Il giorno 09.09 05/12/2005, gin(e) ha scritto:
>Carlo Gubitosa ha scritto:
>
> > A me sembra che tu spari cazzate. Io ho solo detto in sintesi qual e' la
> > critica marxista
>
>marxista? ahahhahaha
Non e' una mia definizione, ma di chi ha cercato di spiegarmi in
lista cyber-rights che se io impongo la clausola ND su un libro, e
non consento che si prenda il testo del libro per modificarlo e farne
un altro, secondo l'analisi marxista della proprieta' sono
equiparabile a un piccoloborghese che difende la sua macchina e la
sua proprieta' privata.
Devo dire che all'epoca una risata me la sono fatta anch'io...
Il problema e' che secondo questa visione mi basta cambiare un
aggettivo di un libro per dire che ho scritto un nuovo libro. Questo
va bene col software, dove se cambio una riga di codice e risolvo un
bug posso dire che quella e' una nuova versione del software con un
bugfix, ma come cerco di spiegare da mesi un libro non e' un
software, la GPL non c'entra con i libri, la FDL applicata ai libri
e' equivalente in tutto e per tutto alle licenze CC BY-ND.
Comunque che vi devo dire? Se ritenete proprio che io sia un
millantatore scaricate il mio libro, e smontate le mie cazzate pezzo
per pezzo sputtanandomi alla grande, ma confrontiamoci su quello che
scrivo, e non sulle mie scelte di vita, perche' ognuno ha le sue
incoerenze, e i suoi limiti, il mio e' stato quello di attendere due
mesi per rilasciare il PDF, sperando che qualcuno lo facesse per me
dopo due giorni. Se invece pensate che alla fine quel libro possa
essere utile alle nostre zie e mamme per capire qualcosa in piu' e
difendersi dalla propaganda di giorgio faletti nei cinema, allora
abbiate pieta', prendete atto del fatto che anche persone meschine
possono scrivere libri validi, ditemi da che prete della chiesa di
Sant'Ignuzio devo andare a confessarmi e chiedero' pubblicamente
ammenda per aver tardato due mesi nel diffondere il PDF.
Credo che anche i fumatori abbiano diritto di scrivere libri contro
le multinazionali, anche se danno soldi alla Philip Morris ad ogni
pacchetto di Malboro acquistato. A volte le idee espresse in un libro
della persona che le scrive, ed e' per questo che quando si legge un
libro e' meglio valutare quello che c'e' scritto nel libro, anziche'
verificare se l'autore ha il patentino di moralita' e di coerenza
necessario per scrivere quelle cose, anche perche' ognuno ha una
morale diversa da quella degli altri, e cerca di essere coerente in
modi differenti. Altrimenti nel nord del mondo nessuno dovrebbe
scrivere niente semplicemente perche' se abbiamo tempo libero per
scrivere e sparare cazzate su internet questo comporta
necessariamente che qualcun altro si schiatti di fame, e quindi alla
fine nessuno puo' scagliare la prima pietra senza peccato. Nel libro
ci sono idee, e quelle idee partono da persone con le loro incoerenze
e poi pero' nell'arrivare al lettore si purificano, diventano idee
del lettore e vanno in circolazione senza portarsi appresso i limiti
di chi li ha scritte.
Forse il mio unico problema e' stato quello di aver cercato di
convertire un editore alle licenze CC con una astuzia, e quando si
passa dal mondo dei bit a quello delle rotative a volte si devono
cercare dei compromessi. Comunque ci tengo che sia chiaro che il mio
compromesso non e' stato "non rilascio il libro in rete", ma "non e'
importante che proprio io rilasci il libro in rete, perche' tanto
puo' farlo chiunque".
Se ho sbagliato nel valutare che le persone avrebbero preferito
impiegare il loro tempo scansionando il mio libro, dandomi una mano
anziche' darmi addosso, chiedo pubblicamente scusa per il mio errore
di valutazione.
Alla comunita' di questa lista chiedo solo una cosa: quando faccio
delle affermazioni, evitiamo di scatenare un processo a me, perche'
senno' la discussione diventa pesante e ammorbante, io mi sento in
dovere di rispondere a cose che considero cazzate, e la mia
logorroicita' trova pane per i suoi denti.
Io di recente ho fatto due affermazioni:
1) Un copistaro che rifiuta di fotocopiare libri CC violando un
diritto puo' essere in qualche modo costretto a rispettare questo
diritto chiamando la forza pubblica.
2) C'e' qualcuno che critica le licenze CC perche' a suo dire non
consentono un sufficiente grado di liberta'.
Queste affermazioni potevano dare origine a due tipi differenti di discussione:
1a) Ci sono altri sistemi per far valere i propri diritti, vediamo
quali possono essere
2a) Alcune licenze CC hanno dei limiti contestati dalla FSF.
Mentre invece tutto si e' trasformato nel solito processo del
tribunale del popolo:
1b) Gubitosa e' uno stronzo perche' chiama gli sbirri per far valere
i suoi diritti
2b) Gubitosa e' incoerente perche' parla di licenze CC ma poi non
rilascia immediatamente i suoi libri scattando sull'attenti al
richiamo del fronte popolare di liberazione dei libri.
Per il bene di tutti, direi che si e' ormai capito che qualcuno mi
considera stronzo e incoerente, io non credo di esserlo, credo che
gli altri abbiano il diritto di pensarlo, ma non credo che questa
lista, per la sua storia e il suo valore meriti di essere trasformata
nella lista "tribunale del popolo contro Gubitosa".
Quindi delle due l'una: siccome ci tengo che questa lista non
soccomba sotto il peso delle mie vicende personali, ditemi se in
futuro potro' partecipare alle discussioni della lista discutendo con
altri delle cose CHE SCRIVO NEI MIEI POST, scendendo nel merito delle
affermazioni che faccio, e non delle cose e delle scelte CHE HO FATTO
NELLA MIA VITA, che qualcuno puo' giudicare discutibili contestandole
legittimamente, ma sarebbe meglio che lo facesse in luoghi diversi da questo.
Se invece ogni mia espressione del pensiero deve trasformarsi in un
giudizio sulla mia persona, e se ogni affermazione che faccio deve
essere vagliata in comparazione con le mie azioni e affermazioni
passate e presenti, questo atteggiamento e' troppo rischioso e
rischia di generare problemi, quindi, anche se a malincuore, se
queste saranno le condizioni di confronto in questa lista chiudero'
alle spalle le porte di questa mailing list con grande dispiacere,
prendendo atto che non sono piu' "moralmente autorizzato" a fare affermazioni.
Io bazzico in rete dal 1994, e ho visto nascere esperienze come gli
hackmeeting, le associazioni telematiche e tante altre iniziative, mi
dispiace vedere queste cose ripiegarsi su se stesse sviluppando tanti
micro-pensieri unici che emarginano e stigmatizzano chi non vi si
adegua, credo che la ricerca di "purezza" in una cultura e in una
comunita' sia il primo passo per portarla verso la sua estinzione, e
vedo al contrario fiorire e sopravvivere realta' che non hanno avuto
paura della contaminazione di idee, dell'apertura a pensieri, persone
e scelte che magari non sono esattamente uguali per tutti ma che
comunque danno da riflettere a chi si cristallizza dietro certezze
troppo facili.
Vi posso garantire che finora non ho partecipato alla vita di questa
lista per amore di trollaggio, ma per sincero amore di confronto, e
con la speranza che rimanesse comunque qualche spiraglio aperto anche
per chi dice idee contrarie al coro di sottofondo.
Rilevo con tristezza che cio' forse non e' piu' possibile, e a questo
punto non ha senso imporre la mia presenza a chi non la desidera,
posso entrare in chiesa per spiegare che forse i gay hanno il diritto
di farsi i cazzi loro, ma se i fedeli non mi ascoltano e preferiscono
linciarmi guidati dai parroci, forse e' meglio dirigere altrove le
energie che impiego per confrontarmi con gli altri.
Arrivederci