Re: [Hackmeeting] blender

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Autor: st3
Data:  
Para: hackmeeting
Assunto: Re: [Hackmeeting] blender
On Fri, December 9, 2005 12:16 am, man0 wrote:

> Il giorno 09/dic/05, alle ore 00:11, st3@??? ha scritto:
>
>>
>> non capisci un cazzo, come al solito
>
> a volte mi chiedo se sei scemo o semplicemente meridionale, davvero.


voi del nord avete sempre questo atteggiamento di scherzo che rasenta la
derisione

dopo un po' e' pesante non trovi?

>> ad esempio, hai mai fatto multithreading con texture obsurfaced
>> triangolari su maya? ti sei mai reso conto di quanto e' merda? poi
>> pero'
>
> non penso tu abbia capito nulla. ma non e` affar mio.


durante le mie (venti) occupazioni [1] mi sono imbattuto in questa
recensione di enrico ghezzi di 'mon fleur tatillon est mort', mi sembra
che calzi proprio a pennello rispetto a quella che e' la situazione di
questa lista, l'incertezza, l'insicurezza della comunita'

te la propongo:

Ecco "Mon fleur tatillon est mort", un vecchio mediometraggio tibetano del
1783, che e' una tagliente critica di una malriuscita sintesi catartica.
Viene reso da Bodensson come una sequenza anabasica di introspezioni
prolettiche, un pot-pourri sofferente di precessioni causa-effetto.
Forse in un ambiente di ermeneuticita' causato da citazioni oniriche, e
anticonformiste, Bodensson potrebbe riscoprirsi senza dubbio
biograficamente, facendo menzione del senso dell'ingiustizia e dei
pericoli della societa' rispetto alle antedisposizioni luminose di Godard.
Devo dire che ritengo che Delatroi non sia in torto quando afferma che il
capolavoro di Bodensson sia soltanto un'esibizione di stile per mezzo di
uno sfoggio ridondante di presenze sceniche.
Ovviamente, paragonando "Mon fleur tatillon est mort" a "Chien imbu est
mort", ci si puo' rendere conto che e' palpabile una sensazione di
ascensione che e' il marchio di Bodensson.


[1] chi la capisce e' un torinese

--
ciao
st3