in gioco i grandi interessi economici, siano quelli della Coca-Cola, delle Olimpiadi o dell'Alta Velocità, si riserva, per le future iniziative, di valutare il passaggio a forme meno convenzionali, seppur non violente, di manifestazione, le uniche con cui oggi in Italia sia possibile comunicare liberamente il proprio pensiero, e questo a partire dalle ulteriori iniziative che saranno effettuate in tutta Italia lungo il percorso di Torcia-Cola.