Autor: ANDREA AGOSTINI Data: Para: forumgenova Assunto: [NuovoLab] genova rivarolo: via piombelli, discarica infinita
dal mercantile di giovedi 1 dicembre 2005
VIA PIOMBELLI, DISCARICA INFINITA
viaggio nei problemi della delegazione di rivarolo
nel 2001 l'intervento di amiu e le denunce. Oggi non è cambiato nulla
Bidoni abbandonati, rifiuti dì vario genere, tubi di amianto, lamiere arrugginite. E' ancora una vera e propria discarica a cielo aperto via Piombelli, nel cuore di Rivarolo. Basta un semplice sopralluogo per accorgersi che qui non è cambiato nulla. Sono passati quattro anni dall'aprile 2001, quando venne terminato da Amiu l'intervento di rimozione dei rifiuti depositati nell'area, la situazione non sembra essere cambiata di una virgola. All'epoca nell'intervento dell'azienda comunale furono rimossi 647 fusti metallici. 403 dei quali contenenti sostanze pericolose e rottami di disparata natura e venne riscontrata la presenza di altri fusti stratificati nei livelli superficiali e subsupercificiali del terreno nell'area norde l'esistenza di una dozzina di bidoni tossici in quella sud. Dati avvalorati da alcune indagini ambientali che evidenziarono segni di contaminazione del suolo e del sottosuolo superando i limiti di accettabilità dei suoli per uso residenziale. L'area, di proprietà del marchese Cattaneo Adorno fu posta sotto sequestro dalla Polizia Provinciale e venne cosi inserita nell'anagrafe dei siti contaminati della Provincia di Genova. Cattaneo Adorno non manifestò la volontà di attivarsi direttamente per dar vita ad interventi di bonifica e il Comune fu costretto ad attivare le procedure di rivalsa nei confronti dei proprietari. Venne anche ottenuto un finanziamento da parte della Regione Liguria pari a _ 165.000,00 e finalizzato alla messa in sicurezza d'emergenza, progettazione e realizzazione di un piano di caratterizzazione. Dopo la delibera della Giunta Comunale che autorizzava tali attività, venne affidata ad Amiu l'esecuzione degli interventi necessari ed una serie dì indagini ambientali in proposito. Ma a prima vista non sembra che la situazione sia migliorata nonostante siano in corso monitoraggi periodici delle acque superficiali e sotterranee. Il Comune, intanto, è in attesa di ricevere da Amiu la relazione finale sulle indagin eseguite. Solo a quel punto verrà valutata l'opportunità di realizzare ulteriori interventidi messa in sicurezza oltre a quelli già
adottati o l'esecuzione di nuove indagini rivolte ad approfondire la caratterizzazione del sito.
Massimo Monini , coordinatore della Commissione Ambiente della Circoscrizione V Valpolcevera commenta cosi lo slato delle cose: "II nostro ente non ha mai distolto l'attenzione da questa problematica anche se è doveroso ricordare le ' difficoltà che si incontrano trattandosi di un'area privata. Adesso dobbiamo solo aspettare che Amiu ci consegni la relazione finale, dalla quale si potrà evincere se la discarica versi ancora in uno stato di criticità oppure no. Di certo, sarebbe molto bello che questo spazio venisse presto riscoperto e messo a disposizione della cittadinanza la quale, tra l'altro, ha contribuito attraverso fondi pubblici agli interventi fin qui effettuati». Sulla stessa linea d'onda si pone il presidente della Circoscrizione Gianni Crivello: "E' un problema di cui ci stiamo occupando da tempo e che vogliamo assolutamente risolvere. Da parte nostra possiamo garantire i! massimo impegno per venire a capo» di questa situazione: vorrei sottolineare, però, che la Circoscrizione è sempre stata in prima linea a tale proposito e che in rutto questo tempo non ha mai trascinato o accantonato questo caso, anzi!». A farsi portavoce dell'insicurezza e dei timori degli abitanti di via Piombelli è Christian Abbondanza della Casa della Legalità: «Ci sono diverse cose che non ci tornano: innanzitutto i campioni che servivano per analizzare il terreno sono stati abbandonati all'interno di una baracchetta ed è doveroso ri-cordarc che al di sotto dell'area in questione scorre il rio Maltempo, affluente del Polcevera. nel cui letto si nota un po' di tutto. E che dire diquei dodici fusti giailicon tanto di adesivi ad indicarne il contenuto tossico ed infiammabile?. Le uniche due persone che passavano diverso tempo nell'area sono morte di tumore nel 2001. In compenso, attualmente, la discarica di via Piombelli è luogo di incontro per drogati e spacciatori, a dimostrazione del degrado anche sociale che il contesto costituisce. E tutto a due passi dalle case...».
CLAUDIO BAFF1CO