PESTAGGI: LA TESTIMONIANZA DI UN PRETE 
by marina Thursday, Dec. 08, 2005 at 4:01 PM mail: 
L'agghiacciante testimonianza testimonianza di un presidiante 
decisamente "moderato" e "NON comunista"!
Scusate se rubo un po' del vostro tempo, se volete potete anche
cestinare, ma mi sembra buona cosa provare a sentire anche la 
voce dell' altra parte sui fatti che stanno accadendo in Val di Susa.
Ciao, don Daniele
Si subdorava che sarebbe finita in modo violento, ma mai come sta finendo  
in queste ore.
I presidianti di quello che è stato soprannominato il villaggio gallico  
questa notte, passata la grande affluenza e le grandi feste a base di sci  
di fondo, balli occitani e vin brulè del week-end, sono solo più una  
cinquantina di turno questa notte.
Che non sarebbe stata una notte normale lo si poteva pensare, qualche  
avvisaglio c'era. Infatti ho fatto circolare un sms in serata avvisando  
tutti di tenere i cellulari accesi e a portata nella notte. Un amico era  
su ed aveva istruzione di dare l'allarme a qualsiasi ora del giorno e  
della notte. Non vado a dormire tranquillo.
Alle quattro la chiamata: "sono a Venaus, stanno picchiandoci tutti a  
sangue"
Si fanno partire tutti gli sms alle persone operative. Ci si sente per  
trovarsi all'ospedale di Susa. Ci si veste e via, nella notte. A Susa  
vediamo arrivare un'autoambulanza inseguita da due pattuglie digos.
Entriamo nel pronto, c'è un'infermiera e quattro carabinieri armati di  
tutto punto con in bella mostra una sbucciatura a testa.
Uno parla: "ci hanno aggrediti" e giù tutti e quattro a ridere.
Discutiamo animatamente, appoggiati dall'infermiera, e ce ne andiamo 
verso Venaus.
L'unica strada libera viene da Giaglione. Polizia ovunque. Sono le 5 e  
qualche centinaio di persone si assiepa davanti ai militari in assetto  
antisommossa.
Lontane le urla strazianti dei presidianti. Telefono all'amico assediato:  
racconta che sono circondati nel prato.
Alle 3.30 è partito il blitz: le forze dell'ordine hanno svegliato a calci  
e manganellate sulla tenda chi dormiva nella tenda.
Il vicequestore Sanna, in preda a delirio da coca o amfetamine, sale su  
una ruspa e sprona il macchinista contro la barricata con la gente sopra,  
urlando agli uomini "ammazzateli tutti" (registrato con un telefonino,  
spero che quell'uomo possa pagare per quello che ha fatto).
A quel punto gli assediati sono in due gruppi in due prati, stretti e colpiti 
ripetutamente da manganellate e calci, a difendersi con le mani in alto.
Le ambulanze dopo un'ora finalmente permettono di soccorrere i feriti.  
Giornalisti manco a dirlo tutti assenti.
Un signore conosciuto al presidio con cui abbiamo fatto mezza giornata di  
pulitura dei prati dai rifiuti di plastica, una delle persone più  pacifiche che 
abbia mai conosciuto, è stato duramente colpito in testa ed alla nuca.
Arriviamo che il cordone della polizia si stringe di colpo contro di noi  
per fare passare i mezzi di rinforzo per massacrare ancora i 50 poveracci  
ostaggi nei prati.
Non ci muoviamo e stiamo con le mani in alto. Quello davanti a me con lo  
scudo inizia a spingere con violenza e quelli dietro a colpire con il manganello.
Schivo i colpi, ma la rabbia è infinita.
Pensionati iniziano a lanciare sassi, tutti colpiscono a calci il pullman.  
Le botte aumentano, poi passati i mezzi si fermano. Arrivano gli  
assediati, rilasciati. Il terrore è nei loro occhi, molti sragionano e  
quasi tutti hanno preso botte. La gente è sempre più inferocita, gli sms  
girano per tutta la valle. Un signore con il cappello da alpino colpito  
nella carica si contorce a terra per mezz'ora, poi la polizia lascia  
passare i barellieri, ma non l'ambulanza, lontana.
Nella giornata si susseguiranno le voci di un coma, 
ma per conoscenza scopriamo che non è vero.
In molti abbandoniamo Venaus, tutte le fabbriche, 
le scuole, i negozi sono in sciopero.
Si organizzano i blocchi: autostrada a Venaus: arrestati tutti subito.  
Bussoleno strade e ferrovia Susa autostrada S. giorio autostrada Avigliana
ferrovia Almese autostrada. Noi andiamo a Bussoleno. C'è gente che prepara  
barricate, la polizia arriva, poi si ritira, poi arriva dall'altra parte.
Qui c'è una barricata, arrivano armati fino ai denti, si fermano dietro  
alla barricata. Iniziano a sradicarla. Qualcuno butta palle di neve, poi  
due copertoni, poi la carica su donne, uomini, vecchi con le mani alzate.
Chi ha la macchina fotografica viene colpito all'apparecchio e poi alla testa.
Una coppia di ragazzi sui 35 anni (lui e lei) rimangono in mezzo, pestati  
da 4 poliziotti evidentemente sotto l'effetto di droghe.
Tutti accorrono, gridano, le prendono. Botte, botte, botte.
Arrivano notizie dagli amici di pestaggi violenti a San Giorio, Avigliana  
(voce di un morto, da confermare), Susa, Almese, con i parroci in testa.  
Barbara Debernardi, sindaco di Condove, ha la faccia nera per i pestaggi sul naso.
Arriva notizia che i pensionati a San Giorio stanno facendo barricate  sull'autostrada 
abbattendo alberi e guardrail. Hanno bisogno di aiuto, moltissimi accorrono.
Ora (16.28 ) sono qui per far sapere al mondo ciò che sta accadendo,
amici sono a San Giorio, dove mi dicono che continuano le cariche ed i
pestaggi sulla popolazione inerme, migliaia di persone.
Fate girare, per favore.
Il tutto sta avvenendo nel silenzio dei media, complici, con l'assenso di  
buona parte delle forze politiche ed il colpevole silenzio di quasi tutti  
i nostri concittadini italiani. Per un'opera pericolosissima per la salute  
(vedi 
http://www.legambientevalsusa.it ), inutile per i trasporti (vedi  
articolo di Marco Boitani su 
http://www.lavoce.info, riportato sul 
Sole 24 ore e Corriere della sera) ed utile solo a rubare agli italiani 
l'equivalente di 4 ponti sullo stretto, da parte di cooperativa rosse 
(CMC, Ravenna), FIAT, ENI, Rocksoil (della moglie del ministro 
Lunardi, scava in Francia)
VERGOGNA!
Per favore, fate girare!!!!!!
Non è più una questione di TAV, ma di dittatura.